Serin, oltre al rinvigorimento iniziale, non aveva percepito altro dall'anello di zia Fiorenza, ma se quello che aveva detto Tony era vero, il piccolo ragnetto che proveniva dall'ombra era stato fin troppo sospetto. Tornò nella sua stanza d'albergo, avrebbe verificato la cosa in un lampo e non avere il suo collega intorno le dava più serenità. A dirla tutta, ancora non vi aveva fatto accesso.
Appena entrò, notò che subito dopo la soglia all'interno della stanza qualcuno vi aveva adagiato una busta. Dalla carta e dalla cera avrebbe potuto percepirne la qualità e la raffinatezza a primo acchito, e il contenuto confermò questi suoi sospetti. Il sigillo di cera indicava il simbolo del Partito degli Innovatori senza alcuna ombra di dubbio: una freccia rivolta verso il basso interrotta a metà da un acuto arco rivolto nella stessa direzione. L'estremità della freccia concludeva in un altro arco più disteso, il cui apice era rivolto però verso l'altro lato. Staccò con decisione il sigillo, e aprì con mani tremanti la busta. Il foglio all'interno era stato ripiegato in tre parti e sia lo stile di scrittura che la calligrafia erano simbolo sicuramente di una persona altolocata, o comunque colta.
"Illustrissima sig.na Serin della nobile casata Ambervale,
Vi porgo anticipatamente le mie scuse per le mancate presentazioni, ma Voi, in quanto membro della vostra lodevolissima famiglia e cugina del mio stimato amico Alaris, siete invitata a partecipare al Ballo della Scienza che si terrà il ventinove dicembre in via XX Settembre, numero civico 32. I festeggiamenti avranno luogo alle otto in punto. Avremo modo di prolungare la nostra conoscenza direttamente in sede.
Con la più alta stima e i miei più sentiti saluti,
Nicholas della Ghirardesca."
L'ultima cosa che si sarebbe mai aspettata era un invito ufficiale al Ballo della Scienza. Probabilmente era un invito di cortesia, data la presenza di Alaris, e quell'idiota ramato aveva citato la sua presenza in città a tale Nicholas, membro del Partito degli Innovatori. Involontariamente l'aveva aiutata, però le parve strano che non avesse esteso l'invito anche a Tony o a Eligio, addirittura, dato che si era fermato a parlare amichevolmente con lo spadaccino. Per sicurezza controllò sotto la porta di Tony con la sua solita mano spettrale, ma non vi trovò nulla. Scosse la testa per un attimo, tornò in stanza e mise da parte la lettera sulla scrivania concludendo il piano iniziale. Sul pavimento tracciò un cerchio, cercando di essere il più accurata possibile, e al centro di esso vi appoggiò proprio l'anello, dopo averlo sfilato dal dito. Il rinvigorimento che tanto l'aveva accompagnata cessò di colpo, come se l'ondata di gelo di Pontiera l'avesse appena travolta con un malanno invernale.
Intorno ad esso sparse del sale e dell'olio essenziale di lavanda. Si allontanò, uscendo dal cerchio disegnato, e sollevò una mano in aria. Mentre ciò accadeva, l'anello iniziò a levitare lentamente, fino a bloccarsi a mezz'aria.
«Dimmi la tua natura.»
Serin chiuse gli occhi, e fu abbagliata da una visione che pareva a infrarossi: dall'oggetto fuoriuscivano due auree di natura completamente diversa, circondandolo, come se fossero due campi magnetici differenti. Dal lato sinistro una luce azzurrina e calda risplendeva, facendole intuire che si trattava probabilmente della parte benevola dell'anello, quella rinvigorente. Sul lato destro, invece, una coltre di fumo nera costituiva completamente l'aspetto dell'aurea. Serin riconobbe subito la natura di quella metà: proveniva dalle ombre, lo stesso tipo di magia utilizzato da suo padre. Facendo due più due, capì che il mostriciattolo che sgattaiolava sotto le valigie era stato mandato da Jugo stesso - e che questo si era messo d'accordo con Fiorenza per tenerla d'occhio. E quasi certamente l'anello proveniva da lui. La sua ignoranza nei confronti dello stesso durante la colazione era stata tutta una farsa per rendersi più credibili ai suoi occhi. Aprì gli occhi e abbassò immediatamente la mano, perdendo la concentrazione sull'incantesimo: in quello stesso momento l'anello cadde a terra, producendo il tintinnio tipico dei metalli. Non aveva mai appreso completamente quell'incantesimo, motivo per cui l'aveva lanciato direttamente tramite rituale, ma ne ricordava qualche accenno dall'Accademia.
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Elonia
FantasyNell'impero di Elonia, durante una delle sue investigazioni, la detective necromante Serin, che verrà affiancata dal giovane chierico Tony, scopre un macabro macchinario capace di trasformare gli umani in feroci bestie; ma il giorno dopo, quando ri...