18° Capitolo Tempeste

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L'indomani a Draconia, il saggio Ardemius e Minho partirono in mattinata dal castello della regina per raggiungere quanto prima il villaggio. Dal balcone della sua stanza, che si ereggeva piu in alto, li vide avviarsi col sorriso, forse per Draconia c'era ancora una volta una speranza per fronteggiare e perche no persino battere una volta per tutte il male.

"Secondo voi è stata una buona idea lasciare Daisuke ed Elettra al castello?"
Domando Minho col viso incappucciato aveva ancora gli occhi un po appiccicosi per via del sonno, il saggio al suo fianco sembrava ignorarlo, camminava a passo svelto tanto che il ragazzo ogni tanto doveva correre per raggiungerlo.
"Mi sente saggio?!? Perche cammina cosi velocemente....mi aspetti!!"
Le ultime parole di Minho sembravano quasi urlate, ma era ovvio visto che il saggio sembrava essere sordo. Ardemius si blocco di botto e si giro verso il ragazzo.
"Scusami tanto Minho, ma vorrei arrivare al villaggio quanto prima, e comunque si meglio che siano rimasti al castello....saremmo stati troppo lenti."
Si affretto a dire camminando a passo svelto. Dopo quel piccolo discorso non proferirono parola per tutto il percorso, erano gia giunti alla valle fiorita, e come se stessero attraversando un varco ecco sparire i fiocchi di neve per lasciar spazio a campi verdi, alberi sempreverdi e bellissimi fiori.
"Siamo a meta strada, speriamo che il generale sia nei paraggi."
Disse il saggio, Minho acconsenti col capo, ignari di cio che li attendeva.
Si diressero verso il tempio, dove di fianco vi era il piccolo stabile delle guardie della citta; i due si avviarono a passo svelto. Il villaggio era tranquillo, come al solito e la scorso caos provocato dalla notizia dell'attacco al villaggio del vento sembrava non essere mai accaduto. Le guardi erano poche rispetto al solito e il saggio penso che le varie truppe erano in missione verso altri villaggi. I due si fermarono alla portineria subito dopo il portone e li Notis, la guardia di turno li accolse.
"Salve saggio, manca da molti giorni. Cosa posso fare per lei?"
Il saggio sorrise.
"Si Notis questioni urgenti, proprio per questo vorrei parlare col generale Mefis. Dov'è?"
Il volto di Notis cambio improvvisamente espressione, il saggio capii che al momento non avrebbe potuto incontrare il generale.
"Beh ecco saggio temo di non poterla accontentare...beh al momento il generale non è rintracciabile."
"Come mai? È successo qualcosa?"
Chiese subito Minho, temendo che le cose si stessero complicando.
"Calma ragazzo, lascialo parlare." Lo zitti subito Ardemius.
"Il fatto è che il generale non ha fatto ancora ritorno, nemmeno le altre truppe. Quindi temo che siano ancora impegnati in battaglia."
"Sembra strano...."
disse preplesso il saggio, la cosa puzzava.
"Cosa?!" Domando Notis.
"Beh il fatto che non siano ancora tornati. L'attacco di Lasifer aveva come obiettivo il tempio, quindi dopo il suo sopraluogo penso che la battaglia avra avuto termine nel momento in cui lui se ne fosse andato."
"Quindi lei pensa che è ancora in corso lo scontro?"
Domando Minho.
"Beh non saprei....l'unico modo per saperlo è andare li, visto che non ha nemmeno fatto ritorno una sola truppa."
"Bene allora faccio preparare i cavalli, il tempo che trova un sostituto e andremo li insieme."
Disse subito Notis, correndo verso il lato opposto alla portineria.
"Saggio lei ha qualche presentimeto?"
Chiese osservando l'espressione perplessa del saggio.
"Spero solo che non sia successo qualcos'altro di spiacevole."
Minho non oso chiedere cosa stesse pensando.

Intanto al castello di ghiaccio la regina era rimasta ad osservare il cielo da dietro i vetri della finestra, oltre l'orizzonte si ereggeva il palazzo di Lasifer, non aveva mai capito le sue ragioni di conquista; d'altronde lui aveva il regno del deserto, desolato, buio angusto come piaceva a lui. Perche mai conquistare anche le terre della luce, forse il potere dava veramente alla testa e il voler prevalere per forza sugli altri era davvero forte, il voler essere il padrone di tutto e di tutti. Le rivolte ci sarebbero sempre state anche se avesse conquistato tutti i popoli che voleva, perche sono proprio le ingiustizie a far nascere le rivoluzioni....sono i tiranni che generano i propri oppositori e talvolta i loro spodestatori.

Il Drago di luce {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora