In uno stato di veglia sento Thor che grida contro Odino, vorrei dirgli che non è colpa sua, ma sono troppo stanca, voglio solo dormire e cado di nuovo nell'oblio. Ritorno e sento Thor accanto a me che mi prega di svegliarmi, mentre mi accarezza i capelli. Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è la luce forte che mi disorienta gli occhi, per istinto li chiudo forte per proteggermi. Li riapro piano e giro la testa verso il peso estraneo sulla mia mano. Vedo Thor che è appoggiato sulla mia mano, sta dormendo, era da tanto che non lo vedevo dormire accanto a me. Gli accarezzo la testa con l'altra mano, quando lui di scatto alza la testa e mi guarda assonnato, io gli sorrido e lui scoppia a piangere <<Mia guaritrice, mi hai fatto spaventare così tanto. Pensavo non ti saresti svegliata più>> con fatica gli chiedo <<Dove siamo? >> con voce roca <<Siamo a casa tua. Siamo sulla Terra, amore mio>> <<Che è successo?>> <<Sei svenuta ad Asgard. Non ricordi?>> <<I bambini stanno bene?>> e allarmata porto le mani sulla mia pancia, lui mette le sue sulle mie e mi accarezza il rotondamento << Si stanno bene. Il dottore ha detto che sei svenuta per il troppo stress e per il fatto che hai poche ore di sonno. Dio mio, Hope, manco per pochi giorni e tu ti riduci cosi?>> lo guardo e mi metto a piangere <<Ho avuto tanta paura, pensavo che fosse successo qualcosa ai bambini>> lui mi sorride e tra le lacrime mi abbraccia <<Il dottore ha detto che devi riposarti ed evitare lo stress.>> annuisco sollevata. Thor mi porta a casa mia e mi stende sul letto, sdraiandosi accanto a me. <<Dormi>> sussurra ma prima di cadere fra le braccia di Morfeo gli chiedo <<Quanti giorni sono stata incosciente?>> <<Quasi due e sono stati infernali per me>> mi mordicchia il lobo come ammonito <<Adesso, dormi, amore mio>> e così mi addormento. Mi sveglio di soprassalto sentendo Thor alzarsi <<Dove vai?>> <<Ad Asgard, tesoro>> io lo fisso sconvolta e delusa <<Bene. Ma sappi questo, se te ne vai ad Asgard non tornare più da me. Scegli.>> lui mi fissa incredulo e corre verso di me tenendomi fra le braccia <<Ei, calmati>> ma io provo a scansarlo <<Calmati, Hope!>> e mi bacia sulle labbra per farmi cedere al estasi che lui mi crea. Quando mi sono calmata mi guarda <<Non me ne andrò. Ma Asgard è la mia Terra, un giorno salirò al trono come re, non posso deludere il mio popolo, capisci?>> <<Io non voglio stare sola. Tu-tu mi hai lasciata sola quando eravamo ad Asgard, io non voglio accudire due bambini senza qualcuno che mi aiuti, chi mi aiuterà e se mi chiederanno dov'è il loro padre, che gli risponderò?>> e indietreggio sul letto lontana da lui. Thor sospira stanco, mi prende per i polpacci e mi trascina verso di lui e ricomincia a baciarmi e io come una stupida lo assecondo. Smette di baciarmi e mi dice infuriato <<Io sarò presente nella vita dei bambini e in quella nostra, hai capito?>> e mi bacia con più enfasi come a cercare di farmi convincere che le sue parole siano vere. Lo spingo e gli mordo il labbro. Lui in piedi davanti a me si porta l'indice alla bocca e vede che c'è del sangue <<Mi hai morso?>> incrocio le braccia, sono davvero arrabbiata. Gli indico la porta e gli dico con decisione <<Esci e non tornare mai più!>> lui mi guarda infuriato ma spaventato <<Mi stai lasciando?>> annuisco e gli faccio un segno verso la porta. Lui fa un versaccio, alza le braccia e dicendo <<Okay, va bene, come vuoi tu>> se ne va sbattendo la porta. Ora sono davvero sola. Stupido orgoglio. Corro ad aprire la porta per richiamarlo ma se n'è ormai andato. Ritorno al letto e toccandomi la pancia piango per tutta la notte. Lo so, l'ho voluto io, ma io lo amo ancora. Se n'è andato senza voltarsi, ora è lontano da me. Non tornerà mai più.
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La spada di fuoco
Hayran Kurgu(IN REVISIONE) Hope era una vivace ragazza che si era da poco trasferita all'estero insieme alla sua amica di sempre. La sua vita, agli occhi degli altri, sarebbe potuta sembrare perfetta, se non fosse per un grosso problema, causato proprio da que...