Parte 34

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In casetta sembra scoppiata la terza guerra mondiale, Ilan oggi ha fatto questo scherzo stupido a TrigNO che si era dimenticato di pulire una padella e quindi gliela ha messa sotto le coperte. Io non ero c'accordo con questa cosa e l'ho detto fin dal primo mento, mi sembra veramente una bambinata farsi gli scherzi di questo tipo evitando il confronto faccia a faccia. Pietro completamente arrabbiato e lo capisco se ne va dal salotto verso la camera di Chiara, quei due sono veramente belli insieme, sono uno il complemento dell'altro. Ma Ilan continua a parlare.
"Ma poi rega c'è siete dei paraculi assurdi" si lamenta "Ilan basta" cerco di fermarlo prima che mi faccia innervosire ancora di più "Ma basta cosa? Avevamo un piano, e nel momento in cui dovevate tutti parlare vi è presa la coda di paglia e tutti zitti zitti a fare i buonisti" mi alzo dal divano "intanto io non ho mai detto che questa tua bambinata fosse una buona idea, anzi, ho provato a fermarti e a parlarti ma cocciuto come sei hai fatto di testa tua, quindi adesso ti prendi le tue responsabilità e non metti in mezzo noi per piacere."
"Abbassa i toni però Isa"
"Io non abbasso i toni, perché 1 ci stai accusando di cose la quale colpa è solo che tua, e questa cosa già mi sta sul cazzo. E poi 2, è da due mesi che mi tratti come un'imbecille, per una volta fammi parlare."
"Io ti tratto come un'imbecille? Ma stai fuori Isa?"
"No Ilan per favore, è da due mesi che ci tratti come dei bambini"
"Ma chi? Ma cosa stai dicendo su Isa"
"Ma a me, Luca, Nicolò, guarda che solo perché tu sei più grande non vuol dire tu sia la regina Elisabetta"
è così, è da due mesi che lui pensa che essendo più grande, sia anche più maturo di noi.
"Ma chi ha mai detto nulla contro di voi"
"Ma Ilan per favore! A me spieghi sempre le cose come se non sapessi come gira il mondo. Quando se proprio vogliamo, credo di averne vissute di esperienze. A Luca mica me lo sono dimenticata di quando l'hai chiamato 'matematico con la terza media'. Nicolò è qui presente quindi credo che si possa argomentare da solo se vuole. Però Ilan veramente, non è che se sei più grande di noi allora hai per forza ragione e ci devi trattare come 3 scemi, perché fidati che non lo siamo."
"Scusami vi tratto come tre scemi?" si rivolge direttamente a Nico
"Io non so a loro due, ma effettivamente con me avvolte bro hai dei toni che non ci stanno, un po' da uomo esperto del mondo e della vita che spiega le cose a un bambino, e la cosa brutta è che a quanto pare lo fai solo con noi 3 che siamo i più piccoli, mentre con gli altri no"
"Vabbè ok ho capito" e dicendo questo esce dalla casetta
"che gli è preso adesso?" mi chiede Nicolò, lo guardo e faccio spallucce "non lo so, ma non che mi interessi".

Ho i nervi a fior di pelle, quindi prendo una sigaretta, l'accendino e esco fuori. Non fumo quasi mai, solo quando sono particolarmente stressata. Dopo due o tre tiri si apre la porta e scorgo la faccia di Luca.
"Ei Belle"

"Ei Luchino"

"Posso?" sorride imbarazzato

"Non devi nemmeno chiedere scemo"

"Cosa stavi facendo?"

riguardo il mio quaderno, poche parole, tanto scarabocchi. "Provavo a scrivere, ma non è la serata giusta"

"Le barre su Veleno 6?"

"No, a quelle non ci voglio neanche pensare"

"e allora cosa? non mi dire un nuovo inedito?"
annuisco

"sono super curioso"

"lo saprai tutto allo stesso tempo degli altri"

"ma io non sono come gli altri?"

"Ah no?" domando subito

"no" si sta avvicinando leggermente, e più si avvicina più il mio cuore batte veloce.

"e come sei tu?"

"ah mi devi dire tu come mi vedi?"

"uguale a tutti gli altri" mento.

Duetto di cuori -Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora