7° Capitolo La Biblioteca (Parte 2)

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"Ehm mi scusi signora Kahari, mi chiedevo ci vuole qualche permesso?"
Lei continuava a camminare e sentita la mia domanda subito rispose.
"Vedete sono libri alquanto pregiati e allo stesso tempo delicati. Non tutti poi si interessano ad essi, qualche universitario o ricercatore, sono di estrema importanza e vi ci vuole un permesso per entrare."
"E come si puo ottenere questo permesso?"
Chiesi incuriosita mentre Keiko mi tirava, sembrava quasi aver paura; mi voltai e le dissi sotto voce.
"Va tutto bene?"
Lei annui leggermente col capo.
"Vedo che ti piace sapere...."
"Oh si è una mia particolarità, mi affascina il mistero ed ho sempre avuto una gran voglia di scoprire."
Le dissi sorridendo, era vero la mia curiosita e la voglia di sapere superavano ogni limite anche se mi avrebbero portato a cacciarmi nei guai. La signora Kahari sorrise leggermente.
"Spesso la troppa curiosita porta guai." La guardai perplessa...perchè quelle parole? Fissavo Keiko che mi guardava come per dire non so niente. Intato la signora Kahari prosegui con tono leggero.
"Ragazze per avere il permesso ve l'ho detto bisogna essere ricercatori ed esibire la tessera del Comitato."
Io e Keiko ci guardammo pensierose.
"Quale comitato?"
Si affrettò a dire Keiko, sorrisi mi aveva tolto le parole di bocca.
"Il comitato che riguarda questi libri. Oppure avere un permesso da me stessa. Come lo avete appena avuto voi, e ripeto solo perche conosco te Keiko."
Fece la signora Kahari voltandosi, si era fermata davanti ad una grossa porta di legno con qualche venatura dorata, ai bordi della porta sempre incise in dorato c'era una dicitura.

" Se qualcosa scoprirai per te lo terrai."

Dopo aver letto sotto voce io e Keiko ci guardammo ancora piu incredule, ma cosa stava succedendo?!? Cos'erano tutti quei misteri e cos'era il comitato?!
Oltretutto ancora non avevo avuto modo di raccontare a Keiko quello che mi era successo il giorno prima e stranamente, e tanto per cambiare, mi era venuto in mente solo in quel momento.
"C-cosa significa questa scritta signora Kahari."
Ella a quelle parole si voltò, come se Keiko avesse indicato chissá cosa. Di spalle fece un leggero sorriso che non capii, e mi fece insospettire.
"Oh questa frase, fu fatta incidere molti anni fa dal mio trisabolo. Significa che qualsiasi cosa tu venga a sapere in questa stanza non dovrai divulgarlo all'esterno."

"Ma che...senso avrebbe allora fare ricerche in quei libri se poi non si possono dire le cose che vi sono scritte."
Mi accinsi a dire, non aveva senso perchè non si poteva far conoscere agli altri ciò che si scopriva, ciò che si veniva a sapere tramite quei misteriosi libri che tanto erano custoditi cosi gelosamente.
"Pff...ormai non ha senso, siete qui ve lo dirò..." fece la signora Kahari sbuffando e alzando gli occhi al cielo, noi sempre piu meravigliate la guardavamo esterrefatte. "Vedete ragazze la storia che conosciamo è solo una parte, alcune verità porterebbero al declinio della società che c'è oggi. Qui possono accedervi solo i meritevoli quelli che voglio sapere ma non esternare."
Disse mentre noi ascoltavamo le sue parole ed eravamo incredule,quasi scettiche a credere a tutto ciò; poi la signora Kahari si interruppe e chiuse gli occhi, portò le mani al petto ed aggiunse.
"Dovete essere sincere con voi stesse prima che con me. Una volta entrate diverrete membri, ma dovete promettere che tutto quello che scoprirete spinte dai vostri instinti curiosi non dovrà oltrepassare queste mura."
Concluse, il tono che aveva usato stavolta era diretto, severo e non tralasciava neppur un minimo di dolcezza; voleva essere chiara e voleva essere risposta allo stesso modo sia in positivo che in negativo.
Io e Keiko ci guardammo ancora una volta, eravamo sorprese e incuriosite allo stesso tempo, più ci incuriosiva tutto ciò e più in noi cresceva la tensione, per la promessa o per chissà quale motivo.
Mi vennero in mente le parole che prima aveva pronunciato la signora Kahari....

"Spesso la troppa curiosità porta guai..."

Cosa volesse dire? Mi voltai verso Keiko che mi fece spalle ma il suo sguardo non mi convinceva, le feci segno con gli occhi per sapere cosa avesse. Poi mi rivolsi alla signora Kahari.
"Signora Kahari, ecco potrebbe darci del tempo....io e Keiko dovremmo parlare."
"Certo ragazze, prendetevi il tempo che volete....dovete essere sicure oltre che consapevole che riuscirete a mantenere il segreto qualsiasi cosa scoprirete in quei libri. Oltre tutto se per caso rivelereste qualcosa non verreste credute, sareste considerate pazze e...."
Si interruppe portando le mani alla bocca, come se avesse detto troppo; poi ci indicò delle panchine ai lati del corridoio per poi proseguirlo e tornare indietro.
Non appena la signora Kahari si allontanò presi Keiko per il braccio e la portai verso una panchina. Ci sedemmo, non eravamo molto distanti dalla porta...solo due panchine e da li riuscivo a vedere ancora quella scritta in dorato.
"Mikaru...non so cosa stia succedendo, volevo solo aiutarti a capire quel sogno...ed ora ci ritroviamo verso qualcosa di cui no sappiamo nemmeno il motivo."
Fece Keiko al mio fianco, mi voltai per guardarla ma ella aveva la testa bassa.
"Keiko non preoccuparti, siamo venuti qui solo per curiosare sul simbolo, tanto lo so che non significa niente sara stata la mia immaginazione."
Mentii, sapevo che il mio sogno, anzi che i miei sogni non erano solo frutto della mia immaginazione. Era troppo strano, ogni sera vedere quel simbolo sentirmi strana, ansiosa.
"Puo essere Mikaru, ma credevo di fare qualcosa di utile cosi almeno avremmo passato una giornata diversa. La signora Kahari poi è sempre stata una signora alquanto gentile e semplice; ora si mostra misteriosa, strana, spesso scettica....hai visto come ci ha guardate quando le abbiamo chiesto di questo libro!?!?"
"Si ho visto, e poi tutto questo mistero su dei libri di simboli....siamo passati alla storia che e diversa da come la conosciamo. Non ci capisco nulla."
Feci, sapevo che tutto quello che stava succedendo non aveva senso; insomma erano andati li solo per conoscere scherzando il significato di quella stella, non di più.
"Keiko se vogliamo andare ti capisco, è tutto strano e sensa senso, e siamo venuti solo per uno stupido sogno."
Keiko a quelle parole alzò la testa mi fissò dritta negli occhi e mi sorrise, sembrava che avessi capito le sue intenzioni ma a malincuore dovevo dirle altro, dovevo dirle dell'ultimo sogno...quello della notte scorsa.
"Ma..." - mi bloccai, ella mi fissò strana mentre in me cresceva una forte ansia e non ne capivo il motivo, ma decisi di continuare il discorso. - "ma c'e una cosa che debbo dirti. Ieri sera dopo aver chiuso la tua chiamata sono andata nella stanza di Takashi, ho iniziato a giocare con lui alla play quando improvvisamente ero come in trance. E poco dopo sullo schermo è ricomparsa quella stella, emanava un forte bagliore e quando ho chiuso gli occhi, dopo averli stropicciati con le dita riguardai lo schermo credendo che me la fossi immaginata...."
Mi interruppi un attimo per prendere fiato,mentre Keiko mi ascoltava e il suo viso aveva un aria mista tra curiosità e meraviglia.
"Poi cos'è successo....continua Mikaru." Fece lei.
"Beh dopo invece di quella stella chiusa in un cerchio, vi erano quattro cerchi che formavano un quadrato, ed essi hanno iniziato a girare vorticosamente. Poi Takashi mi ha scosso e sono tornata in me."
Ricordare quei sogni mi aveva messo addosso tanta ansia, Keiko mi guardava ma stavolta confusa.
"Ma non è finita qui...."
Le dissi piano, ma non so perchè mi sentivo osservata e iniziai a guardarmi attorno.
"Cosa?! Come sarebbe a dire non è finita qui!! Vuoi dire che è successo altro?"
Annuii leggermente tornando a guardarla, lei si avvicinò cosi da poter parlare sotto voce; aveva capito che temevo qualcuno sentisse...manco fosse un segreto di stato.
"Keiko prima di andare a letto ho fatto il bagno." Feci io piano.
"E cosa centra?" Fece sorridendo lei, fece sorridere anche me.
"Beh...all'improvviso mi sono sentita sprofondare, e quando ho aperto gli occhi era come se la vasca mi avesse inghiottito, ed ero rannicchiata con le ginocchia al petto." Conclusi scostandomi.
Keiko mi fissava, tremava anche se non ne capivo il motivo.
"C-che hai Keiko?"
"N-nulla è che penso siano segnali per qualcosa....non credo siano cose immaginarie."
Disse tutto in un botto, poi mi guardò stranita.
"Mikaru..." -si soffermò un secondo, poi continuo- "per caso sei una strega?!?!"
Scoppiai a ridere senza pensare al fastidio che potessi dare nella stanza oltre il corridoio, Keiko invece si imbarazzò.
"Ma cosa dici Keiko." Feci con le lacrime agli occhi, ma avevo sempre ansia addosso e non capivo perchè e oltretutto mi sentivo sempre piu osservata.
"Perchè che c'e di male?!"
Obiettò lei.
"Keiko non penso che possa essere una strega."
"Allora come spieghi quei simboli che vedi....quella stella in un cerchio. Che io sappia nell'antichita erano segni che utilizzavano streghe e maghi per fare sortilegi. Mi sorprende che tu non lo sappia."
Aggiunse, e quelle parole mi colpirono non c'avevo proprio pensato, era stata propro una sciocca.

"Sogna strani segni.....una stella in un cerchio...ma potrà mai essere collegata....no, no. Credo proprio di no. Devo parlare con lui, anche se a me sembrano solo due ragazzine curiose ed impiccione."
Qualcuno era nelle loro vicinanze ed aveva sentito la conversazione tra Keiko e Mikaru, e aveva scoperto che quest'ultima sognava ripetutamente un simbolo.
La strana figura si soffermò per un attimo e le sue labbra si curvarono in segno di stupore.
"Ecco perchè hanno chiesto dei libri di segni, vogliono indagare sul sogno." Ora aveva capito tutto, sorrise ma non poteva restare ancora nascosta per poco doveva agire.

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