|| GILINSKY ||

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primo giorno di scuola.
scuola nuova,
amici nuovi,
vita nuova.
mi sono appena trasferita dallo stato del Mississippi e non ho amici qui, a New York.
entro e mi dirigo verso la mia nuova classe.
mi siedo nell'unico posto libero, ovvero vicino ad un ragazzo con i capelli neri e gli occhi castani.
<<non puoi sederti qui>> dice il ragazzo.
<<piacere, Sam. tu chi sei?>> lo evito, freddamente.
mi pento di essere andata vicino a lui, ma l'altra alternativa era il primo banco vicino ad un secchione che si stava scaccolando.
<<sono Jack.>> disse, sorridendo beffardo.
<<prima ti ho detto che non potevi sederti qui>> torna, poi, sull'argomento precedentemente tirato fuori.
<<a me non dici cosa devo e non devo fare>> ribatto scontrosa.
entra il professore in classe e comincia la lezione.
le lezioni passano, così come i giorni.
ormai è passato un mese e mezzo dal mio arrivo in quella scuola.
ho trovato anche un'amica, Rachel.
Jack continua a rispondermi male e prendermi in giro, ma io rispondo sempre a tono, non sono una che si fa mettere i piedi in testa.
è anche vero che, nonostante lui sia un vero e proprio stronzo con me, io provo qualcosa.
non so, è qualcosa che mi lascia senza respiro, tutte le volte che il mio sguardo incrocia il suo.
mentre stavo prendendo appunti, il professore mi richiama.
<<signorina Reeves, potrebbe andare a prendermi il caffè al bar della scuola?>> mi chiede.
<<certamente>> rispondo cordiale.
esco dall'aula e sento Gilinsky parlottare, generando una risata collettiva. mi piacerebbe sapere cos'è che fa ridere tanto.
mentre cammino, la porta della mia classe si apre ed esce Jack, in tutta la sua bellezza.
<<Saaaam Reeeveees>> dice, mentre si sta avvicinando a passo svelto.
velocizzo il passo, cercando di stare alla larga da lui.
<<non ho voglia di parlare con te, Gilinsky>> lo avviso, senza nemmeno voltarmi.
<<infatti non volevo mica parlare...>>
lo sento sorridere maliziosamente.
continuo a camminare, roteando gli occhi al cielo.
<<scommetto che hai alzato lo sguardo al cielo>>
sospiro, ammettendo di averlo fatto.
<<sei molto carina quando lo fai..>> dice, prendendomi per i fianchi e baciandomi il collo.
dei brividi mi percorrono la schiena, inizialmente chiudo gli occhi, ma mi riprendo.
<<carina? io sono stupenda!>>
lo stacco, cercando di entrare nel bar, ma lui mi prende per un braccio e mi porta in un altro corridoio.
<<dove stiamo andando?!>> chiedo.
<<ssh!>> mi zittisce.
lo guardo male, cercando di tirarmi via, ma poi cedo e vado con lui.
mi fa entrare in biblioteca.
<<la biblioteca?>>
mi stupisco, lui non entrerebbe mai qua dentro.
anche se, dicendo la verità, questa non è una vera e propria biblioteca, è più che altro un magazzino.
<<so che ti piace questo posto..>>
Jack abbassa lo sguardo, mentre stringeva ancora il mio braccio.
<<sarebbe carino fare qualco->> non lo lasciai continuare, mi ero stancata dei suoi giochetti.
<<basta, Jack! non ne posso più! io non ci vengo a letto con te! ti odio!>>
cosa mi è passato in mente? io? odiarlo?
<<dai... nemmeno una volta?>>
fa la faccia da cucciolo, ma, per quanto possa piacermi, non andrò mai a letto con lui se non mi ama.
<<no! vaffanculo!>> urlo, dirigendomi verso la porta, ma mi ferma.
mi prende la faccia tra se sue mani, accarezzando gli zigomi con i pollici.
<<credevo di amarti, ma ora ne ho la certezza>> dice.
il mio cuore smette di battere, i nostri sguardi non riescono a staccarsi.
non ho nemmeno il tempo di rispondere che preme le sue labbra sulle mie.
dei brividi mi percorrono il corpo ed mio mi abbandono a quel bacio, così inaspettato, ma aspettato da così tanto tempo.
indietreggio, arrivando ad un tavolo.
mi ci siedo e circondo il bacino di Jack con le mie gambe.
<<ti amo>> diciamo all'unisono.
sorridiamo e lui bacia il mio sorriso.
<<quel sorriso è il più bello che tu abbia mai fatto. perché l'ho causato io dicendoti che ti amo>> senza parole, dopo aver sentito ciò che ha detto, gli getto le braccia al collo e lo bacio ancora.
mi piace il fatto che adesso lo posso baciare quando voglio.
e lo devo ringraziare perché mi sta salvando. da tutto. da tutti.

MAGCON ||immagina - storie breviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora