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Blanca












Jude mi aveva procurato un biglietto per la tribuna d'onore per la partita di stasera, mi sentii terribilmente in colpa ma sotto consiglio di Samanta sarei dovuta andarci senza neanche pensarci.

D'altronde non capita tutti i giorni che Jude Bellingham ti inviti a vederlo alla partita e ti regali la sua maglia e un biglietto per la tribuna.

Arrivai allo stadio e fu una visione strana, ero abituata a quello di Barcellona, a stare in tribuna per fare tifo ai miei amici non ad un ragazzo conosciuto la sera prima.

Una volta entrata mi ritrovai affianco a Jobe, suo padre e sua madre. O mamma.

"Tu devi essere Blanca." Disse il fratello appena mi vide "Jude mi ha parlato di te. È un piacere."

"Si sono io, tu sei Jobe?"

"In persona." Sorrise "Sai è la prima volta che vedo Jude così interessato ad una ragazza. Che strana magia gli hai fatto?"

"Semplicemente non mi importa se ha un conto bancario a sei zeri o a due."

"Beh a trovarne come te."


















La prima squadra ad entrare in campo per riscaldarsi fu proprio il Barça.  Vidi entrare tutti i miei amici che mi salutarono con un sorriso e la manina.

Tranne lui, Marc non si girò neanche.

Dopo qualche minuto entrarono anche i giocatori del Real e vidi subito Jude che corse verso di noi per salutarci.

Mi imbarazzava salutarlo difronte alla sua famiglia ma a giudicare da come mi parlavano Jude gli aveva più che avvertiti.

"Non credevo accettasi questo invito." Mi disse guardandomi negli occhi, non erano i suoi.

"Perché non avrei dovuto ?"

"Pensavo volessi stare con i tuoi amici, ma son felice. Jobe ti sta mettendo a tuo agio?"

"Si. È simpatico, anche i tuoi lo sono."

"Menomale, comunque li piaci, me lo hanno detto prima." Sorrise, ma non era il suo.

"Dai vatti a scaldare, ci vediamo dopo niño."

"A dopo."











Mentre continuavano a scaldarsi puntai il mio sguardo su Marc che parlava con Lewandoski.

Robert era sempre stato così, cercava di aiutare tutti i suoi compagni di squadra ed era una cosa molto bella e dava riscontri positivi soprattutto.

Quando i due calciatori si girarono verso di me sentii una malinconia avvolgermi, il mio Marc.

Mi mancava veramente tanto ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo a chiunque potesse chiedermelo.

Gli feci un sorriso di incoraggiamento che sperai avesse ricevuto.

"Sai Blanca, è brutto da dire ma Jude non fa per te." La voce di Jobe mi destabilizzò "Samanta mi ha detto del calciatore del Barcelona e ho notato come lo guardi, come lo cerchi."

MY STARBOY | Marc GuiuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora