𝐭𝐰𝐞𝐧𝐭𝐲𝐭𝐰𝐨

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«Ci sono ancora un po' di cose che voglio capire» Esordì Kelce «Tipo: che cazzo è successo alla tua festa?»

Rafe alzò gli occhi al cielo mentre gli dava le spalle e cercava di far caricare sulla carta del padre la spesa del drink che aveva preso. Era convinto che Kelce si stesse riferendo a due avvenimenti: lo schiaffo di Sarah a Topper e Vanya in quelle condizioni.

«Ha scoperto che me la facevo con un'altra» Spiegò Topper «Si è incazzata e mi ha dato uno schiaffo»
«Ho sempre saputo di quest'altra ma non ho mai saputo il nome...» Disse Kelce facendogli chiaramente capire che questo fosse ciò che voleva sapere.
«Le ho promesso che non l'avrei detto» Inventò lui per non fare il nome di Esme e sporcarsi la reputazione.
«E dai Top! Siamo noi!» Insistette lui indicando con la mano Rafe e se stesso.
Topper scosse la testa «No, l'ho promesso e non lo dirò»
«Sei una testa di cazzo, amico»

Rafe tornò da loro con un Cosmopolitan e si unì di malavoglia alla conversazione. Sapeva benissimo che prima o poi la domanda sarebbe arrivata e non avrebbe potuto evitarla finché fosse restato lì con loro.

«Parlando di te, invece» Disse il ragazzo di colore spostando la sua attenzione su Rafe «Hai avuto il privilegio di stare da solo con Vanya Ivanov in quelle condizioni e non hai fatto niente?»
«È una Pogue, non ci farei qualcosa neanche sotto tortura» Fu la risposta fredda e distaccata di Rafe, che si stava maledicendo ad ogni parola.
«È una Pogue ma è pur sempre Vanya Ivanov...» Commentò alzando gli occhi al cielo in cenno di beatitudine «Cosa non darei per toccare quel culo» Continuò e Topper annuì.
Rafe aumentò la presa sul bicchiere e i suoi polpastrelli divennero pallidi.
«Non ci credo che non ne hai approfittato, te l'avrebbe data subito»
«Ripeto, è una Pogue» Ribatté Rafe sentendo la rabbia aumentare a dismisura.
«Io farei un'eccezione per quel culo e quelle tette» Affermò e Topper annuì di nuovo «E tu l'hai pure presa in braccio... mio Dio, quanto sei stato stupido!»
«Al liceo forse avevi un'occasione» Si inserì Topper «Ora penso tu stia in fondo alla fila e per primo c'è quel pezzente di Maybank»

In un piccolo scoppio il bicchiere gli si ruppe in mano, facendo cadere tutto il drink in parte sui suoi pantaloni e in parte a terra, catturando l'attenzione di tutti i presenti. Una piccola scheggia di vetro gli si era conficcata nel palmo aprendo un piccolo taglio dal quale iniziò a fuoriuscire sangue.

«Vado in bagno» Disse con tutta la calma del mondo, come se non fosse successo niente.

Arrivò in bagno e si tolse la scheggia gettandola nello scarico del lavandino e mise la mano sotto l'acqua corrente. Aveva ancora la rabbia alle stelle a causa delle loro parole, ma si stava sforzando di reprimerla per evitare di farli sospettare di qualcosa più di quanto già non lo stessero facendo in quel momento. Poi, qualcuno bussò alla porta.

«Occupato» Rispose quasi in un urlo.
«Rafe, c'è Barry che ti sta cercando» Gli disse Topper.

Rafe si catapultò fuori dal bagno ed ignorò le domande di Topper. Camminò velocemente verso l'entrata del locale, dove trovò Barry ad aspettarlo. Lo prese a braccetto e, portandolo via, gli chiese:«Hey, che ci fai qui? Stai bene?».

«No, non sto bene» Gli rispose Barry.
«Ok, che...» Iniziò col dire mentre si voltava per notare Topper e Kelce che li seguivano,
«Perché la tua famiglia mi tratta da zerbino del cazzo?» Gli chiese alterato «Prima tuo padre mi spacca le gambe in casa mia-»
«Hai riavuto i tuoi soldi!» Gli disse Rafe senza aver la più pallida idea di che cosa l'altro stesse parlando.
«Non c'entra. Dimmi cosa sono!» Urlò lui «Uno zerbino? È così che mi vede la tua famiglia?»
«No!»
«"No", ok, allora perché tua sorella, i suoi amici surfisti e Vanya fottuta Ivanov mi hanno rubato 25.000 dollari? Me lo dici?»

Il cuore di Rafe saltò un battito quando sentì il nome di Vanya associato ai Pogues. Se Vanya stava con loro questo doveva significare che se n'era andata da Tannyhill. Cercò di riprendersi, sospirò, e riprendendo la situazione in mano fece finta di niente.

«Mia sorella ti ha derubato?» Chiese incredulo.
«Sì, per questo sono qui»
«Non raccoglie nemmeno un dollaro per terra. Che cazzo stai dicendo?»
«Ti sembro scemo? Pensi che non capisca cosa succede?» Domandò Barry sempre più nervoso «Vedi di risolvere la cosa con tua sorella, se no lo faccio io perché rivoglio i miei soldi»
«Senti, non ne so niente» Cercò di fargli capire quasi con tono di supplica.
«Ah no?»
«Illuminami»
«Ti illumino?»
«Sì»
«I Pogues vanno in giro a rubare a casa della gente, e tu non ne hai idea? C'è anche tua sorella»
«Sarah Cameron, rapinatrice?» Chiese Rafe sempre più confuso mentre si portava le dita sulle tempie «Sai quanto sia stupido-» Continuò appoggiando una mano sulla spalla di Barry, ma questo lo afferrò sulla bruciatura.
«QUANTE VOLTE DEVO DARTELE? SONO 25.000 DOLLARI» Urlò a Rafe ma Topper si mise tra loro e li divise.
«Risolvi la cosa con tua sorella!» Insistette imperativo.
«Ok!»
«Rivoglio i miei soldi e se non da te, da lei, ricordatelo. Ci vediamo» Concluse per poi salire in auto.

Rafe si portò le mani ai capelli ed iniziò a guardarsi intorno smarrito mentre Topper gli si avvicinava. Avrebbe dovuto trovare Sarah e risolvere quella questione, ora che c'era dentro fino al collo. Non aveva soldi da dare a Barry e questo poteva significare solo che gliel'avrebbe dovuti dare Sarah.

«Che cazzo sta succedendo?» Gli chiese Topper.
«Non lo so, questo è pazzo!» Rispose guardando Barry mentre se ne andava.
«Che farai?»
«Niente. Non è un problema mio»
«È di Sarah che parliamo!»
Si fermò a riflettere per poco, per poi dirgli:«Ok, andiamo»

Si misero il casco, salirono sulle moto, e partirono alla ricerca di Sarah o dei Pogues.

𝐡𝐚𝐮𝐧𝐭𝐞𝐝 | rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora