La giornata trascorse in relativa tranquillità, salvo l'ovvia "turbolenza". Appena furono al vagone, Tony ebbe cura di spostare la sedia per Serin, in modo tale da mantenere le apparenze di fronte ad Eligio. Si godette la serata a parlare e scherzare col chierico di Silvareggia, poi, quando questi tirò fuori i bicchieri, si rese conto che la serata stava per farsi ancora più infuocata. Un ghigno di sfida ritemprò la stanca faccia di Tony. Le bevute di ieri a casa degli Ambervale ora prendevano il loro posto nel grande quadro Divino: erano una prova per prepararlo a quella serata. Il fumo lo infastidiva, ma l'Aasimar mostrava comunque un fanciullesco entusiasmo nel gettarsi in quel gioco.
«Certo che lo conosco, si gioca molto anche a Velsia.»
Subito versò gli alcolici nei bicchierini, trepidante all'idea di ricevere le prime carte.
«Considera accettata la tua sfida, di certo non mi tiro indietro.»
Tony invece amava sfidare la sorte. Nulla lo faceva sentire benedetto quanto vincere senza motivo in un gioco basato sulla pura fortuna, come se San Decio stesso gli stesse sorridendo. Sarebbe stato interessante sfidare un altro chierico, di solito nessuno si intratteneva in certi vizi. Eligio sorrise compiaciuto alla conferma di Tony.
«Abbiamo più cose in comune di quanto avessi immaginato. Comunque rispiegherò le regole per la signorina qui presente. L'obiettivo del gioco è raggiungere esattamente ventun punti con le carte che hai in mano, senza superarlo. Se ci riesci, vinci. Il mazziere mescola il mazzo e distribuisce due carte coperte a ciascuno, incluse due per sé stesso - di cui una scoperta. Le carte numeriche da due a dieci valgono il loro valore nominale, le figure come Fante, Regina e Re valgono dieci, mentre l'Asso può valere uno o dieci a seconda della scelta del giocatore. A turno, ogni giocatore può chiedere una carta dal mazziere, oppure stare e non prendere altre carte. Se superi ventuno punti, sei eliminato dal turno e perdi, anche se il mazziere supera i ventuno punti a sua volta. Dopo che tutti i giocatori hanno finito il loro turno, il mazziere scopre le sue carte. Il mazziere deve continuare a pescare carte finché la somma delle sue carte è inferiore a diciassette. Quando arriva a diciassette o più, deve fermarsi. Il vincitore è chi ha la somma delle carte più vicina a ventuno senza superarla. Se c'è un pareggio, il piatto viene diviso equamente tra i giocatori con lo stesso punteggio. Ci sono alcune regole speciali. Se ottieni un Asso e una carta da dieci punti nelle prime due carte, hai un 'Scala d'Oro' e vinci automaticamente, a meno che anche il mazziere non abbia una Scala d'Oro, in quel caso è un pareggio. E in quel caso solo il terzo rimanente dovrà dire la sua verità o bere.»
«Uhm... Forse capirò meglio provando il gioco.» disse Serin, cercando di metabolizzare il fiume di informazioni.
«Esatto. Io farò il mazziere per la prima mano.»
Distribuì due carte prima a Serin, posta a sinistra di Tony, poi al collega e infine a sè stesso, appoggiando sul tavolo la carta sinistra. Serin ricevette due Fante, uno di quadri e uno di picche, con un totale di venti, Tony due Regine, picche e uno di fiori - sempre con venti punti, mentre Eligio un dieci di picche che scoprì e un otto di quadri, che tenne nascosto.
«Fermo. Non voglio altre carte.»
«Bene. Tony?»
Tony ascoltò lo spiegone più per educazione che per utilità propria, già sapeva a memoria le regole di pressoché ogni gioco di carte in tutta Velsia. Lanciò uno sguardo compiaciuto verso Serin, già si stava impegnando ad immaginare le tante ed imbarazzanti domande che le avrebbe posto solo per metterla a disagio.
Era invece un po' più preoccupato per Eligio, che temeva si sarebbe rivelato un degno avversario, data la sua grande esperienza.
Si sentiva fortunato, nonostante la gaffe di quella mattina gli rendesse difficile guardare Eligio negli occhi.
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Elonia
FantasyNell'impero di Elonia, durante una delle sue investigazioni, la detective necromante Serin, che verrà affiancata dal giovane chierico Tony, scopre un macabro macchinario capace di trasformare gli umani in feroci bestie; ma il giorno dopo, quando ri...