Non sapeva ben descrivere a parole quanto loro fossero importanti per lei. Nella sua mente era tutto più nitido ma, quando cercava di esternare quel sentimento, improvvisamente non le venivano le parole e tutto diventava un misto confuso di belle frasi.
Questo forse perché non era mai stata in grado di parlare apertamente delle sue emozioni.
Quel pomeriggio Esme e JJ avevano litigato per l'ennesima volta per un motivo stupido, ma che ai loro occhi doveva essere sembrato questione di vita o di morte, quindi Pope aveva proposto una gita in barca per calmare i nervi.
Lei, Kiara ed Esme avevano deciso di sdraiarsi a poppa per prendere il sole, mentre Pope e John B armeggiavano con la piccola rete da pesca che avevano rimediato da un vecchio pescatore che voleva disfarsene in quanto troppo rovinata, e JJ se ne stava seduto sulla prua ad arrotolare qualche grammo d'Erba in una cartina.
John B e Pope iniziarono a sollevare la rete di nuovo, JJ alzò gli occhi al cielo. Una decina di pesci caddero nella barca quando la svuotarono e JJ alzò le braccia al cielo.
«Se continuate così dovremo scendere per far posto a loro!» Commentò osservando la quantità spropositata di pesci che occupavano la poppa.
«Ci serve la cena» Si giustificò John B.
«Cena? Ci puoi far mangiare un fottuto esercito»
«Li congeliamo, staremo apposto per almeno due settimane» Spiegò Pope mentre aiutava John B a rimettere la rete in acqua.
«Ma poi fanno schifo, puzzano e occupano spazio» Si lamentò ancora il biondo, facendo sghignazzare Kiara.
«Pure tu fai schifo, puzzi ed occupi spazio, ma mica ti facciamo scendere» Fu la risposta di Esme, che causò risate generali.
«Divertente, davvero divertente... tu non fumerai»JJ decise poi di sedersi vicino alle ragazze e di accendere il blunt. Fumarono in silenzio fin quando l'effetto non iniziò a farsi sentire e le parole iniziarono ad uscire da sole.
Esme, tuttavia, continuava a non voler parlare con JJ, che sembrava aver accusato terribilmente la cosa e di tanto in tanto le lanciava sguardi fulminanti. Vanya, che non era abituata a fumare, si era ritrovata sdraiata con il capo a penzoloni dalla barca e con le punte dei capelli ammollo, in più si rifiutava di parlare temendo che l'aria che le entrava nella bocca sarebbe potuta assomigliare ad una tempesta nel deserto.
Li sentiva parlare di stronzate, ridere e scherzare, e si chiedeva se dovesse dirglielo. Erano passsti sei mesi e quel segreto stava iniziando a gravarle sul petto. Allo stesso tempo, però, temeva la loro reazione. Erano soliti dirle "Stai iniziando ad assomigliare a tua madre" quando cercavano di impedirle di bere così tanto dallo sfiorare il coma etilico, figuriamoci che cosa avrebbero potuto dire se avessero saputo del vizio.
Sapeva di aver bisogno d'aiuto ma sperava di farcela da sola e senza dare dispiaceri o preoccupazioni a nessuno, tantomeno a loro. Era combattuta tra ciò che sarebbe stato giusto fare e ciò che sentiva di dover fare. Lei stessa vedeva sua madre quando si guardava allo specchio ma odiava sentirselo dire.
«V? Sei viva?» Le chiese Kiara prima di sbattere la lingua sul palato per capire quanto secca fosse la sua bocca.
«Sì, ci sono»
«Facciamo un giro?» Propose Pope ad un tratto e tutti acconsentirono.Quando partirono, Vanya fu costretta a mettersi seduta e si spostò vicino ad Esme, che l'aveva guardata con gli occhi ridotti a due fessure e le aveva sorriso dolcemente. JJ prese posto vicino a Kiara e John B di fianco a Pope.
Il vento iniziò ad insinuarsi tra i loro capelli, spettinandoli, e accarezzargli il viso mentre passavano davanti a Tannyhill, a Figure Eight. JJ sputò in acqua appena se ne rese conto, Pope alzò gli occhi al cielo così come Kiara ed Esme, mentre John B e Vanya, per qualche strano motivo, avevano lo sguardo fisso sulla villa.
Vanya cercava di farsi spazio tra le tende che coprivano le finestre per cercare di intravedere qualcosa, o qualcuno, dietro di esse. Esaminava meticolosamente ogni angolo del giardino con sguardo attento, e, solo quando vide una figura accovacciata dinanzi ad una motocicletta, distolse lo sguardo.
Vanya si voltò e guardò John B, come se si volesse accertare che anche lui avesse spostato la sua attenzione, ma si rese conto che lui la stava guardando come per dire "Io so perché stavo guardando in quella direzione, ma tu perché?". Con velocità fulminea Vanya fece finta di niente ed iniziò dal nulla una conversazione con Kiara.
Gettarono l'ancora poco distanti da Tannyhill e fu allora che Esme le chiese se avesse voglia di fare il bagno. Così, si tuffarono tenendosi per mano, seguite poco dopo da John B. Rimasero ammollo a schizzarsi e a tentare di affogarsi, spesso rischiando di soffocare a causa dell'acqua che bevevano per errore mentre ridevano.
Tutto procedette normalmente e la giornata sembrò schiarirsi per tutti, fin quando John B non assunse un'espressione confusa ed iniziò a guardarsi i piedi con sguardo interrogativo.
«Tutto apposto JB?» Gli chiese Pope sporgendosi dalla barca.
«Ho toccato qualcosa con i piedi» Confessò lui continuando a cercare l'oggetto non identificato.
«Forse era una medusa» Ipotizzò Kie.
«No, era qualcosa di duro»
«Hai tirato un calcio al cazzo di Vanya, grazie John B per avercelo confermato, lo sospettavamo da tempo» Scherzò Esme, ma John B decise di immergersi come se non l'avesse neanche sentita.Sparì per qualche decina di secondi, durante i quali i Pogues si scambiarono sguardi confusi e curiosi. JJ ipotizzò che si potesse trattare di un relitto, Kiara accusò John B di aver assunto allucinogeni ed Esme portò avanti la sua tesi.
«È una barca e ho trovato queste!» Esclamò entusiasta il castano quando riemerse tirando fuori dall'acqua un paio di chiavi.
«Lo sapevo! Cazzo, dovevo scommettere»
«Non avremmo assecondato la tua ludopatia, J» Gli rispose Pope prima di dargli un piccolo pugno sulla spalla.
«Che facciamo?» Domandò Kiara, che aveva iniziato ad incuriosirsi davvero.
«Io un'idea ce l'avrei ma... non so quanto sia fattibile»
«Ovvero?» Lo stuzzicò Pope.
«I Cameron hanno le bombole d'ossigeno per sub...»
«No, John B, non possiamo rubarle» Smentì Kiara scuotendo energicamente la testa.
«Sarebbe prenderle in prestito...»
«Cosa c'è scritto sul portachiavi?» Chiese Vanya.
«Credo sia il nome di un albergo» John B assottigliò gli occhi per ripararli dal sole e riuscire a leggere meglio «Sì, decisamente»
«Io propongo di andare a vedere e poi, se sarà il caso, di fare l'immersione con le bombole gentilmente offerte dai Cameron» Popose JJ e seguì il silenzio.John B rimase a riflettere per qualche istante, guardò attentamente le chiavi cercando di capire dove si trovasse il posto in questione e, quando lo capì, salì a bordo ed invitò Vanya ed Esme a fare lo stesso.
«Secondo me è una grande cazzata» Disse Pope preoccupato ed osservando le chiavi.
«Ma quale cazzata!» Esclamò JJ afferrando le spalle dell'amico «Sarà la barca di un riccone sfondato, se gli diciamo dove si trova forse ci darà pure una ricompensa, sicuramente l'ha persa con l'uragano»
«JJ ha ragione» Lo spalleggiò Kiara e JJ la indicò come per dire "Vedi? Non sono l'unico".Alla fine, sia John B che Pope si convinsero e partirono tutti, chi riluttante e chi no, verso l'albergo che John B aveva detto di conoscere e per cui sapeva la strada.
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𝐡𝐚𝐮𝐧𝐭𝐞𝐝 | rafe cameron
Fanfiction" 𝐋𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐟𝐫𝐞𝐝𝐝𝐚, 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐚𝐫𝐝𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨, 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐢 𝐜𝐢𝐞𝐜𝐚, 𝐧𝐚𝐬𝐭𝐞𝐧𝐤𝐚 " - 𝒍𝒆 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒊 𝒃𝒊𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆, 𝒅𝒐𝒔𝒕𝒐𝒆𝒗𝒔𝒌𝒊𝒋 Vanya Ivanov è nata e cresciuta nelle Outer Banks, fi...