|| HAYES 2 ||

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Hayes' pov
La guardavo mentre ballava insieme alle sue amiche, sembrava divertirsi un mondo.
indossava un vestito blu notte, tendente al nero, che le stava d'incanto. aveva i capelli legati in una coda di cavallo abbastanza alta e le ricadevano morbidi sulle spalle, leggermente ondulati. notai che ogni tanto si girava a guardarmi, ma ogni volta che lo faceva, toglievo immediatamente lo sguardo, sperando che non mi avesse visto.

<<Hayes, una birra?>> mi chiese Reece, che teneva in mano quattro o cinque bottiglie di birra. ne presi una ed iniziai a berla.

stavo ballando maldestramente con dei miei amici, cercando lei con lo sguardo invano. d'un tratto sentii qualcuno avvolgermi da dietro. sperai con tutto il mio cuore che fosse lei, ma era semplicemente una ragazza che nemmeno conoscevo. era completamente ubriaca, stava a malapena in piedi, i suoi occhi erano rossi e lucidi e puzzava di alcol.
la presi per mano, la feci sedere nel divano e le portai un bicchiere d'acqua.
mi chiesi perché le persone dovevano andare completamente fuori di testa per divertirsi.
poco dopo vidi che la ragazza si era addormentata e sentii qualcuno chiamarmi da dietro.
era lei.

<<sei veramente troppo bravo, nemmeno la conoscevi>> mi disse, riferendosi alla ragazza che avevo aiutato prima.
<<mi dispiace vedere le persone in questo stato>> le risposi, alzando le spalle.
<<ti va se... andassimo a fare una passeggiata qui intorno?>> aggiunsi subito dopo.
lei annuì energicamente, per poi iniziare a dirigersi verso la porta.
ci allontanammo leggermente dalla casa e sentivamo ancora il suono ovattato della musica.
<<hai bevuto niente?>> mi chiese.
<<giusto una birra.. tu?>> le risposi, mandando avanti la conversazione.
<<qualche shottino>>
ci furono degli attimi di silenzio.
era proprio bellissima.
il vestito blu che indossava le stava ancora meglio a guardarla da vicino.

dopo circa cinque minuti, in cui chiacchierammo del più e del meno, facendoci qualche risata, arrivammo alla spiaggia. quest'ultima era deserta, si sentiva solo il rumore delle onde che si infrangevano nel bagnasciuga e i nostri respiri.
ci sdraiammo sulla sabbia, l'uno accanto all'altra. guardavamo il cielo in silenzio, ma stavamo bene. poco dopo poggiò la testa sul mio petto, facendo aumentare i battiti del mio cuore, che sembrava stesse per esplodere.
<<adoro il tuo profumo.>> disse, mettendo la testa nell'incavo del mio collo.
<<sai di buono>> continuò, finendo di sistemarsi.
<<grazie.>> risposi, arrossendo. fortuna non mi stava guardando.
<<anche io adoro il mio profumo.>> aggiunsi, per farla ridere.

girò la testa di scatto, guardandomi negli occhi.
era tutto ciò che avevo sempre sognato.
le sorrisi e lei ricambiò, avvicinando la sua mano alla mia. allora colsi l'occasione e la presi per mano.
mi avvicinai lentamente al suo viso, alternando il mio sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra. volevo baciarla, volevo farlo da tanto tempo. la nostra pelle si sfiorava e su di essa nascevano brividi che la attraversavano completamente.
posai, infine, le mie labbra sulle sue. erano morbide, lisce, irresistibili.
approfondii il bacio poco dopo e continuammo per un bel po'.
in quel momento mi sono sentito qualcuno, avevo ritrovato me stesso.

Tornammo alla festa, che si svolgeva a casa della sua migliore amica, mano nella mano.
ballammo e ci baciammo altre volte, come se fossimo da soli nella stanza.
la festa stava ormai per finire e lei era davvero stanca. così la accompagnai al piano di sopra. avrebbe dormito dalla sua amica perché i suoi genitori erano fuori per lavoro.
stava morendo di sonno, così l'aiutai a lavarsi i denti e mettersi il pigiama.
dopo che si fu preparata, ci stendemmo entrambi nel letto da una piazza e mezzo in cui avrebbe dormito.
le baciavo il collo, accarezzandole i capelli.
si addormentò qualche minuto dopo, tra le mie braccia.

stavo per cadere tra le braccia di Morfeo e raggiungerla nel mondo dei sogni, quando la porta si aprì lentamente ed una minuta figura entrò nella stanza.
era la sua migliore amica. ci guardò e sorrise, senza dire nulla, avvicinandosi.
scossi la testa, riflettendo su quello che era successo quella sera.
poi senza pensarci, dissi:
<<Io la amo!>>

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