𝟏𝟏.

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SILVIA'S POV

Il bacio è stato un'esplosione, ma anche un segreto sussurrato tra due cuori che sanno cosa vogliono.

Il rumore della folla, i cori, le voci dei ragazzi che si mischiano in un mare di suoni... ma io e Chico siamo rimasti sospesi in un angolo di quel mondo che non esiste più se non tra noi.

Non c'è più niente da fare, niente da nascondere.

Quando ci separiamo, il suo sguardo è come una promessa.

Non ha bisogno di parole, non ora.

La sua mano è ancora sulla mia vita, come se volesse tenermi lì, lontano da tutto.

Ma so che non possiamo restare lì per sempre.

«Vieni» mi dice finalmente, con un sorriso che è più una sfida che una carezza.

Mi afferra la mano e io lo seguo, con il cuore che batte a mille, mentre ci allontaniamo dal centro del campo e ci dirigiamo verso gli spogliatoi.

La sua mano è forte sulla mia, come se volesse stringere anche il futuro che sta per arrivare.

Non ci sono più giochi, non ci sono più strategie.

Ora, tra noi, c'è solo la realtà.

E io la voglio, la realtà.

Non importa se il mondo ci sta guardando, o se qualcuno avrà qualcosa da dire.

Arrivati negli spogliatoi, l'atmosfera è ancora elettrica.

I suoi occhi sono fissi su di me, e io non riesco a smettere di sorridere.

La tensione, quella che sentivo prima, si è dissolta, lasciando spazio a qualcosa di nuovo.

Chico mi fa entrare nel suo spogliatoio, e si chiude la porta dietro di noi, come a volerci proteggere dal resto del mondo.

Ci guardiamo un attimo, come se tutto ciò che è successo finora fosse solo un preludio.

Mi avvicino a lui, la mia mano sfiora la sua.

La connessione è immediata, come se ogni parola che non abbiamo detto fosse racchiusa in quel piccolo gesto.

«Chico...» comincio, ma non so nemmeno cosa voglio dire.

Forse cerco solo una conferma, forse voglio che lui mi dica che tutto andrà bene, che tutto questo non è un errore.

Lui mi interrompe, posando una mano sul mio viso, come a fermare ogni dubbio.

«Non è un errore» dice, con quel tono che mi fa sentire che in fondo, non c'è niente da spiegare.
«E non voglio perderti»

Poi, senza aggiungere altro, mi bacia di nuovo.

Questa volta è più lento, come se avesse tutta la pazienza del mondo, come se il tempo, finalmente, si fosse fermato per noi.

La sua bocca è calda, i suoi baci sono pieni di promesse non dette, di emozioni che crescono con ogni istante che passa.

Mi lascia andare solo quando il respiro ci tradisce, ma non ci separiamo.

Resto lì, tra le sue braccia, cercando di non pensare a cosa potrebbe succedere.

Voglio solo stare con lui, qui, in questo momento.

Un altro bacio, più breve, ma carico di tutto ciò che non diciamo, ma che sentiamo.

Il mondo continua a girare fuori da queste mura, ma dentro di noi, il tempo si è fermato.

𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐥𝐞𝐬𝐬||francisco conceiçãoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora