Tony cercò e cercò, ma niente, nessun segno di dove quell'essere potesse essere andato. Spostò la valigia di Serin, poi la sua, cercò sotto, sopra, dal tappeto, dai mobili... Ma nulla. Ringhiò di rabbia, mentre rimetteva apposto entrambi i bagagli con troppa forza.
«Ho visto qualcosa tra le valigie, ne sono sicuro. Pensavo fosse un tuo scherzo, ma ora temo sia possibile che qualcuno ci stia spiando» Rispose sbrigativamente, mentre si sedeva di nuovo sulla poltroncina con fare sconfitto.
«Qualunque cosa fosse, ora è andato. Maledizione!» Diede un pugno al bracciolo.
Si prese qualche istante per calmarsi, godendo del lieve ondeggiare del treno e del ritmico suono delle ruote, poi sporse la testa per sbirciare sul taccuino della compagna.
La necromante si alzò e richiuse la porta scorrevole, per poi tornare a osservare Tony, intento a spostare le due valigie.
«Certo che quell'uomo è alquant- Cosa.. Stai cercando?»
In attesa di una sua risposta, si risedette sulla poltrona e andò di nuovo a segnare altre parole sul quadernetto.
La ragazza si alzò un attimo in piedi, si avvicinò a Tony ed esaminò anch'ella l'area del bagno. Si mise accovacciata sulle ginocchia, cercando di scovare il minimo indizio. Non trovando nulla ad occhio nudo, sfilò dal suo collo la collana con le ceneri di Lumi, facendola ciondolare di fronte a sè.
«Sei proprio sicuro di ciò che hai visto? Vediamo chi ci sta facendo certi scherzetti...»
Per un breve attimo la collana si illuminò, ma non vi fu alcuna traccia magica individuabile - se non quella proveniente da Tony.
«Niente, almeno sappiamo con certezza che se n'è andato completamente, ma sempre meglio tenere gli occhi aperti.»
Indossò nuovamente la collana, alzandosi in piedi. Vedendo il compagno avvicinarsi al taccuino, non ebbe però alcuna prevedibile reazione contrariata. Si limitò a osservarlo dallo stipite della porta, su cui poggiava con la spalla destra a braccia incrociate.
«Niente di che, ho preso appunti sul nostro nuovo e curioso incontro.»
In effetti, v'erano annotati nella pagina accanto alle indagini tutte le informazioni che Eligio aveva dato su di sé e sulla Chiesa di Pontiera. Non che avesse il vago sospetto che c'entrasse qualcosa, ma era sempre prudente segnarsi ogni dettaglio, anche il più irrilevante, piuttosto che non farlo. Si avvicinò poi a lui lentamente. Sentirsi chiamare "cagnolina" non sortiva certo lo stesso eclatante effetto rispetto al suo solito contrario.
«Ad ogni modo, continua a goderti il viaggio o a inseguire fantasmi, chierico. Io finisco di fare il nostro lavoro.»
«E sentiamo, cagnolina da cimitero, cosa saresti annotando di utile?» le chiese, sia per riprendere il lavoro, sia per ripicca verso gli insulti dell'intera mattinata. Era un po' offeso dal fatto che non avesse reagito al suo colpetto di bastone di poco prima.
«Sappi che non ho dimenticato la storia del cagnolino. Te la farò pagare a dovere, non accetto che una normale umana mi tratti così. Non c'è carezza che possa salvarti.»
Neanche lui sapeva se fosse intesa come una minaccia o come un flirt, ormai. Di certo era offeso per davvero, ma allo stesso tempo trovava intrigante quello stuzzichìo continuo.
E a proposito di carezze, si accorse che non aveva mai risposto a quella domanda troncata a metà.
Mentre Tony esaminava il taccuino, vi si avvicinò da dietro, passò delicatamente le mani sulle sue spalle, decisamente più larghe delle sue, e si alzò in punta di piedi, per giungere al suo orecchio sussurrando all'interno di esso una soave e maliziosa domanda retorica.
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Elonia
FantasyNell'impero di Elonia, durante una delle sue investigazioni, la detective necromante Serin, che verrà affiancata dal giovane chierico Tony, scopre un macabro macchinario capace di trasformare gli umani in feroci bestie; ma il giorno dopo, quando ri...