12.𝐂𝐑𝐈𝐓𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐅𝐈𝐀

25 7 26
                                    

I V Y


911

Era bastato quei tre numero per dichiarare una tragedia come quella, teovare il cadavere con la faccia deturpata che se ne stava a galla nell'acqua mi mise i brividi.

Dopo quella scoperta la gente se ne era tornata a casa, da un lato per fortuna, dall'altra la casa totalmente silenziosa mi metteva i brividi.

Quando il ritrovamento ha avuto luogo io ero chiusa in bagno con Liam cercando di farlo vomitare per i troppi bicchierini che si era preso.

Stava andando tutto bene fino a quando non sentii un urlo atroce provenire dal giardino.

Per un secosno avevo pensato che qualcuno si fosse fatto del male, si, ma non di ritrovarmi una perosna senza faccia.

La polizia lo aveva portato via egli agenti della scientifica avevano già iniziato ad esaminare l'acqua piena di sangue e di prendere i pezzi di carne sparsa.

Mi era venuto quasi da vominate mentre gli agenti mi facevano delle domande.

Ma nonostante tutto la mattina dopo non ci pensai due volte prima di andare ad informare le altre.

La casa più vicina alla mia era quella di Eve, dove infatti mi recai davanti alla porta intenta a chiedere dove fosse per poi raggiungerla.

Bussai con due pugni e aspettai che mi aprissero e improvvisamente dalla porta apparì suo fratello.

Kai...

Sgranai appena gli occhi, dovevo aspettarmelo che fosse li anche lui ma non che venisse ad aprirmi con solo indosso i pantaloni della tuta, i capelli fradici e il dorso completamente bagnato.

Rivolii d'acqua ricadevano sulla sua pelle scura e osservai il suo corpo scolpito dove mi ci persi.
Era la perfezione della natura: le spalle apmlie e larghe, i pettorali grandi e sodi, i muscoli in tensione e ben allenati per l'altleta che era e quell intreccio sulla sua panchia che andava a finire sotto i pantaloni che veniva rqcchiuso da una V e, per caso, abbassai gli occhi li.

Sgranai lo sguardo e arrossi immediatamenre per poi alzare lo sguardo sul suo volto.

I suoi occhi passarono dal mio viso a tutto il mio corpo esaminandomi a fondo con uno sguardo profondo e quasi penetrante come se avesse una vista raggi x e riuscisse a vedere anche sotto j vestiti.

O forse era solo il suo intento...

«Ivy!» Disse quasi sorpreso e accennò un sorriso «Ciao...» sospirò piano e tremai un attimo per l'effetto che la sua voce aveva su di me.
Lui si appoggio allo stipite della porta e i suoi muscoli si mossero a quel movimento.

«Se cerchi Eve è uscita»
Disse.

«Ah davvero? E dov'è andata?»
Chiesi con il fiato sospeso e lui mi scocco uno sguardo agli occhi prima di cadere sulle mie labbra.

«Non saprei dirti ha detto qualcosa a proposito delle cimbelle»
Aggrottai la fronte, ma lasciai perdere.

«Non sono al Blue Coast?»

«Penso proprio di no, mi avvea parlato che doveva scappare perché in fondo alla strada fanno delle caimbelle scontate» disse e ci rimasi quasi male, abbassai lo sguardo «Ma... prego entra pure»

𝐌𝐄𝐄𝐓 𝒯𝒽ℯ 𝐖𝐇𝐈𝐓𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora