20° Capitolo Menti collegate

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Erano ancora li. Il sole pian piano sarebbe scomparso del tutto per lasciare posto alla luna.
La tempesta non aveva smesso nemmeno un po; il saggio, Elettra e Daisuke avevano da poco chiestogli la mappa per guardarla ancora. Lui invece si stava stancando, l'impazienza e il non far niente lo stavano facendo irritare, ma non solo; la colpa era anche delle molte cose che gli passavano per la testa.
Prima tra tante era che aveva dimenticato alla regina di chiederle ancora di quella ragazza, la terrestre che la regina stessa gli aveva detto di sorvegliare ma poi di abbandonare le ricerche su essa; aveva dimenticato di dirgli della sua impressione quando l'aveva vista... ma forse era stato qualcosa che soltatanto lui immaginava. Il suo sguardo l'aveva colpito e non sapeva il motivo. Sbuffò, era stufo di star li a non far niente, quella giornata era andata proprio storta; prima il generale rapito, poi la sua dimenticanza, quella della regina, la tempesta e si aggiungeva anche il fatto che forse si erano persi.
Come mai la regina non li aveva avvisati che potevano incontrare tempeste? E perchè non gli aveva detto qualcosa in piu sulla caverna? Ma forse come aveva fatto lui, semplicemente per distrazione, se n'era dimenticata; oltretutto tutti l'avevano vista scioccata quando aveva saputo del generale.

"Ehi Minho."
Si senti chiamare, si voltò e vide il volto della bionda sorridergli. Lei aveva una piccola cotta per lui, e le piaceva quando stavano un po in disparte anche solo per parlare di cose generali, come ora.
"Ehi....cos'è successo?"
"N-nulla. Il saggio come prima è perplesso, preoccupato, quasi sull'orlo di una crisi di nervi. Non riesce a spiegarsi nulla e sembra ignorarci tanto che ha iniziato a parlare da solo."
Fece mettendolo al corrente, per poi sbuffare e guardare verso fuori. Minho non parlò ma seguì il suo sguardo.
"Questa tempesta non vuole proprio smetterla eh."
"Pare di no. Elettra tu non riesci a fare nulla con i tuoi poteri?"
La ragazza inarcò un sopracciglio e lo guardò incuriosita.
"Del tipo? Spiegati meglio."
"Beh nel senso per farla cessare oppure non so far crescere....nah lascia stare sto dicendo solo scemenze in preda alla disperazione."
Si guardarono poi Elettra scoppiò a ridere seguita da Minho.
"Cosa state dicendo di cosi divertente? Almeno mi diverto anche io il vecchio sembra parlare da solo."
Disse Daisuke avvicinandosi.
"Oh niente... Minho delira."
Disse ancora ridendo Elettra.
"Oh aspetta forse può aiutarci Daisuke." Disse subito dopo.
"In che modo?" Domado Minho.
"Cosa succede? Posso sapere che avete in mente?"
Disse il ragazzo perplesso.
"Beh tu controlli il fuoco no..."
"Si...e quindi?" Fece Daisuke non riuscendo a capire.
"Beh potresti emanare cosi tanto calore da sciogliere la neve o almeno tentare in qualche modo di ridurre la tempesta."
La ragazza man mano che ne parlava sembrava piu convinta, forse aveva ragione oltretutto il fuoco ha sempre sciolto la neve trasformadola in acqua.
"Mh puo essere giusto..."
Fece Minho pensieroso, Elettra sorrise timidamente.
"Beh non saprei ragazzi, ho sempre fatto cose piccole. Questa sembra una cosa pazzesca."
"Si ma almeno puoi provarci."
Lo incitò sorridendo Minho.
"Perche no. Posso provare."
Rispose Daisuke sorridendo.
Il ragazzo li superò di poco in modo da essere piu vicino alla scia di vento nevoso che c'era fuori dalla caverna, alzò le mani e chiuse gli occhi. Egli stava richiamando le sue forze e stava per evocare qualcosa di forte.
"Grande fuoco!!"
Urlò, improvvisamente dalle sue mani apparve un turbine arancio che man mano si colorò di rosso fino a diventare di colore intenso; lo scagliò fuori dalla caverna contro una parte di quella tempesta. Ella sembrava piegarsi alla forza del fuoco, anche se però riusciva a fronteggiarla come se qualcuno la stava alimentando cosi come Daisuke dava vita al fuoco. Il ragazzo dovette mettere una mano vicino all'altra poichè la forza da utilizzare per mantenere il fuoco sempre alla stessa intensità era maggiore; poco dopo le fiamme che avevano avvolto e scioloto la precedente neve fu invaso da un turbine di gelo che lo ghiacciò facendolo poi cadere a terra frantumando il fuoco ghiacciato in tanti pezzi. Daisuke cadde in ginocchio con la mano che gli faceva male, era diventata viola; Elettra e Minho si guardarono increduli. La mano gli faceva malissimo, soprattutto il palmo sembrava che avesse un livido.
I due ragazzi lo aiutarono a tornare all'interno della caverna vicino al saggio, che li guardo incuriositi.
"Che avete combinato?!!"
"S-saggio la mano di Daisuke.."
Fece Elettra preoccupata, ma non riusciva a parlare.
"È diventata viola, soprattutto il palmo ha un colore scurissimo."
Concluse Minho mostrandogli la mano dell'amico. Ardemius inarcò un sopracciglio.
"Come diamine te lo sei fatto ragazzo!? Sembra una specie di ustione cicatrizzata!!"
Disse quasi urlando il saggio.
"In che senso?" Chiese preoccupata Elettra.
"Nel senso che di solito per spegnere un fuoco si utilizza acqua, o comunque sostanze gassosse come alcune pozioni che si trovano negli empori. Appunto delle pozioni cicatrizzanti che bloccano o meglio gelano il fuoco, perchè sono fatti a base di neve..."
"Scusami Daisuke, è colpa mia. Se non avessi avuto quella stupida idea!!"
Fece singhiozzando Elettra.
"Non preoccuparti Elettra, non lo potevi sapere."
La rassicuro Daisuke.
"Di che idea parlate?"
Chiese curioso Ardemius.
"Beh Elettra...o meglio io cercavo un idea di come poter fermare la tempesta. Ed Elettra ha proposto di fermarla col fuoco di Daisuke essendo comuque di neve."
"Capisco. Ma una tempesta si placa da sola e per distruggerla avreste dovuto colpirne il centro, cosa alquanto improbabile."
Disse il saggio sospirando.
"Comunque per ora credo che tu debba rinunciare al tuo fuoco, la mano guarirà piano ma non devi sforzarla. Ti metterò sopra un uguento lenitivo per accellerare un po il processo di ripristino; perchè comunque nelle tue vene scorre il fuoco che andrà a sciogliere l'effetto della cicatrizazzione."
Disse il saggio, prese poi il suo zaino al suo fianco e l'aprì, rovistò al suo interno per poi estrarre una fiala di colore lilla.
"Meno male che porto sempre qualcosa dietro, comunque sentirai un pizzicorio. Non subito ma capirai di star guarendo quando accadrà."
Disse concludendo l'opera e rimettendo la fiala nello zaino, perchè comunque bastavano poche goccie.
"Ah come ti ho detto niente sforzi, quindi ahimè per quanto mi piaccia niente fuocherello."
"Ma come?! Tra poco questo fuocherello si sperrà, e fara buio e quindi più freddo. Io non voglio che geliate."
Replico Daisuke, ma il vecchio gli fece cenno di no col capo, se voleva guarire in fretta la mano non avrebbe dovuto fare nulla.
"È colpa mia!! È tutta colpa mia."
Disse quasi urlando Elettra.
"Non è vero! Smettila di incolparti!" Disse Daisuke.
"È vero. La colpa è mia, io ho inziato con le idee e poi lui era titubante sono io che l'ho incoraggiato."
Disse Minho a testa bassa.
"Amico non preoccuparti non incolpo nessuno, valeva la pena provare almeno avremmo guadagnato del tempo facendo cessare la tempesta...ma a quanto pare oggi non siamo fortunati."
Disse ai due sorridendo.

Il Drago di luce {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora