𑁍𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐎𑁍

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19 anni prima...

Il suono delle sirene della polizia si faceva sempre più vicine ed insiene ad esse anche il vociferare delle persone attorno a me.

Strinsi le labbra passando tra gli alberi, abbassandomi ad ogni ramo sporgente e rovi troppo appuntiti.

Strinsi le fasce del bambino che avevo in mano mentre le braccia mi tremavano violentemente.

Il rumore delle foglie che si schiacciavano sotto i miei passi veloci non sembravano troppo forti da attirare qui la polizia, ma nonostante questo cercai di fare il più piano possibile.
Non potevo permettermi errori.
Non adesso.

Il mantello si impigliò ad un ramo strattonandomi violentemente.

-Dannazione!-
Sbottai frettolosa mentre delle luci probabilmente appartenendi alle loro torce trapassavano gli alberi fitti della foresta in cui stavamo passando.

Strattonai il pezzo di tessuto disperatamente riuscendo addirittura a strapparne un pezzo, ma non mi importava, in quel momento le voci della polizia e i versi dei loro cani si facevano sempre più vicini.

Uno di questi ultimi abbaio e il bambino che tenevo tra le braccia piene di sangue scoppiò a piangere per lo spavento.

Cristo proprio adesso?
Cercai di cullarlo facendolo smettere ma non ne voleva sapere di chiudere il becco. Lo avrei ucciso li, in quell'istante ma la posizione delle loro voci si faceva vicina anche se avevano puntato le torce dalla parte spagliata.

Gli tappai la bocca nell'intento anche di soffocarlo oltre a farlo smettere di piangere e continuai a correre.
Il mio respiro si faceva sempre più refrattario e corto, la mia mente era completamente dissociata dal mondo.

Come se quello che stavo facendo non avesse un pericolo, ero abbastanza sicura di me fino a quando la ferita sulla mia mano non iniziò a farmi tremendamente male.

Quel sangue non era completamente mio, sarebbe stato troppo per un piccolo taglietto alla mano, ma per sfortuna non era neanche del bambino.

Quando arrivai alla rupe frenai improvvisamente la mia corsa guardando di sotto. Non era troppo alta per morire d'impatto ma c'era abbastanza acqua da far si che morisse affogato.

Girai la testa del bambino verso il mio petto sollevandolo notevolmente mentre cercavo di zittirlo cullandolo.

-Sei un bambino bellissimo-
Dissi accarezzandogli la testa dolcemente e sentii le sue piccole manine aggrapparsi alla mia veste.
-Troppo per questo mondo-

Continuai impassibile con gli occhi rivolti verso l'acqua che scorreva veloce poco sotto di noi.

Lo presi per sotto le braccia e me lo staccai di dosso allontanandolo da me e sollevandolo oltre il dirupo, lo strinsi tra le dita e lui mi guardò con i grandi occhioni blu che aveva.

Gli feci un breve sorriso e respirai a fatica.

-Addio, piccolo Malakai-

Dissi prima di lasciare la presa del suo corpicino e vederlo precipitare di sotto, udii le sue urla disperate farsi sempre più lontane. Con lo sguardo perso nel vuoto non me ne andai finché non sentii il tonfo con l'acqua e le sue urla tacquero.

Sbattei le palpebre numerose volte completamente perse nel vuoto prima di scappare un altra volta nella direzione opposta mentre sentivo di nuovo le loro voci avvicinarsi attirati dall'urlo del bambino appena morto.

Sbattei le palpebre numerose volte completamente perse nel vuoto prima di scappare un altra volta nella direzione opposta mentre sentivo di nuovo le loro voci avvicinarsi attirati dall'urlo del bambino appena morto

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