L I A MPenso che il mio giorno preferito della settimana sia proprio il sabato. Ma di solito quando sei in vacanza a poco conto che giorno sia, tanto non faccio un cazzo a prescindere.
Quella mattina mi ero svegliato abbastanza presto, e pure contento visto che l'altro giorno avevo trovato dentor il ripostiglio, i vecchi pattini di Lip, quando voleva diventare una "pattinatrice professionista".
Con la punta della lingua bagno il bordo della cartina, prima di chiudere la sigaretta e prendere l'accendino. Sarà la quarta che mi accendo solo da quando sono sul portico del locale a guardare l'alba.
Io vivo per questo. Per del tabacco,o preferibilmente erba, avvolta attorno alla carta.Io lo chiamo piacere nell'autodistruzione.
Sapere che una cosa fa male e non dovresti abusarne, ma la fai lo stesso perché hai bisogno di sentire qualcosa.
Sentire qualcosa.
Non mi capitava da un bel po',ad essere sinceri.
La mia vita era un bolla vuota.
Nulla vi entrava e nulla vi usciva. Nulla mi faceva stare male e nulla mia faceva stare bene.
Ero in un limbo, un loop completo che non finisce mai, come una giornata che so ripete all'infinito fino allo sfinimento.Vacillavo tra il rimanere in piedi o cadere giù, lasciando che il tunnel mi risucchiasse vivo.
Spensi la sigaretta nel porta cenere li vicino e rientrai nel locale con le mani in tasca e nel mio chill mood.
Stavo per prendermi quacosa da mangiare visto che Amity non c'era, quando improvvisamente dietro ad un angolo sentii delle voci femminili parlottare.
-Non mi fido di loro, non sono stati del tutto sinceri con noi-
Ovviamente decisi do origliare.
Qualla voce la riconobbi come quella do Eve.
-Lo so, ma se avessi fatto altre domande non ci avrebbero mai portate li- questa era mia sorella invece.
-Si ma perché aiutarci se sapevano che comunque qualcosa avremmo sospettato. Per di più hanno deciso di aiutarci senza nulla in cambio. E avete visto come Saiph si è intascato quel diario, a cosa gli servirà-
-Non lo so, ma ho intenzione di scoprirlo-
Aggrottai la fronte. Ma di che diavolo stavano parlando?
Boh cose da donne.Forse Saiph vuole entrare nel club femminile, proprio quella mattina lo avevo visto in bagno che smaneggiava con una parrucca bionda, e in più lo avevo beccato rubare dei trucchi nella camerda di Amity.
Sarà gay.
Pensai facendo spallucce, non è un problema mio comunque, accetto tutti.
-Uhm, Amity- sbottai io affacciandomi al muro facendo prendere un colpo a lei e le sue amiche.
-Si?-
-Io vado a fare ripetizioni alla figlia del Miller, ha detto che mi pagherà molto bene, forse con quei soldi possiamo pagarci la bolletta- dissi sorridendo cercando di essere semplre positivo.
Si solito questo era il mio ruolo, quando i miei fratelli si buttavano giù perché non arrivavano a fine mese, io ero sempre quello che cercava di rallegrare tutti, e amavo dare notizie che portavo a casa dei soldi. Soprattutto a mia sorella, che erano anni che non la vedevo sorridere come faceva una volta.
Lei si preoccupa per tutti, ma nessuno si preoccupa per lei.
-Okey, torni a casa per pranzo?-
-Si, ciao belle pollastrelle- salutai tutte e quattro le ragazze prima di uscire dal locale, prendere la bici dove l'avevo parcheggiate e iniziare a pedalare verso l'indirizzo che la ragazza mi aveva inviato.
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𝐌𝐄𝐄𝐓 𝒯𝒽ℯ 𝐖𝐇𝐈𝐓𝐄
RomanceUn locale che sta per fallire🛖 Un finto matrimonio🐚 Degli omicidi🔪 Un estate memorabile🏜 Las Vegas🌇 Dopo la sbornia di una serata a Las Vegas per festeggiare la fine della scuola, due sconosciuti si ricordano a mala pena di essersi sposati la n...