Capitolo 1

918 35 8
                                    

Controvoglia seguii la mia amica all'interno della discoteca, lei mi trascinava per la mano incurante di tutte le persone che ci stavano guardando strano. Si girò e disse sorridendo:

<< Dai, Hope, andiamo ad ubriacarci! >> con la musica messa a un volume esagerato, dovette ripetere almeno tre volte prima che gli rispondessi con un'occhiataccia. Non ero proprio in vena di divertimento e con gli occhi cercai di farglielo capire, ma lei mi fece un sorrisetto e mi portò al bar ordinando due bicchieri di non so quale intruglio alcolico. Mi porse il bicchiere ignorando l'occhiata disgustata che gli lanciavo e iniziando a flirtare con il barista. Mi guardai intorno notando l'ammasso di gente che ballava sudata. " Bleah, che schifo!" pensai disgustata, mentre con la mano indicai la mia dipartita alla mia amica, che sapevo che ne avrebbe avuto per le lunghe con il barista. Sospirando andai in bagno, aprendo la porta notai di sfuggiva che non c'era nessuno nella stanza e mi misi davanti allo specchio per risistemarmi il trucco un po' sciolto per il troppo calore. Finito il "rinnovo" del trucco, aprii la porta e camminando distratta, finii per sbattere contro un muro, alzai lo sguardo e vidi che non era affatto un muro, ma era un esemplare di uomo pieno di muscoli scolpiti, che mi teneva per le braccia per farmi evitare di fare una figuraccia cadendo per terra. Lui mi guardò incuriosito con una domanda sul volto e io ricambiai lo sguardo perplessa, aveva un'aria familiare. Era biondo, con i cappelli che gli arrivavano quasi alle spalle, tenuti da una fascia di cuoio a mo' di laccetto, in poche parole era sexy da morire. Si mordicchiò il labbro e disse:

 << Per caso ci conosciamo?>> 

<< Ehm...non credo, insomma credo che mi ricorderei di un uomo dannatamente affascinante come te, no?>> 

" Oddio, ma che ho detto? Fa che non abbia sentito, ti prego, Signore."  Lui spezzò le mie speranze in vane sorridendomi maliziosamente.

<< Oh, grazie, credo.>> annuì e dissi come un imbeccile:

 << Prego, comunque scusami per prima non ti avevo visto.>> dissi imbarazzata, lui continuava a guardarmi curioso sempre con quel sorriso e poi sgranò gli occhi e disse:

 << Ecco dove ti ho già vista, tu sei l'amica della fidanzata di Loki, giusto?>> 

Lo fissai incredula "No, è impossibile, non può essere Thor, ho una mega cotta per lui".

<< Oh. Mio. Dio. >> riuscì a dire solo questo e lui parve capire perché mi guardò con consapevolezza e mi abbracciò di slancio. "Oddio la mia faccia è sul suo petto, sul suo petto muscolo, potrei svenire e ritrovarmi in paradiso in questo momento." poi lui si staccò e il sogno svanì. Arrossì imbarazzata e lui accorgendosi di esso, arretrò e portò una mano alla testa.

<< Ehm, scusami, sono stato impulsivo, ero felice di vedere una faccia che conosco e mi sono lasciato trasportare, mi dispiace. >> 

<< Oh, non ti preoccupare, non è grave, anche io farei lo stesso. >> 

" Oh, sì, puoi lasciarti trascinare quanto vuoi. Okay, basta, Hope frena gli ormoni, ricordati che è felicemente fidanzato con Jane." feci un profondo respiro e decisi che era ora di andare.

<< È stato bello incontrarti Thor, che coincidenza! Ma purtroppo devo andare, sai , la mia amica sarà molto preoccupata in questo momento, perché me ne sono andata senza avvertirla e quindi...beh, ciao>> mentendogli mi misi a correre, anzi a scappare lontano da lui. Arrivai al bar ma della mia amica nessuna traccia, sospirando chiesi al barista un alcolico, dovevo dimenticare tutto quello che era successo due secondi fa. Guardai l'orologio, ormai erano passate le due, era meglio tornare a casa, faccio per dirigermi verso l'uscita, quando vengo bloccata da una mano maschile che stringe il mio polso. Mi giro per dirgliene quattro a quello sconosciuto, ma mi ritrovo la faccia furente di Thor che mi fissa.

 << Ma che...?>> prima di finire la frase mi trascina in fretta e furia nei bagni delle donne, dove due signore ci guardano scandalizzate, mentre Thor urla a loro di andarsene. Appena chiudono la porta, Thor mi prende per le spalle e mi sbatte leggermente contro il muro baciandomi con foga e approfittando della mia bocca aperta per lo sconcerto infila la lingua e inizia a giocarci, mi afferra le gambe e me le porta ai suoi fianchi. Smette per un attimo di baciarmi e mi dice ansimando:<<Andiamo a casa tua!>> sembrava più un ordine che una richiesta, ma in questo momento non riesco a pensare lucidamente, così annuisco e lui mi fa scendere e mi trascina sulla sua macchina e non sapendo neanche come -visto le mie capacità connettive in quel momento- gli riferisco l'indirizzo di casa. Ormai siamo davanti alla porta, lui aspetta che la apri e quando succede si butta addosso a me e mi spinge all'interno. Mi prende in braccio e mi porta sul letto dove mi fa sdraiare e guardandomi meraviglio sussurra:

<< Sei stupenda>> e incomincia a baciarmi su tutto il viso, per poi continuare su il collo. Alza la testa, mi sorride, e mi strappa la maglietta. Con gli occhi sgranati, lo guardo mentre inizia a darmi dei morsetti sui capezzoli per poi dargli una leccata e un bacio, fa scendere la mano fino alla gamba poi sale e si infila sotto la gonna. Mentre continua a giocare con il mio seno, infila due dita dentro le mie mutandine e inizia giocare con le grandi labbra uscendo ed entrando da dentro di me, facendo così finché non vengo gridando a squarciagola. Si mette in ginocchio e si spoglia restando nudo con la sua erezione che si erge davanti ai miei occhi. Lui mi toglie la gonna e le mutandine, mi guarda come per chiedermi il permesso e io subito annuisco, mentre mi mordo il labbro. Prende il suo membro e lo posiziona nel mio centro, mi apre di più le gambe e si butta dentro di me gemendo mentre io grido di piacere "Oddio è una sensazione unica, mi sento piena fino all'eccesso" inizia a spingere mentre mi porta le gambe sulle spalle, ora sono del tutto aperta per lui e ne approfitta in pieno. Inizia a sfregarmi il clitoride e a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio. Sente che sono vicina al culmine, spinge ancora più forte finché non veniamo insieme, mentre lui attutisce il mio urlo baciandomi appassionatamente. Sono del tutto in balia di lui, mi accarezza la testa mentre mi da dei baci sulla fronte, io sono con il viso appoggiato sul suo petto e non potrei essere più felice dopo una notte di passione così. Lui smette di accarezzarmi e alzo la testa per capirne il motivo, quando lui mi sposta di lato e si alza infilandosi in fretta i vestiti,

<< Ma-ma che fai?>> dico io titubante, si gira e mi dice:

<<Mi dispiace, io-io non posso farlo capisci? E appena morta Jane e non posso sopportare di fargli del male.>> mi guarda dispiaciuto e se ne va, sentendo da lontano l'eco della porta che sbatte e che rimbomba nel mio cuore, ormai spezzato. Il mio pianto mi tiene sveglia tutta la notte finché ormai stanca mi addormento sulla parte del letto che profuma ancora di lui, maledicendo il giorno in cui l'ho incontrato.


La spada di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora