CAPITOLO 2

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Dorian e Jugo d'Ambervale erano i famosi gemelli della casata stessa, conosciuti per la loro unione. Anni orsono persero i genitori in età fanciullesca, e per anni divennero ottimi avventurieri. Erano l'uno complementare dell'altro: Dorian aveva una personalità carismatica e affascinante, si allenò duramente per diventare un virtuoso cavaliere del re, mentre Jugo era molto più pacato, timido e dedito alla magia, un dono che gli era stato fatto da una misteriosa figura e che l'aveva salvato da morte certa. Crescendo imparò da solo a maneggiare questi suoi poteri, come se ne fosse stato naturalmente dotato. Le sue ambizioni iniziali erano comunque le stesse del fratello, e passò anni a invidiarlo almeno un po' - nonostante tutto il bene gli volesse - finché non si arrese e scelse definitivamente la magica via. Persino in età adulta i gemelli non si separarono: andarono a vivere nella stessa casa di famiglia con le corrispettive mogli, e sperarono di avere due figli maschi nello stesso periodo. Il fato, però, non esaudì i loro desideri: Alaris fu il primo e unico figlio di Dorian, così come Serin per Jugo, che nacque ben otto anni dopo, a seguito di molti tentativi fallimentari. Naturalmente tutte le aspettative per il buon nome degli Ambervale ricaddero sul cugino maggiore, che si impegnò a seguire le stesse orme del padre.

Appena arrivata per la cena, la valigetta e il mantello della giovane vennero prelevati e portati via dalla sua fidata cameriera.

Aeliana, come d'abitudine, venne ad accogliere la figlia abbracciandola.

«Ciao tesoro, com'è andata la tua giornata?»

«Come di consueto, madre.» rispose Serin «Ma ho un'ottima notizia che vi annuncerò a cena!»

«Su, su, allora andiamo!»

Aeliana era l'unica che avesse mai tenuto al benessere della figlia come si confaceva a una madre, mentre tutti gli altri membri erano focalizzati su Alaris, persino il suo stesso marito, e in parte fu rincuorata quando seppe che Serin sarebbe stata la nuova erede degli Ambervale dopo l'allontanamento del cugino. Aveva sviluppato un attaccamento evidentemente morboso, causato dai numerosi aborti avvenuti durante gli otto anni che avevano preceduto la sua nascita. E fu proprio questo a causare un certo disagio nel cuore di Serin nel pronunciare quella promozione.

«Padre, madre, zio Dorian, zia Fiorenza....» iniziò, prima di iniziare a consumare il suo pasto a tavola con una moderata tensione nelle sue corde vocali «...Ho un importante annuncio da farvi.»

«Oh, Serin, finalmente hai dato le dimissioni da quel loculo dove ti tengono rinchiusa?» ridette Dorian.

«Ehm... Non proprio, in realtà vorrei dirvi che finalmente mi hanno restituito il ruolo di investigatrice esterna.»

«Dopo tutto quello che hai combinato le voci sugli Ambervale sono peggiorate!» esordì Fiorenza arrabbiata, battendo un pugno sul tavolo «Non ti conviene operare mostrando la tua faccia in giro.»

«Un discorso simile l'ha fatto anche il mio capo, zia.» rispose con tono fermo Serin «Ed è per questo che ho ottenuto una seconda possibilità. Per poter migliorare.»

Fiorenza era stata sempre una persona austera, sia nel portamento che nell'aspetto trasudante un'estrema eleganza. I suoi lunghi e ricci capelli color erano la cornice perfetta di un corpo slanciato e magro, e i suoi occhi, che per anni avevano intimorito Serin, erano di ghiaccio. Fu solo dopo tempo che la rossa realizzò che non sarebbe mai riuscita a ottenere la sua approvazione, neanche dopo che il suo pupillo venne cacciato, e imparò a tenerle testa.

«Ti ricordo che ora sei tu l'erede della famiglia. Non intrattenerti troppo con certe sciocchezze.»

«Ne sono consapevole, e per l'appunto ci sto lavorando.»

«Fiorenza ha ragione.» interruppe il padre che fin'ora era un grande rimasto in silenzio «Il lavoro che fai non è degno di una Ambervale. Cosa sei, una comune impiegata? Non fraintendermi, apprezzo che tu ami il tuo lavoro, ma adesso dovresti rivedere le tue priorità.»

EloniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora