Capitolo 10

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In uno stato di veglia sento Thor che grida contro Odino, vorrei dirgli che non è colpa sua, ma sono troppo stanca, voglio solo dormire e cado di nuovo nell'oblio. Ritorno e sento Thor accanto a me che mi prega di svegliarmi, mentre mi accarezza i capelli. Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è la luce forte che mi disorienta gli occhi, per istinto li chiudo forte per proteggermi. Li riapro piano e giro la testa verso il peso estraneo sulla mia mano. Vedo Thor che è appoggiato sulla mia mano, sta dormendo, era da tanto che non lo vedevo dormire accanto a me. Gli accarezzo la testa con l'altra mano, quando lui di scatto alza la testa e mi guarda assonnato, io gli sorrido e lui scoppia a piangere <<Mia guaritrice, mi hai fatto spaventare così tanto. Pensavo non ti saresti svegliata più>>  con fatica gli chiedo <<Dove siamo? >> con voce roca <<Siamo a casa tua. Siamo sulla Terra, amore mio>> <<Che è successo?>> <<Sei svenuta ad Asgard. Non ricordi?>> <<I bambini stanno bene?>> e allarmata porto le mani sulla mia pancia, lui mette le sue sulle mie e mi accarezza il rotondamento << Si stanno bene. Il dottore ha detto che sei svenuta per il troppo stress e per il fatto che hai poche ore di sonno. Dio mio, Hope, manco per pochi giorni e tu ti riduci cosi?>> lo guardo e mi metto a piangere <<Ho avuto tanta paura, pensavo che fosse successo qualcosa ai bambini>> lui mi sorride e tra le lacrime mi abbraccia <<Il dottore ha detto che devi riposarti ed evitare lo stress.>> annuisco sollevata. Thor mi porta a casa mia e mi stende sul letto, sdraiandosi accanto a me. <<Dormi>> sussurra ma prima di cadere fra le braccia di Morfeo gli chiedo <<Quanti giorni sono stata incosciente?>> <<Quasi due e sono stati infernali per me>> mi mordicchia il lobo come ammonito <<Adesso, dormi, amore mio>> e così mi addormento. Mi sveglio di soprassalto sentendo Thor alzarsi <<Dove vai?>> <<Ad Asgard, tesoro>> io lo fisso sconvolta e delusa <<Bene. Ma sappi questo, se te ne vai ad Asgard non tornare più da me. Scegli.>> lui mi fissa incredulo  e corre verso di me tenendomi fra le braccia <<Ei, calmati>> ma io provo a scansarlo <<Calmati, Hope!>> e mi bacia sulle labbra per farmi cedere al estasi che lui mi crea. Quando mi sono calmata mi guarda <<Non me ne andrò. Ma Asgard è la mia Terra, un giorno salirò al trono come re, non posso deludere il mio popolo, capisci?>> <<Io non voglio stare sola. Tu-tu mi hai lasciata sola quando eravamo ad Asgard, io non voglio accudire due bambini senza qualcuno che mi aiuti, chi mi aiuterà e se mi chiederanno dov'è il loro padre, che gli risponderò?>> e indietreggio sul letto lontana da lui. Thor sospira stanco, mi prende per i polpacci e mi trascina verso di lui e ricomincia a baciarmi e io come una stupida lo assecondo. Smette di baciarmi e mi dice infuriato <<Io sarò presente nella vita dei bambini e in quella nostra, hai capito?>> e mi bacia con più enfasi come a cercare di farmi convincere che le sue parole siano vere. Lo spingo e gli mordo il labbro. Lui in piedi davanti a me si porta l'indice alla bocca e vede che c'è del sangue <<Mi hai morso?>> incrocio le braccia, sono davvero arrabbiata. Gli indico la porta e gli dico con decisione <<Esci e non tornare mai più!>> lui mi guarda infuriato ma spaventato <<Mi stai lasciando?>> annuisco e gli faccio un segno verso la porta. Lui fa un versaccio, alza le braccia e dicendo <<Okay, va bene, come vuoi tu>> se ne va sbattendo la porta. Ora sono davvero sola. Stupido orgoglio. Corro ad aprire la porta per richiamarlo ma se n'è ormai andato. Ritorno al letto e toccandomi la pancia piango per tutta la notte. Lo so, l'ho voluto io, ma io lo amo ancora. Se n'è andato senza voltarsi, ora è lontano da me. Non tornerà mai più.

La spada di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora