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Jobe ed Elena erano rimasti ai margini della stanza, osservando il caos della festa. Jobe continuava a lanciare sguardi nella direzione di Katherine, che era con Topper e un gruppo di amici vicino al bancone delle bevande. Nonostante cercasse di concentrarsi su ciò che lo circondava, la sua mente era tutta per lei.

"Jobe, rilassati," disse Elena, incrociando le braccia. "Se continui a fissarla, finirai per sembrare un maniaco."
Lui sospirò. "Non sto fissando. Sto solo... osservando."
Elena sbuffò, ma prima che potesse aggiungere altro, due ragazze si avvicinarono a loro.

"Hey, siete Jobe e Elena, giusto?" chiese una delle ragazze. Aveva lunghi capelli castani e un sorriso dolce. "Io sono Katia, e lei è Evelin."
Evelin, una ragazza dai capelli rossi mossi e occhi verdi vivaci, sorrise calorosamente. "Ci siamo visti ad alcune partite di calcio, Jobe. Sei davvero bravo."

Jobe sorrise educatamente, cercando di non sembrare imbarazzato. "Grazie. È bello saperlo."
Evelin si avvicinò leggermente, inclinando la testa con aria affascinata. "No, davvero. Sei uno dei migliori della squadra. Penso che tu abbia un talento incredibile."

Elena osservava la scena, chiaramente infastidita. Non tanto da Evelin, quanto dal fatto che Jobe sembrava accettare passivamente quelle attenzioni mentre il suo cuore era chiaramente altrove.
"Grazie, Evelin," rispose Jobe, cercando di mantenere un tono neutro. Parlava per educazione, ma i suoi occhi continuavano a cercare Katherine tra la folla.

Katia, nel frattempo, si era rivolta a Elena. "E tu sei la sua migliore amica, giusto? Deve essere bello avere un amico così talentuoso."
Elena sorrise debolmente. "Sì, è un bravo ragazzo. E molto umile, non trovi?"
"E anche molto carino," aggiunse Evelin, senza nemmeno cercare di nascondere il tono civettuolo.

Jobe si schiarì la gola, chiaramente a disagio. "Ehm, grazie," disse, cercando un modo per cambiare argomento. Ma Evelin sembrava intenzionata a non lasciargli scampo.

"Allora, Jobe," continuò Evelin, inclinando leggermente la testa e sorridendogli. "Hai una ragazza?"

Elena alzò gli occhi al cielo. "Dovresti chiederlo direttamente a Katherine," mormorò tra sé e sé, troppo piano perché Evelin potesse sentirla.
Jobe si grattò la nuca, cercando le parole giuste. "No, non ho una ragazza. Sono... concentrato sul calcio."

Evelin gli lanciò un sorriso ancora più largo, come se quella fosse l’occasione che aspettava. "Beh, è bello sapere che hai delle priorità... ma spero che tu riesca a divertirti anche fuori dal campo."

Jobe annuì distrattamente, ma il suo sguardo continuava a vagare oltre Evelin, cercando Katherine. Per un attimo, i suoi occhi si incontrarono con quelli di lei dall'altra parte della stanza. Katherine era ancora accanto a Topper, ma sembrava aver notato la scena tra lui ed Evelin.
Il cuore di Jobe accelerò. Sperava, più di ogni altra cosa, che Katherine trovasse una scusa per tornare da lui.

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