𝟏𝟒.

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SILVIA'S POV

«Quindi?» mi incita Chico
«Quello é Federico» gli rivelo
«Quel Federico che ti scrisse quando eravamo alla Continassa?»
«Si, un giorno di questi lo uccido» sbotto
«Se non lo faccio prima io, che ci faceva lì?»
«Non lo so, vive dall'altra parte della città non so come si sia trovato lì» dico
«Stava guardando fin troppo» sbotta il mio ragazzo
«Ma che significa, Chico?» ribatto, cercando di non far trasparire troppo la mia confusione
«Cosa stava facendo, secondo te?»

Chico si avvicina un po' di più, abbassando la voce come se dovesse rivelarmi un segreto importante.

«Non faceva altro che guardarti. Con quell'aria strana, come se stesse cercando qualcosa. Ma non era solo un'occhiata distratta»

Lo guardo, cercando di capire se sta esagerando o se davvero c'è qualcosa che mi è sfuggito.

«E tu come lo sai?» gli chiedo, incrociando le braccia.

Non so se sono più arrabbiata o inquieta, ma la sensazione che Federico sia ancora troppo vicino mi fa venire i brividi.

«L'ho notato, Silvia,» ammette Chico, con un'espressione seria
«Non è stato un semplice caso, c'era qualcosa di strano in lui. Se non fosse per il fatto che ti conosco, direi che stava cercando di capire qualcosa, di approfittare di qualcosa»

Le parole di Chico mi colpiscono come un pugno.

«Cosa vuoi dire con 'approfittare'?»
«Non so, ma non mi piace» risponde lui, scuotendo la testa.

Mi sento un po' paralizzata, un misto di rabbia e frustrazione che cresce dentro di me.

«Bah, ma che cazzo vuole da me?» mormoro, più a me stessa che a Chico.
«Non lo so» dice Chico con un tono di voce più grave
«Ma finché ci sono io non ti darà fastidio, anche se ho paura tu possa tramortirlo» ride lui
«Può essere» dico ridacchiando.

Chico sorride, sollevando le sopracciglia.

«Ti va di fare qualcosa?»

Alzo lo sguardo, incuriosita.

«Tipo?»
«Tipo... cucinare insieme» dice allargando le braccia come se fosse una proposta irresistibile.
«Abbiamo del tempo libero, perché non prepariamo quei biscotti che ti piacciono tanto?»

Il pensiero dei biscotti, con il loro profumo che riempie la casa, mi solleva un po' l'umore.

«Sì, dai, ci sta» rispondo con un sorriso che comincia a farsi più genuino.

Chico si dirige verso la cucina, e io lo seguo, cercando di scrollarmi di dosso la tensione.

Lui apre il ripiano delle spezie e tira fuori la farina, lo zucchero e il burro.

Inizio a mischiare gli ingredienti in una ciotola grande, mentre lui prepara il piano di lavoro.

La cucina è un piccolo angolo di tranquillità che mi fa sentire un po' più leggera, lontana dai pensieri che mi assillano.

«Devo ammettere che non sei male come aiutante» dico a Chico, mentre lui schiaccia un uovo nella ciotola
«Hai visto? Posso fare anche il cuoco, oltre che il fidanzato protettivo» risponde con una risata che mi contagia, mettendosi a mescolare il burro con lo zucchero.

«Sei bellissima quando ridi»

Un sorriso sincero mi sfiora le labbra.

Non è facile lasciar andare la tensione, ma la compagnia di Chico e il profumo che inizia a salire dalla ciotola mi aiutano.

«Grazie» rispondo ridacchiando mentre comincio a formare le palline di impasto
«Sai, a volte penso che dovremmo farlo più spesso, stare insieme senza pensare a tutto il resto»
«Lo faremo» dice lui prendendo una teglia e coprendola con della carta da forno
«Lo faremo più spesso, promesso»

Il suono del forno che si accende riempie la stanza di una sensazione di calore e comfort, come se, in quel momento, il mondo esterno non potesse più entrare.

E mentre i biscotti iniziano a cuocere, mi accorgo che, per la prima volta da un po', riesco a rilassarmi davvero.

«Ecco, questi sono quelli che volevamo» dice Chico, mentre sforniamo i biscotti dorati e fragranti.

Li guardo, sorridendo.

«Sì, ci siamo» rispondo.

E per un attimo, dimentico tutto il resto, concentrata solo su quel piccolo angolo di felicità che stiamo costruendo insieme.

Il profumo dei biscotti che si diffonde nella cucina mi fa sentire un calore che non è solo quello del forno.

È come se, lentamente, riuscissi a mettere da parte tutte le preoccupazioni, persino Federico e tutto ciò che mi fa stare tesa.

Chico si avvicina alla teglia e prende uno dei biscotti appena sfornati, lo fa raffreddare per un secondo e poi lo assaggia.

«Devo dire che sono un capolavoro. Li hai fatti perfetti»

Mi avvicino anch'io e prendo un biscotto.

Il suo sapore dolce e burroso mi fa sorridere.

«Forse non sono proprio perfetti, ma ci siamo andati vicino» rispondo, sgranocchiando un altro biscotto
«E poi, mi piace l'idea che li abbiamo fatti insieme»

Chico mi guarda con un sorriso che mi fa sentire una fitta di tenerezza nel petto.

«Mi piace che siamo sempre una squadra, anche nelle cose più semplici»

Penso per un momento, riflettendo sule sue parole.

A volte ci concentriamo tanto su ciò che non va, sulle difficoltà, ma ci dimentichiamo di come le cose più piccole possano farci sentire in pace.

Semplicemente insieme.

«Sì, lo siamo» dico, e il tono della mia voce si fa più morbido.

Mi sembra che quando siamo insieme, tutto sia un po' più facile.

Anche quando il resto del mondo sembra complicato.

Chico prende un altro biscotto e si avvicina a me, allungando la mano per sistemarmi una ciocca di capelli che mi era caduta sul viso.

«Non voglio che tu ti preoccupi di niente, Estrelinha. Non quando siamo qui, nel nostro angolo. So che ci sono cose che non possiamo controllare, ma possiamo almeno goderci questi momenti»

Lo guardo negli occhi, e per un attimo, tutto il resto sparisce.

La tensione, le domande, Federico... tutto svanisce come se non fosse mai esistito.

«Lo so» rispondo, il cuore che si calma al suono della sua voce
«Grazie, Chico»

Poi, senza dire altro, ci baciamo.
Dopo un po', guardo Chico e vedo il suo sorriso, che ormai è diventato familiare.

«C'è qualcosa di speciale in questi biscotti» dice sorridendo
«Non so se è il sapore...o la compagnia»

Chico ride, scuotendo la testa.

«Credo che il segreto sia entrambi, ma non ti direi mai che la mia compagnia è la migliore»
«Beh, non è un segreto» rispondo, ridendo a mia volta
«Tu sei la parte migliore»

Passiamo il resto del pomeriggio così, senza fretta, senza pensieri pesanti.

Ogni tanto, uno dei biscotti sparisce misteriosamente dalla teglia e ci scambiamo uno sguardo divertito.

È strano come a volte le cose più semplici siano quelle che ci fanno sentire più vivi.

E, per la prima volta dopo tanto tempo, riesco a rilassarmi completamente, sapendo che, almeno per un po', niente e nessuno potrà scalfire questa pace.

SPAZIO AUTRICE
tiktok:7vinijr__

io li amo basta

che ne pensate?

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
~silvia💫

𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐥𝐞𝐬𝐬||francisco conceiçãoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora