capitolo 34

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Victoria's pov
Mi piace come siamo diventati un gruppo unito tutti quanti

Siamo una squadra molto affiatata

Nonostante le varie difficoltà per diventare tutti amici, ce l'abbiamo fatta.

Ognuno sta avendo il suo lieto fine, siamo tutti felici, felici per davvero, finalmente.

In questo momento siamo tutti seduti fuori nel giardino di Matt, è sera e il venticello estivo ci muove i capelli

Quando mai è successa una roba così, io ieri sera stavo schiattando dal caldo in giardino.

Ad un certo punto sentiamo un cellulare squillare

Matt si alza scusandosi e si allontana.

Strano, solitamente resta con noi, non abbiamo segreti.

Mi insospettisco e lo seguo

È entrato in casa e si trova in salotto

Continua a camminare freneticamente avanti e indietro e inizio davvero a preoccuparmi

Si tira i capelli e si passa una mano sulla fronte

"Lo so. Mi dispiace. Ti prego non puoi. Ma io non posso. Davvero? Oh ok. Troverò una soluzione. Entro quando?!!"

Sospira sconfitto

"Ok, ci proverò"

Si gira e mi nota

Si gratta la nuca

"Oh, Victoria"

"Che succede?"
Gli chiedo a braccia conserte

"Oh nulla"
Mi passa di fianco e torna in giardino

Non finisce qui però.

Tutta la sera lo guardo male mentre lui sembra sinceramente turbato

Quando verso la mezzanotte se ne vanno tutti,lui saluta e poi rimane a fissare un punto preciso della strada

"Matt"
Lo chiamo piano

Non risponde, sembra non mi abbia neanche sentito

"Matt!"
Lo strattono e lui distoglie lo sguardo dal punto e mi guarda

"Dimmi"

"Chi era al telefono?"
Vado dritta alla domanda

"Nessuno"

Scansa la mia mano per poi alzarsi in piedi

"Dai dimmelo"
Cerco di prenderlo con le buone

Lui non risponde ed entra in casa

Lo seguo

I suoi zii staranno dormendo, le luci al piano di sopra sono spente.

Sale le scale e entra in camera per poi chiudere la porta, ma non a chiave

Apro piano e lo vedo seduto al bordo del letto con le mani fra i capelli

"Matt"

Si gira a guardarmi e si asciuga delle lacrime che non avevo notato prima

È visibilmente scosso, e sembra pensieroso

Vado verso di lui e mi siedo al suo fianco

Lo abbraccio forte facendogli capire che io ci sono

"Dai scemo, racconta"

"Davvero Victoria, non posso"

Metto il broncio ma poi mi viene un'idea

"Maatt"
Mi avvicino al suo orecchio sussurrando

Bacio la sua mascella per poi scendere piano

Lascio piccoli baci su tutto il suo collo e picchietto con la lingua ogni tanto

Lui reagisce come previsto, portando indietro la testa e respirando affannosamente, e capisco che non c'entro io in tutta questa faccenda. Solo io gli faccio questo effetto, me lo ha confidato lui stesso.

"Su, dimmi cosa c'è che non va"
Cerco di far sembrare la mia voce più attraente possibile

Continuo a baciargli il collo

Ad un certo punto si irrigidisce e mi guarda

Prende il mio viso tra le mani

"Victoria, basta. Ho detto che non posso dirtelo per ora"
La sua voce sembra quasi minacciosa

Sento gli occhi bruciare per la delusione della poca fiducia che sembra riporre in me

Il suo sguardo duro si addolcisce appena vede scendere una lacrima dalla mia guancia sinistra

Asciuga subito con il pollice quest'ultima

"Fidati di me, e se stai pensando che io non mi fido di te ti sbagli, c'è sotto qualcosa di cui non sono ancora sicuro, ma prometto che lo verrai a sapere"

Appoggia la fronte alla mia
"Ti amo sappilo"

Mi bacia dolcemente.

Torno a casa verso le 2 di notte, dopo aver guardato insieme a lui Harry Potter e il calice di fuoco per la centesima volta

Ok è un po' corto ma all'improvviso mi sono venute un bel po' di idee.
Sono sparpagliate e maniacali, ma sono un po', ciò significa che aggiorno il prima possibile.
Scusate per l'attesa, ma sono stata molto impegnata
Ve amo

The nerd of the school ||Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora