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•~•~•~•Erika's p.o.v.
Improvvisamente mi sveglio e guardo l'ora: sono le 13:30.
Ho dormito solo mezz'ora, pur essendo stanchissima! Com'è possibile?
Apro gli occhi e mi ritrovo davanti alla faccia una presenza poco gradita.
Oh, no. È lei!
Che ci fa qui?!
Ora sono abbastanza spiazzata. Anzi, arrabbiata.
«C-che ci fai t-tu qui?» le chiedo.
Ma perché balbetto? Di che devo vergognarmi?
«TU! Tu, che ci fai qui?! Devi sapere, cara, che io per venire qui ho pagato, e anche parecchio! E non pensare che io sia contenta di essere capitata con... una tipa del genere...» prorompe lei, indicandomi e squadrandomi dalla testa ai piedi con aria circospetta.
«I-io... mi dispiace per quello che è successo in aereo. Ti chiedo scusa, non avrei dovuto. M-ma ora... vai a farti una doccia per rinfrescarti, dai!» dico io, cercando di apparire simpatica, nonostante le mie emozioni contrastanti.
«Come ti permetti di darmi ordini?!» mi urla contro lei.
Sospiro. Cominciamo bene...
«Ehi, ma... non arrabbiarti sempre, mamma mia! Chi ti sopporta a casa tua? I tuoi genitori no di certo, se fai così. E hai degli amici che ti reggono? A proposito, come ti chiami? Io sono Erika, vengo da Venezia, piacere»
Ops. Forse ho parlato un po' troppo.
Adesso lei mi sta guardando con una faccia diabolica: fa paura!
Ma, contrariamente a tutto quello che pensavo mi dicesse, mi risponde solo con'alzata di spalle.
«Mh... forse però una doccia mi servirebbe proprio» mormora poi, dopodiché getta la borsa sul suo letto, e, prima di chiudersi in bagno, mi mugugna una cosa che suona molto simile a: «Comunque io sono Stefania».
Mi ha risposto per la prima volta senza incazzarsi! Mitico!
Okay, non devo montarmi la testa. Forse è solo stanca e non ha voglia di litigare.
In ogni caso, meglio che avvisi mamma e papà che sono arrivata e che per ora va tutto bene.
Apro Whatsapp e mando loro un messaggio:
"Mamma, papà, saluti da Seoul! Sono arrivata sana e salva un'oretta fa, e sto benone! Qui sono le 13:30 e fa davvero caldo. Salutatemi Andrea e Rita ♡ A presto!"
Quando Stefania esce dal bagno, provo a chiederle se le va di farsi un giro per Seoul insieme a me per ambientarci un po' e per conoscerci meglio.
«Mh... nah, adesso sono stanca. Tu vai pure» rifiuta la mia offerta lei, mettendosi comodamente a letto.
Dai! Ma se ha dormito per tutto il viaggio!
«E poi non ho voglia di risporcarmi. Ormai ho fatto la doccia» aggiunge.
Tsk... tutte scuse.
«D'accordo, Stefania. Allora io vado a curiosare un po' per i dintorni. Ci vediamo dopo» dico, salutandola, per poi prendere le chiavi e uscire con la borsa.
«Ciao» mi risponde lei scocciata, masticando la sua solita cicca anche prima di dormire, neanche fosse Violetta Beauregarde
🌼🌼🌼
Seoul è semplicemente fantastica, proprio come me l'ero sempre immaginata.
I negozi, le piazze, le strade, le persone... tanti asiatici! Il mio sogno.
Ed è pieno di coppiette che si tengono per mano!
Oh, come vorrei avere anche io un ragazzo! Coreano, eh, s'intende!
Al primo supermercato che trovo nel mio quartiere, ne approfitto per fare un po' di spesa: frutta, verdura, latte, surgelati, cibo tipico coreano... e, sorprendentemente, a parlare in coreano con la commessa me la cavo piuttosto bene!
Che soddisfazione!
Nel giro di un'oretta e mezza ho fatto una buona spesa non spendendo nemmeno troppi won.
All'improvviso sento il mio cellulare squillare. O mamma o papà avranno risposto al mio messaggio.
Uffa, però, sono piena di buste, bustine, e bustone, non ce la faccio proprio a prendere il cellulare in mano! Dovrei posare tutto a terra, e qui in giro non è il caso.
Alla fine, contorcendomi in mezzo al marciapiede, riesco a prendere il cellulare con due dita della mano destra per vedere il messaggio:
"Cara Erika, siamo molto contenti che tu stia bene! Speriamo che tu ti diverta. Qui adesso è mattina presto e io mi sto preparando per andare a lavorare, tra poco esco. Ci sentiamo dopo quando ci sono anche mamma, Andrea e Rita. Un bacione! Papà"
Che bello che papà abbia risposto così presto!
Ora vorrei tanto fare un giro per i negozi di vestiti: voglio vedere la moda coreana del momento. Sono troppo curiosa.
Nonostante sia carica come un mulo, decido di continuare il mio giro e percorro vie magnifiche, piene di negozi stratosferici, e trovo di tutto e di più.
Mi sembra di stare in paradiso!
Ad un certo punto noto una vetrina con dei vestiti da sposa spettacolari.
Ce n'è uno in particolare che mi ha ipnotizzato: è proprio fatto bene, di seta bianca e con decorazioni di pizzo, in stile molto raffinato.
Oh, quanto vorrei poterlo indossare, un giorno, quando sposerò il mio principe azzurro!
Improvvisamente, mentre sto ancora fantasticando, mi accorgo di star cadere malamente a terra.
Sento un grande tonfo, mi sembra di essermi spaccata tutta.
La testa mi fa un male assurdo.
Urlo dal dolore.
Sento una mano che mi tappa la bocca.
E poi il buio più totale.
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Kpop, la mia ancora di salvezza ⚓️ 2PM [IN REVISIONE]
Fiksi Penggemar2PM: la passione per un gruppo k-pop che accomuna due ragazze italiane di vent'anni molto diverse e sconosciute tra loro. Erika, di Venezia, è molto tranquilla e genuina, ma, essendo povera di famiglia e avendo due fratelli minori, a causa della poc...