Capitolo 16

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È praticamente da una settimana che Robi non vede Momi.

L'ultima volta che l'ha sentita, Momi si stava preparando per uscire con Lorenzo.

Era evidente che lui non avrebbe mai fatto parte della loro compagnia, così come era prevedibile che lei sparisse dalla circolazione.

Con gli amici Robi è evasiva. Non che ultimamente Momi sia molto amata; Manu non le parla praticamente più e gli altri sono un po' stanchi dei suoi umori altalenanti. È anche vero però che senza di lei le serate sono ancora più noiose.

Questa sera è uscita solo perché c'è Serena, che poi le darà uno strappo a casa; di farsi accompagnare da Anto non ci pensa proprio.

A casa accende il PC e va su facebook. Ogni giorno ha almeno una decina di nuove richieste di amicizia; alcune di queste persone non le ha mai sentite nominare, ed è certa che le chiedano l'amicizia sapendo che lei è la ragazza dell'appartamento gratis. Non dubita che il suo nome ormai circoli in rete, per ora in gruppi ristretti, ma in futuro non è escluso che diventi di dominio pubblico, e allora non sa proprio che versione dei fatti riuscirà a propinare ai genitori.

Rimanda la decisione rispetto alle nuove amicizie e ignora i messaggi diretti.

Poi le viene un'idea.

Dalla sera del pedinamento non ha più pensato al suo vicino di casa; l'esperienza è stata disastrosa e Robi ha evitato di ripeterla. Eppure continua a essere molto curiosa. Lui la spia giorno e notte, e lei non conosce nemmeno la sua identità.

Però un modo di scoprirla c'è, ed è semplicissimo: sa già che il suo nome non è sul citofono – e già questo potrebbe essere indicativo - ma la posta la riceverà, o no? Anche se fosse una di quelle persone che ha optato per ricevere bollette e conti correnti attraverso internet, qualcosa di cartaceo dovrà pur finire nella buca della posta.

Robi guarda l'orologio: sono quasi le due e mezza, ma lei decide di scendere lo stesso. Forse lui la sta osservando, quindi lei prende il sacchetto della spazzatura, e benché sia quasi vuoto, lo getta nel bidone. Prima di rientrare in casa si ferma al piano terra e controlla le cassette. Una è senza nome e due recano un numero; una è la sua e l'altra dev'essere del vicino. Tutte e tre sono vuote.

Il giorno dopo Robi inizia a lavorare alle undici. È così concentrata sul suo nuovo piano per scoprire l'identità di quello che è convinta essere il suo padrone di casa che quando vede Momi davanti a lei trasale.

-Cosa fai qui?- le chiede bruscamente.

-Anche io ho le ferie.

Momi l'aspetta fino alla fine del turno.

-Io credo che quest'uomo sia semplicemente perfetto- le dice Momi più tardi.

-Intendi Lorenzo?

Momi non si degna nemmeno di risponderle. -Sai dove sono stata questo fine-settimana?

-No. Come potrei? Non ti sento da giorni.

-A Parigi. Ci siamo andati con il suo jet privato.

Robi è troppo sorpresa per rispondere. Pensava che queste cose succedessero solo nei film.

-E lui è un vero signore, te lo assicuro.

-Cosa avete fatto a Parigi.

-Oh, le solite cose: visitato musei, fatto shopping, mangiato ottimo cibo. Scopato.

Robi annuisce.

-Robi, se sei in modalità madre rompicogliona resettati. E comunque c'ero già stata a letto con lui, se proprio ci tieni a saperlo. A casa sua, e non in uno squallido motel- il riferimento è a precedenti esperienze di Momi, non proprio soddisfacenti. -Ha una casa da sogno in piazza Cavour. Su due piani, con tre bagni, piena di marmo e cristallo. Quadri e tappeti ovunque.

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