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Blanca






Appena sentii il campanello suonare mi precipitai in salotto per aprire la porta ma mi ritrovai Santiago con i miei genitori che ridevano.

"Ah siete voi." Il sorriso che avevo stampato mi sparì in pochissimo secondi e ciò provocò le risate di mia madre.

"Che bello vederti figliola! Dopo una settimana che non ci siamo visti!" Esclamò la donna entrando in casa

"Scusa mamma ma aspettavo.."

"Marc?" Chiese mio padre mettendo le scarpe nella scarpiera e avvicinandosi per lasciarmi un bacio in testa "Come stai pulce?"

"Bene bene. Voi? Il viaggio?"

"Tutto bene. Io vado a lavarmi. Ci vediamo dopo."

La famiglia nel frattempo si era spostata in salotto, dove, appunto, il padre si era congedato andando a rinchiudersi in bagno.

Santiago si eclissò nella sua stanza perché doveva parlare con Samanta. Quel giorno non l'avevo più sentita quindi chissà quando sarebbe arrivata a Barcellona e soprattutto se lo avesse detto a mio fratello.

Io invece restai con mia madre che si diresse in cucina già volenterosa di preparare la cena. Il profumo di paella a base di pesce si diffuse in tutta la cucina velocemente.

"Quindi con Marc amore?" Chiese mentre iniziava a pulire i calamari

"Tutto bene." Risposi solamente alzando le spalle iniziando a preparare il sugo.

"Non mi dici nulla?" Si girò verso di me con l'aria di chi voleva sapere troppo "Sai...questa mattina quando ti ho sentita ti ho sentita diversa. Rilassata e sciolta. Poi ho sentito la voce di Marc." Avvampai, mia mamma si accorse delle mie guance rosse e rise di gusto "Amore mio, sarò vecchia ma queste cose le ho fatte prima di te!"

"Mamma ti prego."  A salvarmi da quella conversazione strana fu il campanello a suonare. Mi catapultai dalla porta e la aprii rivelando la figura di..."Samanta?"

"Ehi Chica!" Rise divertita "Mi sa che aspettavi il tuo principe azzurro! Posso entrare?" Le feci spazio e appena entrò in casa mi abbracciò, non pensavo che sarebbe arrivata così presto "Non mi abbracci? Son quasi due mesi che non ci vediamo!" La rossa allargò le braccia e la strinsi a me.

"Santiago è di sopra." Le dissi una volta sciolto l'abbraccio, la rossa mi sorrise e si incamminò verso la camera di mio fratello "Sammy." La richiamai prima che sparisse dal salotto "Qualunque cosa accada con mio fratello, non cambierà nulla tra noi, vero?"

"Assolutamente no, señorita. Sei la mia piccola Vasquez." Sorrise per poi proseguire la sua strada verso il piano di sopra.

Avevo una brutta sensazione per quei due, li avevo sempre voluti insieme ma da quando avevano messo un punto alla loro situazione avevo cambiato parere. Sono due bombe ad orologeria che potrebbe esplodere in qualsiasi momento.

Il campanello suonò nuovamente e quando aprii la porta finalmente la figura di Marc si rivelò con due mazzi di fiori.

"E questi?" Gli dissi prendendo i due fiori dalle sue mani

"Beh, ovviamente, uno per l'amore della mia vita e l'altro per te." Rise mentre mi lasciava un bacio dolce

"Come sei simpatico, Guiu." Lui in risposta alzò le
spalle con un sorriso divertito sulle labbra e poi si concentrò sul paio di scarpe in più, mi rivolse uno sguardo ma la voce squillante di Samanta che urlava a mio fratello gli chiarì ogni dubbio "Ti spiego dopo L'amore della tua vita è in cucina, io vado a mettere a bagno questi."


















Marc






Mi diressi in cucina per andare a salutare la mamma di Blanca che era alle prese con i fornelli.

"Ester!" Esclamai, la donna fece un salto dallo spavento appoggiandosi ai fornelli e poi si girò verso di me, appena mi riconobbe sul suo viso apparve un sorriso

"Marc! Che bello vederti! E questi?"

"Sono per lei." Le risposi timido, in tutta risposta la donna mi venne ad abbracciare e mi lasciò in bacio sulla guancia

"Ma che caro! Grazie mille!" Nel frattempo Blanca arrivò in cucina ma venne rispedita via per mettere anche i fiori della madre a bagno "Allora, cosa mi racconti? Il calcio?"

"Il calcio tutto bene. La stagione sta andando avanti."

"Bene bene, Hector? È un po' che non lo vedo. Mi ricordo quando eravate piccoli voi tre più Ines. Io e le vostre mamme avevamo scommesso che sareste finiti tutti insieme."

"Beh tutti i torti non lo avevate." Scrollai le spalle ridendo ricordandomi di quei momenti che non torneranno più indietro ma che vivranno per sempre.

"Eh ma noi mamma ci vediamo lungo." Sorrise "Inizialmente si pensava che tu finissi con Ines, poi, quando avevate 7 anni abbiamo capito che sarebbe successo il contrario."

"Ah si?"

"Si. Avevate appena iniziato le elementari e  Blanca veniva esclusa da tutti, tu invece di eri fatto il tuo gruppetto. Quando ti accorsi che Blanca non aveva amici lasciai perdere tutti e ti misi accanto a lei e non la lasciai più."

"Già da piccolo era il mio cavaliere." Rise la diretta interessata mentre entrava in cucina e mi avvolse con un abbraccio la spalla essendo che ero seduto sugli sgabelli dell'isola

"Beh, altrimenti chi poteva essere?" Chiesi guardandola negli occhi

"Sicuramente non Hector essendo che faceva il filo a Margherita." Rispose Ester mentre metteva sul fuoco il riso

"Gia...Ines era gelosissima."  Puntualizzò Blanca ridendo "Vabbe, anche Marc non era da meno."

"E da me che volete?" Alzai le mani "Io non ci provavo con nessuna bambina perché mi piacevi già tu."

"Però ce ne hai messo di tempo per fare il primo passo, principe azzurro."

MY STARBOY | Marc GuiuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora