12 ° capitolo Ricerche

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Dopo qualche giorno il saggio Ardemius si convinse, dovevano partire per raggiungere il castello di ghiaccio prima che Lasifer attaccasse di nuovo a sorpresa qualche altro villaggio.
Quella mattina era immerso in vecchi rotoli di pergamena e scartava quelli che non gli interessavano. I tre ragazzi quando arrivarono al tempio lo videro li tra tutte quelle pergamene e rimasero a guardarlo stupiti, Ardemius era cosi preso che non si era accorto di loro.
"Lasifer ci attaccaaa!"
Urlo improvvisamente Minho, il saggio preso dallo spavento raccolse di fretta le pergamene che gli interessavano per correre fuori ma quando alzo la testa si infurio. I tre ragazzi avevano iniziato a ridere per la faccia paurasa che aveva Ardemius e per i gesti che aveva fatto.
"Ragazzi!!" Li ammoni "vi pare questo il momento di scherzare! Io sto qui a cercare qualcosa che potesse darci informazioni su questo Albatros e voi pensate a ridere!?!?"
Era tutto rosso in viso tanto che sembrava una bacca in procinto si scoppiare. I tre in un primo momento si freddarono, ma poco dopo cercavano di trattenere le risate.
"Ci scusi signore.." fece Minho con un finto tono dispiaciuto.
"Cosa cercavate?"
"Mh bene. Allora credi di aver visto quel nome da qualche parte, prima stavo esaminando la pergamena della luce, ma non accenna a nulla di cio."
"Forse il saggio Amos si riferiva a qualcosa del suo villaggio. D'altronde un Albatros è un uccello ed appartiene al vento."
Disse Elettra riflettendo, il vecchio sorrise finalmente qualcuno che ragionava.
"Mh non c'avevo pensato. Puo essere che hai ragione Elettra. Ma temo che non possiamo tornare al villaggio del vento....Lasifer avra distrutto tutto."
"Oltretutto non sappiamo nemmeno se il villaggio è nelle sue mani oppure no. Il generale non è ancora tornato." Disse Minho facendo notare quel particolare al saggio.
"Spero che non sia successo il peggio, forse si sara passati alle trincee." Concluse il saggio.
Ci fu qualche ora di silenzio dove il saggio si rituffo in tutte quelle pergamene che non aveva ancora controllato. I tre invece erano intenti a girovagare per la stanza del tempio; Daisuke ando in cucina per mangiare qualcosa, Elettra aiutava il saggio mettedo da parte in un borsone le pergamene utili e mettendo a posto quelle che non servivano. Minho invece osservava le varie pergamene appese ai muri, fino a quando si ritrovo a fissare la pergamena della luce, quella con i cinque draghi. Tocco col dito un drago di un colore bluaceo con delle zone piu chiare quasi nel'azzurrino, quello era il drago che rappresentava lui. Poi fisso quello al centro, lui si era sempre immaginato il drago di luce bianco come appunto il simbolo della pace, della purificazione, del bene. Invece quel drago era tutt'altro, era scuro e aveva degli incavi al posto degli occhi, si stupì.
"Saggio Ardemius ma questo qui al centro non dira sul serio che è il drago di luce?!?" Domando Minho sperando che si sbagliasse.
"Si, perchè?" Rispose il saggio.
Da quella risposa rimase deluso.
"Beh credevo che fosse di un colore che alla vista tranquillizasse, che emanasse pace. Il nero non mi sembra un colore particolarmente allegro." Disse occhi verdi.
"Beh niente è come noi ce lo aspettiamo ragazzo mio, ma tranquillo il drago di luce assume un colore in base a colui che lo personifica."
"Vuol dire che il suo colore saggio era il nero?" Chiese Elettra.
"No, vedete.... Ai miei tempi quando fu invocato aveva un bellissimo color dell'ambra, ma quando fini tutto e fui affidato a questo tempio...mi accorsi che il colore del drago era mutato."
"Come mai?" Si era avvicinato incuriosito anche Daisuke con qualche fetta di pane in mano.
"Ho cercato a lungo una risposta fino a quando capi il motivo. Era cosi ovvio....la pietra del vento sparita, il suo possessore un traditore, e come voi sapete è la pietra piu pura che esista. Dona la trasparenza d'animo, ecco perche è la pietra della purificazione."
I tre si guardarono, mentre Ardemius continuo.
"Persa la purificazione, il drago ha perso la sua bontà d'animo, la sua lealtà ecco perchè il colore bianco dal suo corpo è sparito diventando scuro....anche se non ha perso il coraggio, la determinazione e un po di speranza....ma i colori si sono ridotti."
"Ma saggio..." ma Minhi non pote finire di parlare perchè una grossa luce apparve al centro della stanza, qualcosa si vide oltre quella luce quando si affievoli.
Ardemius si diresse verso di essa, verso quell'immagine che sembrava finta.
"È un ologramma...." disse.
"Ragazzi tempo al tempo, dovrete conoscere le cose piano, non tempestate la testa di Ardemius."
Fece quella vocina delicata, sembrava quella di una bambina ma tutti i presenti capirono chi stesse parlando.
"So che avete qualcosa da chiedermi e vi prego di raggiungere il mio palazzo. Ho gia un pensierino e se anche non è cio che penso io alla fine dovremmo comunque intraprendere quella strada. Vi spiegherò tutto a tempo debito. Raggiungetemi."
Dopo quelle ultime misteriose parole la lieve figura di quella donna scomparve inghiottita dalla stessa luce da cui era uscita, e poco dopo spari anch'essa.
Rimasero a bocca aperta, Ardemius invece sembrava un matto inizio a rovistare velocemente nelle ultime pergamene rimaste, prese poi lo zaino dalle braccia di Elettra e ando in cucina.
"Ma cosa prende ad Ardemius?"
Fece Daisuke stranito, gli altri fecero spallucce non sapendo dare una risposta; Elettra si avvicinoa Minho e tocco il drago che lei rappresentava, sorrise era vicino a quello del ragazzo. Quest'ultimo invece era tornato a fissare la pergamena, non capiva il ragionamenro del saggio sul drago e non era riuscito ad esporre i suoi dubbi, poi noto una cosa ed indico un punto agli amici i quali si avvicinarono.
"Cosa sono secondo voi queste cose?" Fece.
"Delle ali?" Azzardò Daisuke.
"Esatto." Fece Minho.
"Quindi rappresentano un drago minuscolo oppure.....un uccello!"
Le ultime parole di Elettra sembravano urlate.
"Esattamente....ed è disegnato nei pressi del castello di ghiaccio."
Concluse Minho.
"Allora dobbiamo correre subito dalla regina, come ho fatto a non notarlo prima, era lei la pergamena che cercavo!!"
Urlo dietro di loro il saggio, corse verso la pergamena e la tolse dal muro la arrotolo e la consegno a Minho.
"Credo che nelle tue mani sarà piu al sicuro." Disse, mentre il ragazzo corse a raccogliere il suo piccolo zaino.
"Bene direi che è ora di partire. Pronti?" Disse ai tre che acconsentirono col capo.

Il Drago di luce {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora