quando chiamai Shawn, quella sera, mi sembrò un po' frustrato, un po' giù. così decisi di fargli una sorpresa, decisi di andare a casa sua e stare con lui a fargli compagnia.
<<mamma, io esco!>>
<<dove vai?>>
<<da Shawn, quando l'ho chiamato mi era sembrato un po' strano e voglio sapere come sta>>
<<in realtà ti sei messa con lui e non me lo vuoi dire>>
<<mamma, aspetta, non è ancora arrivato il momento giusto>>
ridemmo entrambe. mamma sapeva bene quanto ero innamorata di Shawn. uscii, chiusi la porta alle mie spalle ed iniziai a camminare. il buio delle strade poco illuminate mi avvolgeva con un'aria tetra. finalmente arrivai a casa Mendes così suonai il campanello. Shawn aprì la porta e, appena mi vide, sorrise. quello era un sorriso vero, uno di quei sorrisi che fa sorridere anche te. mi fece entrare e mi abbracciò, baciandomi la testa. appena allentai la presa per staccarmi lui mi strinse più forte, sussurrando delle parole al mio orecchio.
<<no, ti prego.>> disse lui.
io allora ricominciai a stringerlo, mi sentivo bene tra le sue braccia. sorrisi arrossendo, senza rendermene conto. quando ci staccammo lui mi prese per mano e mi portò in camera sua. non era mai stato così, così dolce, così aperto. però mi piaceva quel suo comportamento.
<<ti va se guardiamo un film?>>
<<certo, che guardiamo?>>
<<Annabelle?>> disse con un sorrisetto malizioso.
io annuii, mimando l'okay con la mano. mi piaceva molto l'idea, perché significava stare tra le sue braccia quando avevo paura, mi piaceva nonostante la notte non avrei dormito. lui inserì il CD ed il film cominciò.
<<quanto è inquietante quella bambola!>> commentai.
<<hai paura?>>
<<si..>> ammisi, arrossendo.
<<vieni qui>>
mi avvicinai a lui e Shawn mi circondò le spalle con un braccio. io appoggiai la testa sul suo petto.
quando il film finì, lui divenne serio di colpo.
<<hei.. senti...>>
lo guardai aspettando che continuasse. i nostri occhi si incontrarono, notai che i suoi erano leggermente arrossati. iniziai a preoccuparmi.
<<devo dirti una cosa>>
<<dimmi tutto...>>
<<però te lo voglio dire in un posto speciale>>
lo guardai incuriosita e lui, alzandosi, mi porse la mano. la strinsi e ci incamminammo fuori.
<<dove stiamo andando?>> chiesi.
<<aspetta e vedrai>> mi fece l'occhiolino e mi strinse ancora più forte la mano. entrammo nel parco, poi arrivammo all'albero. al nostro albero.
<<ecco>> disse Shawn, prendendomi anche l'altra mano. ci ritrovammo l'uno davanti all'altra, molto vicini. quest'albero è molto importante per noi, è il posto in cui ci siamo conosciuti. avevamo sette anni, allora. "hei bambino, mi aiuti a tirare fuori la palla dai rami?" chiesi al piccolo Shawn. lui cercò di aiutarmi tirando la sua palla contro la mia, ma l'unico risultato che ottenemmo fu la sua palla incastrata insieme alla mia. durante quella giornata iniziammo a conoscerci meglio, fino a che, col passare del tempo, diventammo migliori amici.
<<quest'albero mi fa salire troppi ricordi>> dissi, commossa.
<<anche a me>>
ci guardammo negli occhi e notai un velo di tristezza nelle sue bellissime iridi marroni.
<<cosa devi dirmi?>>
<<io... io... dovrò partire>>
rimasi a bocca aperta, non me lo sarei mai aspettata.
<<dove andrai?>>
<<Montreal>>
iniziai a piangere. lo abbracciai forte e capii che lui si stava trattenendo dal piangere. ci staccammo, ma non del tutto, io rimasi con le mie braccia attorcigliate al suo collo e lui rimase con le mani nei miei fianchi.
<<ci sono altre due cose che dovrei dirti..>>
<<adesso ho paura di ciò che hai da dirmi>>
lui accennò un sorriso poi continuò a parlare.
<<la prima è che... io... ti amo... so che non è ricambiato perché mi vedi come un fratello ma io te lo dovevo dire, prima che partissi>>
<<scusa ma chi ti ha detto che non è ricambiato?>>
<<nessuno...>>
<<ah ecco, no perché ti amo anche io>>
non so come quelle parole uscirono dalla mia bocca, ma lo fecero. lui sorrise, avvicinandomi a lui. intrecciai le mie dita tra i suoi capelli corti. le nostre labbra si stavano ormai sfiorando, provocando dei piacevoli brividi che attraversavano il mio corpo. Shawn si avvicinò ulteriormente, chiudendo gli occhi. li chiusi anche io e in un attimo ci stavamo baciando. era il bacio che aspettavo da quando ero bambina. quando ci staccammo non esitai a chiedere da quanto tempo gli piacevo.
<<Shawn, da quanto tempo.. insomma, da quanto provi qualcosa per me?>>
<<da quando eravamo bambini... avrò avuto dieci anni quando hai iniziato a piacermi>>
sorrisi.
<<e se ti dicessi che la piccola me si era innamorata del piccolo Shawn a dieci anni?>>
lui sorrise e ci baciammo di nuovo.
<<qual è la terza cosa che dovevi dirmi?>>
<<questa è più che altro una domanda>>
annuii per farlo continuare.
<<vo-vorresti venire con me?>>
il mio cuore si aprì, sentivo speranza in quella domanda. io annuii entusiasta, prima di realizzare che i miei genitori non avrebbero voluto.
<<c'è un problema>>
lui sospirò, mentre io gli accarezzavo la guancia.
<<i miei non mi ci manderanno di sicuro..>>
<<perché non provare?>>
<<proviamo>>
Shawn mi accompagnò a casa, salutandomi con un bacio.
<<è arrivato il momento!!>> gridò eccitata mia madre. roteai gli occhi al cielo, era sempre in grado di mettermi in imbarazzo.
<<mamma, c'è una cosa che vorrei chiederti...>>
<<dimmi tutto!>>
<<Shawn parte per Montreal. posso?>>
<<per quanto?>>
<<per un po'..>>
<<quando?>>
<<tra due settimane>>
<<mmmh>>
la guardai con occhi speranzosi.
<<con chi andresti a stare?>>
<<con lui, me l'ha chiesto>>
<<e la scuola?>>
<<è appena finita, mamma, ho tempo per segnarmi ad una scuola con lui>>
lei rimase in silenzio per poi rompere tutte le speranze.
<<no, è un impegno troppo grande per i Mendes>>
<<ma me l'ha chiesto lui!>>
iniziai a piangere, non sapendo se era per la tristezza o per la rabbia.
<<non mi interessa, è un peso enorme per quella famiglia>>
<<certo che sei brava>>
<<a fare?>>
<<a spezzare le speranze di felicità altrui!>> le gridai contro e corsi in camera. mi accovacciai nel letto, stretta con me stessa. non avrei rivisto Shawn. addio felicità. addio futuro insieme al mio ragazzo. in effetti iniziai a dubitare del mio futuro, iniziai ad averne paura: come potevo vivere il mio futuro senza Shawn?
le due settimane passarono in fretta, passandole con Shawn. il giorno della sua partenza arrivò ed io mi feci accompagnare da mamma e papà a casa di Shawn per salutarlo.
mentre papà guidava sentivo dei rumori provenienti dal bagagliaio.
<<cos'è che rotola nel bagagliaio?>> chiesi.
<<aspetta>> disse papà.
feci spallucce e tornai a guardare fuori dal finestrino. ero triste, veramente triste. arrivammo a casa di Shawn e scesi dall'auto. lui era in salotto, seduto sul divano. appena mi vide si alzò di scatto e mi abbracciò forte. quella volta non allentai la presa, non volevo staccarmi. avrei voluto che quell'abbraccio durasse per sempre.
i genitori di Shawn stavano sistemando le valige in macchina, poi sua madre entrò in casa.
<<andiamo, è ora di andare>>
iniziai a piangere, poco dopo anche Shawn. non lo vedevo piangere sin da quando eravamo piccoli. uscimmo di casa mano nella mano. mamma e papà mi abbracciarono. volevano consolarmi.
<<buon viaggio amore>> sussurrarono all'unisono.
il cuore mi si bloccò dalla felicità.
<<cioè io vado.. io parto... vado con... ma davvero?!>>
<<sorpresa!>> disse mamma.
non so se la amo perché mi ci ha mandata o la odio perché me l'ha tenuto nascosto. in ogni caso, le ero infinitamente grata. mi girai verso Shawn ed anche lui era sorpreso. lo baciai, piangendo dalla gioia. finalmente la felicità. finalmente una vita con il mio amore, con la mia felicità. perché, cosa sono io senza Shawn? sarebbe come dire cosa è il cielo senza il sole o la luna e le stelle. sarebbe buio, triste, tetro. Shawn è la mia luce, ciò che illumina la strada giusta, quella dei sogni. ciò che mi rende felice. solo ora mi sono resa conta di quanto l'amavo. prima sapevo di amarlo, ma non sapevo quanto. e quando si è innamorati si capisce quanto amore si è disposti a dare a qualcuno proprio quando questo qualcuno non può esserci più. ed io ho capito che lo amavo più di qualsiasi altra cosa. Shawn Mendes: il mio piccolo grande amore, la mia speranza, la mia metà.- giuliiaax💕
STAI LEGGENDO
MAGCON ||immagina - storie brevi
Fanfictionsmile. and if you can't find a reason to, do it for me.