CAPITOLO 16

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L'eco delle voci all'interno della chiesa rimbombava come anni or sono risuonavano le sue stesse campane di domenica mattina. Nelle due file di panche di fronte all'altare erano sedute le dieci giovani studentesse di Zalian, che borbottavano tra di loro dato che non capivano il motivo della convocazione. Chi per amor della conoscenza, chi per puro interesse personale, o chi per entrambe aveva seguito il professore nelle sue antitetiche idee. Solitamente quelle riunioni avevano cadenza fissa verso le nove sera, eppure quella era una conferenza straordinaria: le lancette rintoccavano le due di notte. Lori, la studentessa più anziana, era stata svegliata per prima da Arsenio stesso e a sua volta aveva svegliato le altre. Lui e Nicholas erano posti proprio davanti al presbiterio, fra l'altare e la navata centrale. L'interno romanico sarebbe stato completamente buio se non fosse stato per le numerose candele sparse per terra ai lati delle navate e alcuni candelabri da pavimento ancora recuperabili, dato lo stato di abbandono dell'edificio sconsacrato stesso.

«Mi auguro che questa tua grande deduzione ne valga la pena, perché sto per fare una cosa che non avrei mai voluto fare.» sussurrò l'uomo a quello con l'armatura meccanica.

«Sai Arsenio che non ti avrei mai chiesto una cosa del genere se non fossi stato sicuro al cento per cento del mio intuito. Ad ogni modo... Se nessuna di loro si dovesse offrire volontaria considerati pure libero di scegliermi come cavia, anche con un'alta probabilità di inefficacia data l'assenza di un mio mana magico. Ma sei sicuro di volere proprio una di loro? Sono solo ragazzine.»

«Tu l'ingegnere del macchinario, non posso permettermi una tale perdita. E no, vorrei un'altra cavia, ma non abbiamo tempo di cercarla.»

«Be'... Probabilmente t'arrabbierai, ma sappi che ho invitato la famosa signorina Ambervale al Ballo della Scienza non a caso. Pensavo che potrebbe essere il nostro primo successo, data la sua estrema affinità con la magia.»

A quel punto che gli occhi di Arsenio sgranarono, trasformandosi in un'espressione esterrefatta.

«Tu... Cosa!?»

Zalian diede una breve occhiata alle ragazze, che ancora borbottavano tra di loro, e poi all'amico - facendogli cenno con la testa di seguirlo fino a dietro all'altare. Una volta giunti nel posto più riservato, Arsenio si massaggiò il ponte del naso, cercando di realizzare ciò che aveva appena sentito.

«Ma dico, vuoi per caso mandare a monte i nostri piani e farci scoprire dal Nucleo Investigativo!?»

Il suo tono, per quanto sussurrato, faceva trasparire una certa agitazione e collera che anche a quella distanza avrebbero percepito le studentesse, se non fossero state impegnate a ciarlare tra di loro perdendosi in discorsi futili.

«Calmati, so quello che ho fatto. Hai detto che sono solo in due, giusto? Se anche il suo collega dovesse intrufolarsi lo faremo fuori o lo cattureremo, non vedo il problema. Dovrebbe essere un chierico, un vettore valido tanto quanto la necromante.»

«È un fedele del Divino e pure un Aasimar, non funzionerà su di lui.»

«Dovrà funzionare su tutti gli esseri umani, Aasimar o meno. E poi dovrei essere io lo scettico fra i due...»

«Hai completamente ragione. Testare direttamente sulla Ambervale tuttavia è un rischio troppo grosso, mi serve qualcuno dalle simili caratteristiche. Ma sappi che non voglio obbligare nessuna di loro: se nessuna dovesse accettare sarò io stesso il tuo primo successo, ho completamente fiducia nel progetto.»

Nicholas annuì, e per la prima volta si trovò pienamente d'accordo con l'amico. Sperò in cuor suo di non dover davvero usare Arsenio come prima cavia, ma d'altronde non v'erano molte altre possibilità. L'ex professore da un lato vacillava nell'insicurezza più totale come se fosse sull'orlo di un precipizio, dall'altro era attaccato alle sue idee che rappresentavano la corda che lo tenevano ben saldo al terreno - e non poteva far altro che ammirarlo per ciò, dopotutto con la costanza Nicholas aveva ottenuto grandi risultati. I due tornarono nuovamente di fronte all'altare, e i chiacchiericci femminili cessarono a causa della presenza dell'uomo e della sua voce tuonante.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28 ⏰

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