Dopo l'ultima lezione, Jobe si ritrovò a camminare nei corridoi con Evelin, Katia ed Elena, ma la sua mente sembrava essere ancora altrove, come sempre da quando il bacio con Katherine era successo. Ogni passo che faceva lo riportava a quella scena, e non riusciva a smettere di pensare a lei. La sua mente era un turbine di emozioni, ma c'era anche un'altra sensazione che non riusciva a ignorare: una sorta di disagio ogni volta che pensava a Topper.
Proprio mentre stavano passando vicino alla porta che dava sul cortile, Jobe vide qualcosa che lo fece fermare bruscamente.
Topper, il fidanzato di Katherine, era lì, sotto una finestra. Si avvicinava a Katherine con un’espressione che non lasciava spazio a dubbi: voleva baciarla.
Katherine sembrava non volerlo, si spostò con un rapido passo laterale, allontanandosi con una mano alzata come per fermarlo. La sua espressione cambiò in fretta, da una sorta di imbarazzo a un evidente fastidio.
"Topper, basta!" lo sentì dire, il suo tono di voce chiaro e deciso. Katherine incrociò le braccia, visibilmente innervosita, e lo guardò con un'espressione che non ammetteva discussioni. "Non è il momento, ok?"
Topper, però, sembrava non voler sentire ragioni. Si avvicinò ancora di più a Katherine, cercando di prenderle il viso con una mano, ma lei fece un passo indietro, evitando il suo tocco. "Katherine, dai, basta fare la difficile," disse lui, ridendo nervosamente, ma l'insistenza nel suo tono era palese.
Jobe non poteva credere ai suoi occhi. L'idea che Topper stesse insistendo in quel modo, nonostante Katherine chiaramente non volesse, lo fece irritare più di quanto pensasse. Perché Katherine sembrava così infastidita da Topper? E perché non reagiva in modo più deciso? L'atteggiamento di Katherine gli sembrò tanto diverso da come si comportava con lui, e questa differenza lo fece sentire ancora più confuso.
Elena, che aveva notato la stessa scena, si avvicinò a Jobe, guardandolo con occhi scrutatori. "Che ne pensi di quello?" mormorò, indicando Topper e Katherine con uno sguardo che tradiva una certa curiosità.
Jobe non rispose subito. La scena davanti a lui lo aveva messo in uno stato di frustrazione. Alla fine, dopo qualche secondo, rispose in tono basso, cercando di non farsi sentire troppo. "Non mi piace che lui la tratti così," disse, senza guardare Elena, ma con il viso teso. "Non è giusto. Katherine merita di più di questo."
Evelin, che aveva sentito, si avvicinò con un sorriso gelido. "Non credo che Katherine si lamenti," disse, ma nel suo tono c'era una punta di sarcasmo. "Anzi, penso che tutto ciò che sta facendo con Jobe, tra un sorriso e l'altro, sia più di quello che Topper potrebbe fare."
Elena lanciò un’occhiata perplessa a Evelin, ma la sua attenzione era di nuovo rivolta verso Katherine e Topper. Nel frattempo, Katia, che stava camminando più avanti, non sembrava aver dato troppo peso alla scena, ma si girò quando sentì il silenzio intorno. "Cosa c'è? Non vi piacciono Topper e Katherine?"
Jobe scosse la testa. "Non è una questione di piacere o meno, è solo che..." fece una pausa, cercando le parole giuste. "Non mi piace come Topper sta trattando Katherine. Non credo che sia giusto insistere così quando lei dice di no."
Katia lo guardò un po' sorpresa. "Non avevo mai visto Jobe così arrabbiato," disse, quasi divertita. "Voglio dire, Topper è sempre stato un tipo così."
Evelin, però, non smise di lanciare occhiate furtive verso Katherine, la quale, nel frattempo, sembrava aver raggiunto un punto di rottura. Si staccò da Topper e, con un ultimo sguardo irritato, si diresse verso il corridoio, come se volesse fuggire dalla situazione. Topper la guardò allontanarsi, con un'espressione di frustrazione che non sfuggì a Jobe.
Quando Katherine passò vicino a lui, Jobe non poté fare a meno di osservarla, ma Katherine lo evitò con uno sguardo fugace, come se fosse persa nei suoi pensieri. Topper era rimasto indietro, apparentemente incapace di capire cosa fosse successo.
"Ci vediamo dopo, Jobe," disse Katherine, senza fermarsi troppo, ma con un sorriso che sembrava sincero, nonostante tutto.
Jobe la guardò allontanarsi e, per un attimo, si sentì come se il mondo fosse di nuovo perfetto. Poi, si girò verso Evelin e Elena, le cui espressioni erano più piene di domande che di risposte.
"Jobe, pensi che Katherine stia cercando qualcosa di più da te?" chiese Elena con voce bassa, ma con una preoccupazione evidente nel suo sguardo.
Jobe, ancora preso dalla scena che aveva appena visto, fece un lungo respiro. "Non lo so," rispose lentamente, "ma credo che qualcosa stia cambiando."
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fall in love
FanfictionJude bellingham si innamora della sorella della sua migliore amica