(R)abbia

7 3 2
                                    

DODICESIMO GIORNO

È la rabbia che prende posto in me in questi momenti. Quelli in cui la mente si abbuia e si fa confusa. È la rabbia che ruba i miei passi non fermi. E tremo davanti ad una vita che non sento più mia. È la rabbia che mi toglie il fiato e l'equilibrio. Anche se la ignoro. Anche se la nascondo. È lì, pronta a rubarseli i miei passi più belli.

Volevo farlo sai? Scappare e urlarlo che senza di te questa vita mi fa male.

Abbracciarti, e perdermici nel tuo profumo. Guardarteli gli occhi, riconoscerti. E' così importante per me riconoscerti. E questa malattia che mi lascia incatenata qui. A questo letto, alla poltrona che si affaccia su questa stupenda valle, è pronta a lasciarmelo quel peso sullo stomaco a cui non ero pronta.

LegamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora