Me minus you.

Capitolo tre.

-Surprise?

"Madisonnnn..." Urlò Lily correndo verso la sua amica che non vedeva da mesi. Madison le corse incontro con un sorriso sulle labbra per poi abbracciarla.
"Dio quanto mi sei mancata. Dopo aver passato una vita a stare sempre con te è stano non averti più attorno." Mormorò la bionda sempre tra le braccia di Lily.
"Ora mi viene il diabete." Il finto tono disgustato della voce di Matt richiamò l'attenzione delle due ragazze. Lily si staccò dall'amica buttandosi tra le braccia del fratellino.
"Matt..."
"Ciao sorellina.." La salutò lui stringendola tra le braccia con tono divertito.
"La vuoi smettere di diventare sempre più bello?"
I lineamenti del volto erano diventati più marcati, i capelli erano cresciuti leggermente e si erano schiariti diventando quasi biondi.

"Ce l'hai fatta a venire.. Credevo non venissi più.."
"Non è colpa mia, ma di loro due." si discolpò Lily indicando i due ragazzi alle sue spalle a Danielle.
"Lei è Madison la mia migliore amica, Mad lei é Danielle." Le due ragazze si presentarono poi Danielle salutò Matt prima di fare entrare i nuovi arrivati in casa del suo ragazzo.
"Dove è Jamie?" Domandò Matt guardandosi intorno senza trovare tracce del festeggiato.
Il compleanno di Jamie era arrivato e Matt e Mad erano andati a Londra per fargli una sorpresa. Jamie quell'anno aveva deciso di non fare niente di grande. Aveva soltanto invitato i suoi amici a casa sua e di Tristan. In salotto c'erano ormai tutti. Tristan che stava pensando alla musica, Danielle che faceva gli onori di casa, Camille seduta sul divano a parlare con Roland, Matilda seduta in disparte al telefonino. E poi c'erano Matt, Madison e Lily che erano appena arrivati e stavano di salutando tutti i presenti mentre Madison si presentava. Mancava solo il festeggiato.
"È andato a recuperare il fratello, il suo volo ha fatto ritardo." Rispose poi Danielle prima di andare dal suo ragazzo.

"Fa strano vedere te e Jamie amici.. Anche quando dicevate di esserlo non lo eravate.."
Jamie era arrivato non molto tempo dopo Lily e subito i tre ragazzi gli avevano fatto gli auguri. Avevano mangiato qualcosa tutti insieme e ora i ragazzi stavano parlando da soli di calcio e musica. Matilde si era di nuovo isolata e si stava dipingendo le unghie di un rosso acceso. Camilla e Danielle parlavano di quello che avevano fatto nella giornata mentre Lily e Mad si erano isolate perché la bionda aveva detto che le doveva parlare.
"Sono sicura che non dovevi parlarmi di me e Jamie.. Prima eravamo dei ragazzini, ora possiamo avere un rapporto di amicizia. Siamo cresciuti e più responsabili, poi lui è innamorato di un'altra."
"Chi? Quella?" Madison fece una faccia disgustata indicando con un cenno della testa la ragazza che in quel momento si era alzata, aveva guardato con soddisfazione le sue unghie e stava andando verso Jamie.
"Davvero non capisco cosa ci trovi Jamie in lei.." Lily sorrise vedendo l'odio e il disgusto di Madison verso Matilda.
"Di cosa volevi parlarmi Mad?" Domandò Lily riportando l'attenzione sul motivo per cui si erano allontanante dalle due ragazze.
"Oh si ecco..lo sai che questo nuovo tagli di capelli ti dona proprio?" Deviò il discorso la bionda facendolo ricadere sul nuovo taglio di capelli che Lily aveva fatto qualche giorno prima.
"Mad..." La riprese lei.
"Che c'è? Ti mette in risalto gli occhi e ti.."
"Madison.." La richiamò nuovamente, perché si stava comportando così? Madison aveva sempre detto senza giri di parole quello che aveva da dire, perché ora stava cercando in tutti i modi di deviare il discorso?
"Uffa okay.. È che.. Dio non so come dirlo a Matt.." La bionda divenne immediatamente seria e preoccupata.
"Dire cosa a Matt? Che succede Madison?" Anche Lily si preoccupò vedendo l'amica in quello stato.
"Ho un ritardo di tre settimane.." Disse soltanto Madison abbassando lo sguardo.
Lily rimase a bocca aperta dalla sorpresa senza sapere cosa dire.
"Sei.. Sei incinta?"
"Non lo so.. Non ho avuto il coraggio di fare nessun test.."

"Cosa hai detto a Matt per non farlo venire?" Domandò curiosa Lily dopo aver salutato la sua amica che era appena salita nella sua auto.
"Ho detto che volevo passare un po' di tempo con te da sola dato che non lo facciamo da tanto tempo." Disse in un'alzata di spalle Madison mentre si allacciava la cintura.
"Ma sei proprio sicura che non posso andare in bagno? Me la sto facendo sotto.." Disse Madison poco dopo che erano partite.
"Si Mad.. Hai letto anche te ieri che con la prima pipì è più sicuro il test..- disse Lily ricordando all'amica quello che avevano letto su internet il giorno prima- siamo arrivate." Disse poi spendendo l'auto e facendo segno alla sua amica di seguirla. Quella mattina Lily si era svegliata presto ed era andata a comprare un test di gravidanza, poi era passante a prendere Madison.
"Sei sicura che Danielle non è a casa?"
"Si.. È partita stamattina presto con Tristan, rientreranno in tarda serata." Le porte dell'ascensore si aprirono e Lily aprì la porta di casa. Poi, una volta chiusa la porta alle spalle, poggiò tutte le cose sul divano e prese la scatola leggendo le istruzioni insieme a Madison. Poi la bionda andò in bagno per effettuare il test mentre Lily rimase seduta in salotto in ansia. La casa era in completo silenzio se non per il tamburellare delle dita di Lily sul bracciolo del divano e dello scarico del water. Lily si alzò immediatamente dal divano e si girò interrogativa verso la sua amica che l'aveva appena raggiunta con il tester in mano e lo sguardo fisso su di esso.
"È positivo.." Sussurrò alzando lo sguardo. Aveva gli occhi gonfi e lucidi. Il volto pieno di paura, Madison era solo una ragazzina. Aveva solo ventiquattro anni, aveva appena iniziato a lavorare e a costruirsi una vita sua. Matthew era ormai diventato un calciatore professionista e tra qualche mese avrebbe iniziato a partire e stare sempre fuori casa per le partite del campionato. Un bambino non ci voleva, non in quel momento.
Lily corse ad abbracciare la sua migliore amica cercando di darle tutto il suo supporto.
"Anche se non viviamo più nella stessa città lo sai che puoi sempre contare su di me, vero?"