|| CARTER 2 ||

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stavo per tornare a casa quando mi fermai dal benzinaio vicino alla mia abitazione, dato che la mia auto era quasi a secco. mentre stavo facendo rifornimento arriva qualcuno a cavallo di una moto. era sera, non c'erano molte persone in giro.

<< cosa ci fa una bella donzella qui a quest'ora?>> disse una voce alle mie spalle.
inizialmente sobbalzai, ma poi riconobbi subito la voce.
<<Carter!>>
il ragazzo si avvicinò e si appoggiò alla macchina con un braccio.
<<è la luce lunare di stanotte o sei più bella del solito?>> disse, sogghignando.
<<mi dispiace deluderti, ma io sono sempre bella.>> risposi, mentre finivo di mettere benzina.
<<stupenda, altro che bella...>> mi apostrofò lui, a bassa voce, come se non volesse che io lo sentissi.
arrossii, non potei fare altro.

<<dove stai andando?>> mi chiese, mandando avanti la conversazione.
<<a casa>> risposi, appoggiandomi alla mia auto accanto a lui.
<<potresti tardare un pochino?>>
fece la faccia da cucciolo ed io capii le sue intenzioni.
Carter è sempre stato il fighetto della scuola, tutte lo vogliono, ma lui non va mai con nessuna. Eravamo amici da quando eravamo piccoli perché abitavamo vicini. eravamo amici, ma mai stati di più.

<<beh... ho il coprifuoco a mezzanotte e sono le undici e quarantacinque... ma considerando che i miei non ci sono... si può fare.>> sorrisi e lui ricambiò, avvicinandosi ancora di più.
<<allora potrei portarti a fare un giro sulla moto...>> disse, indicando il suo veicolo con un cenno del capo.
<<mi farebbe piacere.>> accettai.

andai a casa a posare l'auto, per poi salire sulla moto di Carter.
mi tenevo stretta a lui, sentivo il suo profumo.
non era mai successo con lui, ma in quel momento era come se avessi avuto le farfalle nello stomaco.

ci fermammo poco fuori città, in una pianura immensa.
<<ecco, distendiamoci qua>> disse Carter, sdraiandosi sull'erba.
io lo seguii e mi stesi accanto a lui.
<<guarda che stelle.>> mi fece notare.
<<cazzo.>> dissi per lo stupore. si vedevano benissimo, erano una cosa meravigliosa, spettacolare.

io continuavo ad ammirare il cielo in tutto il suo splendore, mentre Carter sembrava non volermi togliere lo sguardo di dosso. così mi voltai a guardarlo.
<<cosa c'è?>> chiesi ridacchiando imbarazzata.
<<c'è che sei bellissima.>> disse schietto.

rimasi in silenzio, mentre lasciai che il rossore si fece spazio nelle mie guance.
<<ti sembrerà strano che tutto d'un tratto sembro interessato a te...>> iniziò Carter.
<<beh in effetti...>> ammisi, per poi lasciarlo parlare di nuovo.
<<il fatto è che mi sei piaciuta da sempre. quando eravamo piccoli mi ero fatto una promessa secondo queste testuali parole "io quando sarò grande, questa ragazza me la sposerò".>>
sentendo ciò che diceva mi lasciai sfuggire un "aw", seguito da una risatina di entrambi.
<<ma non sono mai riuscito a farmi avanti, perché ti vedevo sempre così felice... pensavo tu non avessi bisogno di me.>>
lo interruppi.
<<mai giudicare un libro dalla copertina...>> aggiunsi.
<<lo so. e infatti sono andato a fondo e ho capito che non eri felice per niente. essere abbandonata dalle amiche e dal fidanzato non è una situazione facile, anzi. perciò ho capito che forse era meglio se entravo in gioco io...>>
le sue parole mi lasciarono di stucco.
ero completamente sicura che lui non avrebbe mai provato niente per me.
quindi venire a sapere di tutto questo all'improvviso è stato strano.
<<io... non so che dirti... non me lo aspettavo>> dissi, rimanendo però con un tono vago.
<<forse ho fatto una cazzata.>> Carter giunse ad una conclusione affrettata.
pensava di non piacermi.
si sedette e portò le ginocchia alla testa.
<<hey... ho detto che non me l'aspettavo, non che non mi piaci!>>
lo tranquillizzai, sedendomi accanto a lui.
penso che nessuno abbia mai visto questo lato di Carter a parte me. quel suo essere insicuro, timido. tutti a scuola lo vedono come il ragazzo attraente e misterioso, semplicemente per il fatto che non si apre con molte persone. lui è molto riservato.

appena Carter udì le mie parole mi guardò con aria d'intesa.
<<mi piaci da impazzire>> disse, con un sorriso malizioso stampato nel viso.
<<anche tu>> risposi, avvicinandomi a lui.
le nostre labbra si stavano sfiorando, stavamo per baciarci.
ma poi il mio telefono prese a squillare.
<<merda>> imprecai, sussurrando.
<<è mio padre... possibile che deve sempre rovinare questi momenti?!>> aggiunsi, sconsolata e divertita allo stesso tempo.
<<Papà?>> risposi.
lui chiese le solite cose, come va, cosa hai fatto oggi... poi arrivò la domanda "dove sei?".
<<sono dal benzinaio, sto facendo benzina, sono quasi a casa.>>
fortuna che se la bevve e non fece altre domande.
cercai di chiudere la telefonata il prima possibile, così da poter continuare quello che avevo lasciato in sospeso con Carter.

<<dove eravamo rimasti?>> chiesi al ragazzo davanti a me, pur sapendo già la risposta.
<<direi... qui>> rispose, per poi baciarmi.
inizialmente era un semplice bacio a stampo ma poi le cose iniziarono a diventare sempre più passionali.
con una delle sue mani mi accarezzava un fianco mentre io gli presi il viso tra le mie mani.

andai poi a sedermi su di lui, circondandogli il bacino con le gambe.
dalle sue labbra mi spostai ed iniziai a baciare il suo collo, marchiandolo anche con un succhiotto, cosa che fece anche lui giustificandosi con "tanto adesso sei solo mia".
ed aveva ragione, ero sua e non avrei voluto essere di nessun altro.

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