Profumo di primavera e di balli studenteschi.

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Annabeth passò il Natale con suo padre a casa dei Jackson. Nessuna festa, nessun canto. Nessuno era in vena.

La ragazza cercò di stargli vicino, di colmare almeno un po' la perdita subita. Con qualche battuta riuscì anche a strappargli un sorriso.

E Percy, quel rincitrullito non riuscì a dare ad Annabeth il suo regalo, e si maledì per questo.

Il tempo passò inesorabile, la neve si sciolse, spuntarono i primi germogli, il clima si addolcì e l'aria cambiò, profumandosi di fiori.

Fra verifiche, test e roba varia Annabeth rischiò davvero di perdere la testa. A Capo d'Anno aveva desiderato un cavolo di anno migliore, ma era tutto ruzzolato.

A volte si fermava e combatteva contro sé stessa per non strapparsi tutti i capelli. In breve, Percy continuava ad essere scontroso, come se dopo aver fatto tre passi avanti prima di Natale ne avessi facci cinque indietro.

Annabeth si dedicò alla scuola, al calcio, alle faccende domestiche e al suo lavoro da baby-sitter, cosa che la aiutava a tirar su il morale di Percy, ormai sprofondato negli Inferi.

Per non parlare nel cambio di stagione dei vestiti negli armadi! Annabeth rischiò di impazzire, perché gli abiti di suo padre erano tutti identici... cavolo se erano identici!

La ragazza dovette anche aiutare Thalia, che dopo aver incontrato la madre si era chiusa in sé stessa, solo quando era tornato il suo ragazzo Leo il suo sorriso era tornato più luminoso. C'è da dire che la madre continua a tartassarla di e-mail, sms, chiamate, segnali di fumo e piccioni viaggiatori nel vano tentativo di riappacificarsi con la figlia.

Ma ormai quel che è fatto è fatto.

I giorni continuavano ad inseguirsi e i minuti a rincorrersi finché, in un battito di ciglia, arrivò il famigerato 30 aprile.

Era un giorno come tanti? No! Era la Vigilia del Ballo! Ancora più importante della Viglia di Natale, ovviamente.

-Domani c'è il ballo di primaveraaaa!- cinguettò Piper, volteggiando fra i corridoio e sprizzando scintille.

-Piper, io non ne sarei tanto entusiasta...- le disse Annabeth, aprendo l'armadietto.

-Ma sei seria! E' l'evento dell'anno! E questa volta ti troverai un cavaliere con cui scuotere il didietro in pista e tracannare punch rosa! Struzzo o non struzzo che sia.- Annabeth pensò al suo sorriso, che vedeva ormai raramente, e le si attorcigliò lo stomaco.

-A proposito, temo che dovrò proprio comprarmi un vestito...- Piper la fulminò letteralmente con lo sguardo, afferrandola per le spalle, sconvolta.

-Annabeth Chase, tu non hai un vestito per il ballo e ci pensi il giorno prima, IL GIORNO PRIMA?!- Annabeth rise.

-Me ne sono dimenticata... Sai, con le verifiche, le partite...-

-Stop!- Piper le piazzò una mano sulla bocca, guardandola come fosse un alieno.

-Tu, io, Silena. 18:25 in punto, fermata dell'autobus, centro commerciale, vestito, miracolo.-

Annabeth alzò gli occhi al cielo. -E va bene...- si arrese, sorridendo all'amica, che ricambiò strizzandole un occhio prima di allontanarsi piroettando come una ballerina.

Annabeth ripose il libro di chimica nell'armadietto, guardandolo per un istante e desiderando ardentemente che esplodesse in milleseicento coriandoli.

-Annabeth!- La ragazza sussultò e sbatté le ante dell'armadietto, voltandosi.

-Ti disturbo?- Annabeth tremò, riconoscendo quella voce.

-P-Percy...ecco no ecco ehm... nono, figurati!-

-Volevo chiederti una cosa.- Le sorrise, cosa che mandò Annabeth in tilt. Riuscire a strappargli uno di quei pochi e splendenti sorrisi la faceva sentire orgogliosa.

Certo, Percy era tornato il tipo snob e fighetto di un tempo, ma di tempo ce ne era ancora a bizzeffe per salvarlo.

-Sicuro, dimmi pure...- Annabeth si poggiò all'armadietto, cercando di apparire sexy.

-Mi servirebbero i tuoi appunti di storia...- TADADADANNNN Annabeth si trattene, urlando nella sua mente PORCO SCHIFO JACKSON, QUANDO CASPIO MI INVITERAI A QUEL MALEDETTO BALLO?

Si voltò e prese i fogli protocollo a righe, tutti pieni di appunti scritti ordinatamente. La calligrafia di Annabeth era arricciata, scorrevole e tondeggiante, in corsivo.

-Grazie Annabeth, ci vediamo oggi a casa? Ripetizione di geografia?- Annabeth ingoiò.

-Spiacente, ho promesso a Pip di andare con lei a fare shopping... mi serve un vestito per quello stupido ballo...-

-Uh! A proposito...- Il viso della ragazza si illuminò.

-Si?- "Adesso me lo chiede, adesso me lo chiede."

-Ci sarà il punch rosa? Come quello dei film in tv?- Chiese, guardandola sorridendo come un bambino.

-Si, credo di si....- Rispose lei, colpita al cuore con un pugnale di pura delusione.

Oh Jackson, Jackson... perché sei così stupido Jackson?

-Evviva!- Affermò, prima di voltarsi e correre dietro a Jason.

"Maschi.." pensò Annabeth.

Quando vide quel vestito appeso al manichino se ne innamorò, un colpo di fulmine. Trascinò le sue due amiche nel negozio e cercò come una disperata la sua taglia. Si fiondò in camerino e se lo provò, con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.

Non appena uscì con indosso quell'abito blu, i sussulti delle due amiche già dissero tutto: era il vestito perfetto.

-Per tutti gli Dei dell'Olimpo Annabeth! Sei uno schianto!- Silena batté le mani, euforica.

-Semplicemente perfetto!- La bionda sorrise, e rientrò nel camerino.

-Lo comprooo!- gridò alle sue amiche, mentre lo appendeva alla gruccia.

Era davvero al settimo cielo.

"Speriamo questo ballo non sia un totale disastro..." pensò uscendo dal negozio, con la busta sotto braccio.

"Speriamo."

-Quel vestito è stato un colpo di ful- Annabeth si affogò, e iniziò a tossire.

Piper iniziò a batterle la mano sulla schiena.

-Alza le braccia Annie! Su le braccia!- Annabeth la fulminò con lo sguardo.

-Altro che colpo di fulmine, questo qui è un colpo di tosse....- Disse Silena, ridacchiando per la sua battuta.

-Divertn-te Silena... Questa battuta dovrebbe vincere un N-Nobel per la scemeria...- Le disse Annabeth, continuando a tossire.

Poi tutte e tre scoppiarono a ridere, o almeno, Annabeth ci provò, e quello che ne uscì fu il suono strozzato di un gatto che stava per sputare una palla di pelo.

Angolo Autrice: ECCOMI QUI GENTEEE! Chiedo umilmente perdono, sono andata in piscina oggi :c mi sono ustionata lol ma dettagli... chiedo scusa per il ritardo, tanto so che mi amate comunque... Al prossimo capitolo guys, stay tuned! -Sam

Do you ever feel invisible?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora