𝟏𝟑.

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SILVIA'S POV

Mi sveglio con il sole che mi accarezza il viso, attraversando le tende leggere della finestra, e per un attimo non so se il mondo esiste davvero o se è solo il riflesso del sogno che stavo facendo.

L'aria della mattina ha quel profumo inconfondibile di terra bagnata e di libertà, un sentore che mi fa pensare a lui, a Francisco.

Lui.

Il pensiero di Francisco è come una scia di vento che non smette mai di muoversi dentro di me.

Ogni volta che lo vedo, che lo sento vicino, è come se fosse la prima volta.

L'unica certezza che ho, in questo mondo incerto, è che lui è il mio posto sicuro.

Mi alzo lentamente dal letto, il corpo ancora avvolto dal calore delle coperte, ma il cuore già in fuga.

Ho bisogno di vederlo.

Il pensiero di lui è un filo invisibile che mi lega al mondo.

E so che, ovunque si trovi, è lo stesso per lui.

Non c'è niente di più vero, in questo momento, di questa sensazione.

Scendo le scale in punta di piedi, il silenzio della casa rotto solo dal battito del mio cuore che accelera ogni volta che penso a lui.

Prendo il telefono e vedo il suo nome sullo schermo.

Rispondo, senza esitazioni.

«Ciao, amore» dico, la voce ancora impastata dal sonno.
«Ciao, Estrelinha» mi risponde lui, con quel tono basso e avvolgente che mi fa venire la pelle d'oca
«Hai dormito bene?»

Annuisco, anche se lui non può vedermi.

«Sì, ma ora sono sveglia, pensavo di fare una passeggiata. Vuoi venire?»

C'è un silenzio, ma non è un silenzio che mi spaventa.

È solo il tempo che scivola, come sabbia tra le dita.

Poi arriva la sua risposta, quella che mi fa sorridere senza sapere perché:

«Ti passo a prendere tra mezz'ora»

Mi giro verso la finestra, e vedo il cielo che si fa più chiaro.

«Va bene, a tra poco»

Poso il telefono sul tavolo e mi vesto in fretta, come sempre quando so che il mio cuore batte forte per lui.

Ogni gesto, ogni movimento è carico di un'energia che solo lui riesce a scatenare in me.

Ci metto una decina di minuti a prepararmi, per poi aspettare l'arrivo di Chico.

-

Sento il mio telefono vibrare per un attimo, lo afferro e leggo un messaggio di Chico.

amore🤍

estrelinha, scendi

Sorriso e corro fuori.

Non appena esco, lo vedo giù, vestito con dei cargo e una felpa.

Mi sorride, e il mondo sembra fermarsi.

Quel sorriso, quel modo in cui mi guarda, come se io fossi l'unica persona che conta, è la mia ragione di vita.

Mi avvicino a lui senza dire una parola, sentendo il suo calore che mi avvolge come una coperta.

È sufficiente così.

Non abbiamo bisogno di parlare per capirci.

I nostri corpi si parlano, si sfiorano, si cercano.

La sua mano scivola sulla mia guancia, per poi darmi un bacio

«Come stai?» mi chiede dopo un lungo respiro, come se fosse la cosa più importante da sapere.
«Sto bene» rispondo, sorridendo.

Lui mi guarda intensamente, come se volesse entrare nei meandri più profondi del mio cuore.

E forse lo fa.

Forse mi vede, mi conosce più di quanto io stessa mi conosca.

«Sicura?» mi chiede
«C'entra Dusan?» continua poi
«No, cioè si, ieri ci ho parlato e abbiamo risolto, solo che ho paura che possa ricomportarsi così» dico
«Estrelinha, Dusan ha capito il suo errore perché fino ad ora nessuno glielo aveva fatto notare prima, sono sicuro che andrà tutto bene» dice.

-

Mi rilasso per un momento nel silenzio che ci avvolge, la sua presenza mi dà la sicurezza di cui ho bisogno.

Ma poi, mentre ci allontaniamo lungo il marciapiede, una sensazione strana mi attraversa, come un brivido improvviso.

Sento qualcosa.

Un'intuizione.

Mi volto velocemente, cercando di nascondere la mia inquietudine, ma lo vedo, lui.

Federico.

È lì, a una distanza di qualche decina di metri, fermo sotto un albero, immobile.

Mi guarda.

Non con rabbia, non con desiderio, ma con un'intensità che mi fa rabbrividire.

Un nodo mi si forma in gola, e l'aria intorno a me sembra farsi più densa.

Non è solo lui, è come se l'intero passato tornasse a farmi visita.

Chico, che non ha notato nulla, continua a camminare accanto a me, ma il mio cuore comincia a battere più velocemente.

La mia mente è in subbuglio, mi sento fuori posto, come se il tempo stesso avesse rallentato e ora stessimo camminando su un filo sottile.

«Chico» mormoro sottovoce, cercando di non fargli capire l'agitazione che mi sta consumando
«Andiamo via»

Lui mi guarda, sorpreso dalla mia espressione, ma non ci vuole pensare troppo.

«Ma... perché? Che succede?» chiede, il suo tono morbido ma preoccupato.

Mi giro di nuovo verso Federico, che non ha mai distolto lo sguardo da me.

Il suo volto è impassibile, ma nei suoi occhi c'è qualcosa di difficile da decifrare.

«È... è il mio ex, Federico» dico, la voce bassa, mentre faccio un passo indietro, cercando di allontanarmi il più possibile da lui senza sembrare eccessiva
«Ti prego, Chico, andiamo»

Chico mi fissa per un momento, il suo sguardo duro e deciso.

Poi, senza dire una parola, prende la mia mano con forza e mi tira verso di sé.

«Andiamocene» mormora, lanciando un'occhiata furiosa a Federico, che finalmente sembra muoversi, ma resta a distanza.

Con un gesto deciso, Chico mi guida via, accelerando il passo.

Io, tuttavia, non posso fare a meno di sentire quella presenza invisibile alle spalle, quel peso che non mi lascia mai.

«Stai tranquilla, Silvia» mi dice, guardandomi negli occhi con intensità
«Lui non è più parte della tua vita. Ora ci sono io»

Mi stringe la mano più forte, come se volesse proteggermi da qualcosa che solo io vedo.

E, anche se sono agitata, non posso fare a meno di sentire un briciolo di sollievo.

Con Chico al mio fianco, sento che il mondo è un po' più sicuro, che forse il passato, per quanto presente, non avrà mai più il potere di fermarci.

Ci allontaniamo, passo dopo passo, senza voltarmi più indietro.

SPAZIO AUTRICE
tiktok:7vinijr__

Federico ci ha rotto il cazzo🤪🤪🥳🥳🤩

che ne pensate??

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
~silvia💫

𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐥𝐞𝐬𝐬||francisco conceiçãoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora