𝐭𝐰𝐞𝐧𝐭𝐲𝐬𝐞𝐯𝐞𝐧

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Durante tutto il tragitto in moto Rafe guidò con un folle, mentre Vanya cercava disperatamente di non cadere e si aggrappava a lui con quanta più forza avesse.

Si guardava nervosamente intorno, mentre cercava di intravedere in Twinky, ma non ve ne era traccia.

Si stavano dirigendo verso una vecchia pista di Kildare che in pochi aerei usavano, solo quelli con grandi carichi a bordo e dunque risultavano troppo pesanti per una pista per jet privati normale.

Era sicura che Rafe non sapesse di tutta la faccenda dell'oro e che si stesse comportando così solo perché si sentiva tradito da suo padre, ma qualcosa la stava iniziando a far preoccupare davvero.

Conosceva la sua avidità e sperava vivamente che non si interessasse al loro oro, all'affare che spettava a loro. Sperava, forse stupidamente, di venir prima di tutto questo.

Entrarono nel territorio della pista e parcheggiò la moto in un posto appartato, in mezzo agli alberi. Vanya, preoccupata, iniziò a guardarsi intorno e a cercare il Twinky ancora una volta, e, quando lo vide, parcheggiato davanti all'aereo, perse anni ed anno di vita.

«Vieni, muoviti!» Ordinò lui iniziando a camminare spedito verso suo padre, sua sorella e John B, che stavano discutendo animatamente.
«Rafe, non mi piace questa situazione»
«Muoviti» Fu l'unica risposta che ricevette.

Iniziarono a discutere, ma più lei parlava, più Rafe sembrava non ascoltarla. I Pogues, posti dietro ad una recinzione, li avevano visti e stavano cercando di far cenno a John B, ma lui non riusciva a sentirli.

Quando arrivarono nei pressi dell'aereo e le voci di John B e Sarah che inveivano contro Ward si fecero udibili, un'auto della polizia sbucò dal nulla. Vanya si affrettò a gettare Rafe contro l'aereo, in modo che non li potesse vedere.

Il cuore che le batteva all'impazzata nel petto sembrava non riuscire a fermarsi. Non sapeva perché non stesse correndo da John B, o perché non stesse seguendo i Pogues che si erano dati alla macchia non appena avevano sentito le sirene.

«Grazie a Dio sei qui» Disse Ward a Peterkin, che nel frattempo era scesa dall'auto «Ha perso la testa!» Continuò indicando John B.

Vanya fece cenno a Rafe di stare zitto e di non muoversi, in quanto le loro gambe fossero nascoste solamente dal carrello dell'aereo, ma le loro voci sarebbero state difficili da camuffare.

«Mani sulla testa» Ordinò Peterkin.
«Fa' come dice, John B» Gli disse Ward.
«Sta parlando con te» Lo informò John B mentre Rafe sgranò gli occhi non appena sentì il suono di una pistola venir caricata.
«Rafe» Lo richiamò Vanya in un sussurro, ma lui sembrava entrato in una strana specie di trans «Rafe!» Ripeté, ma non ricevette risposta.

Nel frattempo, Ward e Peterkin continuavano a discutere e, da quel che Vanya era riuscita a capire, Ward era appena stato ammanettato.

Tra un respiro profondo e l'altro cercava di mantenere la calma, di respirare a dovere. Dopotutto, era tutto finito, Ward era stato arrestato e John B e Sarah si erano ripresi l'oro.

Ma Rafe di fianco a lei la preoccupava, temeva potesse fare qualcosa di stupido e il fatto che non le rispondesse la stava mandando in iperventilazione.

«Ho aspettato molto tempo per questo» Disse Peterkin mentre afferrava l'altro polso di Ward.

Vanya non ebbe neanche il tempo di sospirare e di dire "È finita", che Ward e Peterkin iniziarono a lottare e lei gli puntò di nuovo la pistola.

Rafe scattò più veloce di un fulmine ed estrasse la sua pistola dalla vita del bermuda. Vanya sgranò gli occhi e cercò di bloccarlo mentre lui si era già voltato per puntarla verso Peterkin.

Iniziarono a dimenarsi e a litigare, mentre Rafe cercava di liberarsi dalla presa di Vanya e Vanya cercava di strappargli la pistola dalle mani.

Peterkin, che nel frattempo di era voltata e li aveva visti, non sapeva dove mirare e aveva esitato a sparare, mentre Ward, John B e Sarah osservavano la scena pietrificati.

Tutto accadde con velocità fulminea: tra un gesto e l'altro, tra uno scatto e l'altro, la canna della pistola puntò verso Peterkin, indirizzata dalla casualità e dalla velocità della discussione.

Tutti rimasero con il fiato sospeso fin quando l'indice di Vanya non abbassò per errore il grilletto, facendo partire un colpo e colpendo Peterkin in pieno petto.

Il tempo sembrò rallentare mentre la donna cadeva sulle ginocchia e Sarah scoppiava in lacrime. Vanya osservò la scena con il fiato sospeso e gli occhi sgranati, così come Rafe.

Solo loro due si erano accorti che a premere il grilletto fosse stata Vanya, nel caos generale nessun altro avrebbe potuto vederlo e Rafe aveva sentito chiaramente l'indice di Vanya premere sul suo.

«Rafe, che cosa hai fatto?» Chiese Ward sconvolto.

Rafe, che in quel momento aveva le mente in subbuglio e Vanya scioccata di fianco, ragionò alla svelta. La guardò, notò come le sue iridi si fossero riempite di lacrime e ogni centimetro del suo corpo tremasse, e scelse che non sarebbe stato quello il giorno in cui lei si sarebbe presa la colpa di ciò.

«Ti ho salvato, papà» Disse con voce tremante mentre si sforzava di far sgorgare delle lacrime dai suoi occhi.
«Vanya...» Disse Sarah quasi più a se stessa che a lei.

John B si catapultò sul corpo di Peterkin, tremante e agonizzante, mentre Sarah corse da Vanya. Le afferrò le spalle e cercò di farla riprendere ma sembrava esser diventata un cadavere primo di anima.

«V, V, guardami» Le disse dandole dei piccoli schiaffi in viso «Va tutto bene, si riprenderà» Le parole di conforto che le uscivano dalla bocca suonarono come una bugia agli occhi di tutti i presenti.

Rafe e Ward stavano parlando, discutendo, mentre Sarah continuava a scuotere Vanya dalle spalle per cercare di farla rinsavire.

«Portala via» Gli disse Ward indicando Vanya «Non doveva neanche essere qui»
«E dove la porto?» Chiese Rafe a denti stretti.
«Da qualsiasi altra parte ma non qui. A Sarah ci penso io»

E così fece Rafe, scansò Sarah con un gesto repentino del braccio e afferrò Vanya, che si lasciò trascinare per il polso senza troppa resistenza.

«No, no, no, non ti azzardare» Inveì Sarah lanciandosi su Rafe dopo che aveva caricato Vanya in macchina, ma lui la spinse a terra.
«SARAH, TIRALA FUORI DA QUELLA MACCHINA» Ordinò John B in preda al panico.

Lei allora ritentò, aprì lo sportello del passeggero mentre Rafe faceva il giro dell'auto per montare a bordo.

Afferrò Vanya per il polso e la fece scendere, ma non appena i suoi piedi toccarono il suolo, Rafe spinse sua sorella a terra.

«STANNE FUORI» Le urlò e Sarah rimase immobilizzata.

Obbligò Vanya a salire di nuovo in macchina, e lei obbedì senza farselo ripetere due volte, troppo traumatizzata per prendere decisioni di sua sponte.

Mentre si allontanavano velocemente in auto, Vanya vide John B scappare, udì il suono di alcuni spari e chiuse gli occhi per impedir loro di vedere ciò che sarebbe seguito, solo per poi vedere il corpo sanguinante di Peterkin sdraiato sulla pista.

Tutto per mano sua.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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𝐡𝐚𝐮𝐧𝐭𝐞𝐝 | rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora