I'll live forever
José - 17 giorni prima
"José Guilera?"
"Sì, con chi parlo"
"Sveva Santos"
"Oh...come posso aiutarti?"
"Manuel ha avuto un incidente. Mi servirebbe una mano con la stampa e la moto, non riesco ad occuparmi di tutto e so che tu sei il suo migliore amico. Ho pensato che tu sapessi cosa fare in questi casi."
"Lui sta bene?"
"Al momento si trova in coma. Ma si risveglierà: è un ragazzo forte"
16 giorni prima
Per diffondere la notizia che Manuel sta bene e che è ancora vivo, ma viene trattenuto in ospedale per degli accertamenti, impiego poco meno di un giorno. Avrei potuto fare tutto in meno tempo se non fosse stato per i miei genitori che, preoccupati come solo loro sanno essere, mi hanno chiamato un centinaio di volte in un giorno.
La chiamata di Ana, invece, non me l'aspettavo: l'ho sentita prima di andare in Italia per avvisarla che era un'emergenza e lei ha detto che non c'era nessun problema. Eppure ieri mi ha chiamato perché aveva paura che mi sentissi solo.
Ho sorriso quando ha detto questa frase.
Per la moto di Manuel ho dovuto guidare fino a un meccanico in periferia che mettesse a posto la carrozzeria che Celeste ha rovinato cadendo. Grazie al cielo, all'officina, i pezzi erano già pronti e la sera stessa ho potuto riportare la moto a Colle Veio.
E ora sono qui, fuori dalla camera di Manuel.
"Ciao" mi saluta Celeste sedendosi accanto a me. "Come va oggi?"
"Giornata di merda. Come ieri e i tre giorni precedenti." Forzo un sorriso, giusto per farla contenta.
"Senti José, io devo ringraziarti per...per..."
"Per aver messo a posto il casino che hai combinato? Non c'è di che Occhi Azzurri."
"Anche per non aver detto a mia madre che Manuel mi stava insegnando a guidare."
Vorrei dirle che l'ho fatto perché so che tra loro c'è come un patto e che dire a sua madre del loro segreto, che io ho intuito da tempo, rischierebbe di rovinare una delle poche cose belle successe al mio migliore amico, ma mi tengo i miei pensieri profondi per me.
"Sì, preferirei che il mio migliore amico continuasse a vivere se si svegliasse"
"Lui si sveglierà"
"Non essere così ottimista: se le cose andassero male ci resterai malissimo"
"E se invece, per una maledettissima volta, andassero bene?" La sua voce è un campanellino e quando si sporge verso di me per fronteggiarmi mi viene quasi da ridere. Assomiglia alla mia ragazza in questo momento.
"Le cose, quando vuoi che vadano in un certo modo, ti deludono sempre. Capito? Sempre, Celeste." Le punto un dito contro e lei si irrigidisce.
"Non è possibile che vada sempre tutto male, José"
"A me è successo. Per anni. E appena ho intravisto una punta di spensieratezza il cielo è diventato grigio di nuovo. E questa storia si è ripetuta diverse volte. Forse riuscirai a chiedergli di raccontartelo e, sempre forse, lui deciderà di accontentarti narrandoti come fiabe della buonanotte la vita mia e dei membri del nostro gruppo, ma non guarderai mai più al futuro con ottimismo se quei forse si cancelleranno. Il mio consiglio è di restare nel tuo e dare per vero quello che ti ho detto: sii un po' più realista. Solo questo, Celeste. Concedimi solo questo dopo lo spavento. Va bene?"
Non le lascio il tempo per rispondere: mi alzo e vado a fumare
15 giorni prima
Sto cercando di farmi vedere il meno possibile in ospedale: dopo la mia discussione con Celeste preferisco starle lontano. Le persone così innocenti non dovrebbero starmi vicino.
Vado in camera di Manuel più volte al giorno, ma appena sento la polvere di fata che si avvicina, mi dileguo. Preferisco non litigare con nessuno finché sono qui.
14 giorni prima
Ho parlato con Manuel giusto per due minuti. L'ho salutato e poi gli ho spiegato che ho sistemato tutto io e che lui deve solo rimettersi e venire a trovarmi.
L'aereo era alle tre del pomeriggio e non potevo perderlo, quindi ho cercato di fare in fretta anche se avrei voluto trattenermi ancora un po' per controllare che il mio migliore amico stesse bene.
Lui ha promesso che mi scriverà per aggiornarmi e io gli ho giurato che se non lo farà verrò personalmente a controllarlo come l'infermiera che gli sta antipatica.
Dopo quella minaccia creativa, mi sono girato e sono andato all'aeroporto perché i miei occhi mi sarebbero caduti dalle orbite se non avessi guardato Ana nel giro di ventiquattrore.
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Ogni volta che vedrai la pioggia
RomanceThunder Series, libro 2 Cos'è la perfezione? Ana crede di saperlo, dopotutto ha la vita che tutti sognano: ha la fama, un ragazzo che la ama, dei genitori che la lasciano libera di fare tutto ciò che vuole e un conto in banca a cinque zeri. È second...