Capitolo 29 Sofferenza

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Quando abbiamo una persona che diventa il nostro mondo

poi è dura lasciarla andare come se nulla fosse.

E bisogna solo pregare che a nessuno di noi

accada una cosa del genere altrimenti

ne usciremmo distrutti interamente.

Sofia's Pov.

Eravamo quasi alla fine della cerimonia quando il Generale mi si avvicina:

«Tenente Rizzo, ho valutato la sua proposta e credo che sia la più azzeccata, una delle nostri basi Nato in Italia è sprovvista di un Tenente, quindi se è ancora decisa nella sua proposta tra due giorni provvederò al suo trasferimento.»
«Certamente Signore, grazie per la sua proposta.»
«Sono che io la ringrazio Tenente.»

Non appena il Generale si allontana Ginevra mi si avvicina con uno sguardo misto tra il curioso e il preoccupato:

«S, mi dici che cosa stai combinando?»
«Te lo dico ma non qui dove sono Lucas e Blake?»
«Blake, è la Lucas, è occupato nell'allenamento delle reclute.»
«Chiama Blake e seguitemi.»

Così si allontana da me senza battere ciglio e va a chiamare Blake, entrambi si avvicinano a me con uno sguardo preoccupato:

«Sofia, che stai combinando?»
«Non qui seguitemi.»

E ci addentriamo dentro nella base e ci sediamo nella sala comune:

«Non c'è una maniera dolce per dirlo quindi lo dirò e dopo potrete insultarmi in tutte le lingue del mondo ok?»
«S, mi stai spaventando da morire.»
«Tra due giorni verrò trasferita in una delle basi Nato in Italia.»

Ginevra balza in piedi come se fosse stata scottata e mi guarda con uno sguardo a dir poco furioso:

«TU COSA CAZZO HAI FATTO?»
«SOFIA SEI IMPAZZITA PER CASO?»
«Ragazzi, è meglio così, altrimenti Lucas doveva essere trasferito, non voglio che paghi una conseguenza del genere.»
«Hai mai pensato a come si sentirà Lucas dopo averlo saputo?»
«Lo sto facendo per lui infatti.»

Entrambi scuotono la testa rassegnati e scioccati, Ginevra si siede di nuovo e stavolta per la seconda volta nel quale la conosco ha gli occhi lucidi e sembra sull'orlo del pianto isterico e in un sussurro mi dice:

«S, e la nostra promessa?»
«Sarà sempre valida, sarò sempre al tuo fianco anche se non sono presente e sempre vicino a te.»
«Vengo anche io con te, non ti lascio da sola, no signore, dovranno staccarmi con un solvente da te, non ci pensare minimamente di partire senza di me.»
«Non puoi, hanno un posto solo ed è mio.»
«Cazzo.»

Blake, mi guarda con uno sguardo preoccupato:

«Devo trovare Lucas, prima che dia in escandescenza e faccia qualcosa che non va.»
«Certo, vai da lui, sono certo che ne avrà bisogno.»

Ed esce per cercare Lucas:

«E tu, non hai bisogno di conforto, non sei preoccupata, non hai paura?»
«Certo che ho paura G, ma non posso far affrontare le conseguenze a lui.»
«Impazzirà.»
«Lo so anche io.»

Ginevra si avvicina a me e mi abbraccia talmente forte che temo di non riuscire a respirare.

Due minuti dopo sento Lucas che entra in fretta in furia seguito da Blake che invoca il suo nome a gran voce, mi giro lentamente verso di lui e quando lo vedo a pezzi sull'orlo di una crisi di pianto il mio cuore sprofonda:

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