10.1 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐘

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I V Y

Le dita in tensione che tenevo sul joystick mi tremavano quasi mentre cercavo di prendere le curve giuste e seguivo ogni mio movimento alla TV.

-Vai sotto il ponte li non ti vedono!- mi irlò Liam che sedeva vicimo a me e mi squoteva il braccio.

-Sei ricercata con quattro stelle, se arrivi a cinque e riesci a starci tre minuti è il tuo nuovo record-

-Sta' zitto- sbottai con tutti i nervi in tensione me tre cercavo di prendere delle curve abbasganza strette con la macchina -Devo concentrarmi-

Mi concentrai solo sulla guida e cu stavo quasi riuscendo a tenere le quattro stelle per ricercato fino a quando non caddi prendendo una curva male e un treno mi investii.

Io e Liam rimanemmo immobili fissi alla televisione con le bocche spalancate per dei secondi fino a quando lui non balzo sup divano gridando: -Non ci posso credere. Lo sapevo che eri scarsa-

-Attento a chi dai della scarsa nanerottolo, ti ricordo che sono molto più brava di te a questo gioco-

-Si vedrà- disse cercandi di prendere il joystick -Ora dammi è il mio turno-

-No non se ne parla-

-Avevamo fatto un accordo, quando uno moriva doveva darlo all'altro-

Disse lui guardandomi in modo severo e sbuffai lasciandoglielo in mano.
-Tieni, tanto morirai in cinque minuti-

Dissi e lui si mise a giocare dino a quando qualcuno sbattè la porta d'ingresso con una violeza tale da far tremare i muri e ci girammo entrambi.

-Non posso crederci che siamo risuciti a farci scoprire, lo sapevo che non potevo fidarmi di te- sbraitò la voce che sembrava proprio quella di Amity entrambdo con il passo pesante.

-Ei, chi lo dice che è tutta colpa mia? Anche tu ci hai messo del tuo con i tuoi panni sporchi- sbottò Saiph seguendola e puntandole un dito addosso.

-Ma sei stato tu il primo a parlare-

-Me lo ha chiesto per primo-

-Sei una cosa idencente, te lo avevo detto di non esagerare. Se solo tu avessi abbassato un po' l'asticella e parlato seriamente dei tuoi hobby molto probabilmente adesso non dovremmo seguire una terapia di coppia!-

Lui si sedette sulla sedia della cucina prendendosi la testa dalle mani.

-Ma invece tu dovevi avere la genialata di risponderle così, ma io mi chiedo cosa ti passa per la testa? Non ti interessa del nostro matrimonio?-

-Sai una cosa? Non me ne frega proprio niente perché tu stai sempre a strillare e non si trova mai pace in questa casa, non è possibile che tu sia così stressata devi andarti a far vedere da uno bravo. Sono a tanto così da divorziare- disse lui andandole sul muso.

-E allora vai, avanti, vattene. Lasciami tanto non ho bisogno di te o del tuo aiuto, tanto non vuoi far funzionare questo matrimonio-

-No sei tu che non vuoi farlo funzionare. Io ho bisogno di aria e di spazi-

-Di spazi? Mi sembra già che fai tutto quello che ti pare-

𝐌𝐄𝐄𝐓 𝒯𝒽ℯ 𝐖𝐇𝐈𝐓𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora