Capitolo 2.

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Dopo aver chiamato gli alunni della I A,viene chiamata la mia classe. Chiamandomi "Agus" sono la prima della mia classe e mi dirigo a testa alta verso colui che dovrebbe essere il mio professore di Italiano e Latino. All'apparenza sembra simpatico. Mentre Mattia arriva,scorgo a pochi passi da me un ragazzo ripetente,che mi fissa da quando è arrivato.
Si chiama Ryan e ha 16 anni. Dicono che sia stato bocciato due volte per motivi comportamentali. Non sembra così cattivo però.
Aveva degli occhi verdi che gli brillavano,le lentiggini sul viso e capelli color rame. A dire la verità,era molto bello.
Mi strizza l'occhio e Mattia mi guarda,geloso.
"Chi è quello che ti ha strizzato l'occhio? È quello ripetente?"
"Si..se non erro si chiama Ryan."
"Sai già il suo nome? Ma sei pazza? È stato bocciato due volte per il comportamento."
"Mattia,so che sei geloso però non bisogna mai giudicare le apparenze."
Le mie ultime parole sono fredde. Mi allontano dirigendomi verso Francesca,lasciando Mattia da solo. Corre verso di me e mi abbraccia.
"Scusa se sono geloso,ma non voglio che ti tratti male se si innamora di te."
"Tranquillo Matti."
Arriviamo in classe.
Un'aula molto grande e luminosa che si trova al primo piano e che si affaccia sui campetti esterni.
Occupo il terzo banco della fila del centro con Francesca.
Mattia è seduto davanti a noi con Rosamaria,la cervellona.
Il professore si presenta come Salvatore Costantino. È alto e grasso. Non ha nemmeno un filo di capelli. Lo avevo già visto quando sono venuta qui la prima volta.
Ci fa presentare uno alla volta in ordine alfabetico.
"Agus Roberta..chi è?"
Mi alzo timidamente.
"Sono io.."
"Bene,parla di te ai tuoi compagni."
Porca troia,e adesso cosa dico?
"Sono Roberta e ho 14 anni. Ho scelto il liceo classico perché ho sempre amato le materie umanistiche e vivo a Terrasini."
"Ottimo,grazie Roberta."
Continua così la cantilena e mi soffermo a guardare Ryan. È seduto nel banchetto da solo,accanto il banco di Rosamaria e Mattia. Ha occhi da cucciolo quando si gira verso la finestra.
"Di Maggio Ryan..inutile che chiedo chi è. Ryan,tu lo sai. Mi raccomando. Intanto presentati."
Ha una voce dolcissima.
"Mi chiamo Ryan e ho 16 anni. Per vie disciplinari ho perso due anni del mio prezioso percorso formativo però spero che,almeno quest'anno,possa passare in seconda. Ho sempre amato lo studio della classicità e del passato,sono cose affascinanti."
Si siede,abbassando lo sguardo. Si mimetizza dietro i suoi occhiali neri e forse piange. Ha molti bracciali e un polsino. Ha una collana argento al collo.
Indossa una maglia grigia di Alcott e un paio di jeans classici. Sopra la maglia,porta una camicia rossa con i quadroni neri a maniche lunghe. Visto il caldo,però,alza le maniche.
L'ora passa tra battutine squallide e risate ma anche momenti di serietà.
Il professore ci lascia il primo compito dell'anno.
TEMA:LA SCUOLA SUPERIORE.
Non è un granché come titolo ma l'indomani dovremo leggerli davanti a tutta la classe. Ho sempre avuto un carattere molto aperte ma sono sempre stata timida da questo punto di vista.
Oggi faremo 4 ore.
A seconda ora,il professore di Greco. Sembra tosto,ma sotto di lui si nasconde un animo buono e pacato. Amo le sue citazioni,sembra il professore di Italiano delle medie. Ma qui non siamo alle medie.
Ci introduce la lingua dell'antica Grecia e ci racconta dei miti sugli Dei molto interessanti.
Peccato che l'ora passi subito!
A terza ora,Matematica. Una donna di mezza età,larga almeno quanto un frigorifero e bassa quanto un tappo di spumante entra in classe.
È antipatica e ci fa fare i test d'ingresso. Nulla di eccessivamente difficile. Guarda male Ryan. Voglio capire perché sia stato bocciato.
Suona la campana della ricreazione e scendiamo al bar.
Mentre scherzo con Francesca, Mattia, Federico, Roberto e Rosamaria,vedo venire verso di me Ryan. È così bello.
RYAN POV'S
Ho 16 anni ma sono ancora al quarto ginnasio. Colpa di quella testa di cazzo di Albertini. Mi ha sempre distrutto la vita e non glielo permetterò anche quest'anno.
Lui mi ha reso un mostro.
Lui mi ha costruito una pessima nomina.
È quello che ha distrutto il vero me.
È per colpa sua che nessuno vuole mai avvicinarsi a me.
Ma quest'anno voglio riscattarmi e fare vedere il vero me.
"Ei,ciao ragazzi. Sto in classe con voi,che dite di fare due chiacchere?",dico con prontezza. È strano. Di solito sono timido. Ma è lei che mi da questa prontezza. Roberta. Sono innamorato di lei. Vedo nei suoi occhi che è diversa da tutte le altre.
Mi guardano tutti con disprezzo,eccetto Francesca e Roberta.
Parla lei. Ha una voce meravigliosa.
"Un pensiero molto gentile. Vieni a fare due passi con noi?"
Francesca approva ma interviene Roberto.
"Io non voglio la gente che boccia per il comportamento.",dice guardando Roberta e Francesca.
Poi si volta verso di me.
"Quanto a te,Di Maggio,sta' lontano da noi. Qui nessuno ti vuole. Meglio che te ne vai da dove sei venuto. Chiaro? Vai via!"
Abbasso lo sguardo e me ne vado. Non mi piace rispondere male alle persone,preferisco tenere tutto per me.
Da quando quel lurido essere mi ha trasformato nel mostro che tutti conoscono,non ho amici.
Avevo una ragazza,due amici carissimi. E me li ha portati via.
Vorrei solo morire adesso. Mi metto a piangere come un bimbo ed esco fuori.
Se questo è il Paradiso,portatemi all'Inferno.
ROBERTA POV'S
"Ma sei idiota? Ma ti pare il modo di trattare le persone che neanche conosci?"
"Ha fatto bene..è stato bocciato per il comportamento,cazzo."
Sto odiando Mattia. Gli voglio bene però a volte è troppo superficiale.
"Come vi sentireste voi? Non stareste male?"
Tutti tacciono e io me ne vado. Mattia non prova a rincorrermi. Sa che sto facendo sul serio.
Il mio passato non è stato tra i più belli. Ero autolesionista e,per un periodo,ero dimagrita molto. Ho sofferto tanto per amore e ho un problema al cuore. Nessuno lo sa. Forse dovrei dirlo loro.
Nel frattempo esco e vado a cercare Ryan quando,improvvisamente,dietro le gradinate,vedo un ragazzo che piange e con un oggetto metallico in mano.
Devo fermarlo,fosse l'ultima cosa che faccio.
RYAN POV'S
Roberto aveva ragione. Qui nessuno mi vuole. Se vedessi Albertini,non sarei responsabile delle mie azioni. Lo ucciderei. Mi ha fatto radiare persino dal karate.
Piango dietro le gradinate e ho la lametta in mano. Non si tagliano solo le ragazze. Ho avuto un passato orribile:mio padre è morto davanti a me quando avevo 5 anni e mia madre è caduta in depressione e ora è in un ospedale psichiatrico. Vivo con i miei zii e mio cugino Marco. Loro sono le uniche persone in questo mondo che mi vogliano bene. Poi quel verme schifoso che mi ha distrutto la vita.
Presso fortissimo la lametta contro il polso.
Mi odio.
Odio ogni centimetro quadrato di me.
Quando alzo gli occhi la vedo con le lacrime agli occhi.
Divento tutto rosso e un brivido mi sale lungo la schiena.
Sono una merda anche in questo,non riesco neanche a tagliarmi senza farmi scoprire.
ROBERTA POV'S
Vederlo lì,a terra,che piange e con il polso intriso di sangue mi stringe il cuore.
Ho le lacrime agli occhi.
"Ryan..p-perché lo fai?"
"Perché mi odio."
La sua voce crolla e lui,coraggiosamente,si alza da terra, prende una benda dal suo zaino e se la avvolge nel polso. Poi sistema i bracciali e si asciuga le lacrime.
Ora capisco i bracciali,la camicia a maniche lunghe.
Mi avvicino verso di lui.
"Ryan,ci conosciamo da appena tre ore e ho visto che non stai bene. Per qualunque cosa,io ci sono e ti lascio anche il mio numero di telefono,cosicché tu possa rintracciarmi con più facilità."
"G-grazie."
Suona la campanella e mi dirigo al bar dagli altri insieme a lui. Devono averci pensato perché Roberto gli chiede scusa per prima.
Ci dirigiamo di nuovo in classe e abbiamo educazione fisica.
Scendendo in palestra,lui non si stacca da me e Mattia è geloso.
Ryan sembra triste e non può fare attività fisica. Da al professore un certificato medico e si siede nella panchina.
Mentre ci prepariamo per i test atletici lui mi strizza l'occhio e mi sussura:"Scommetto su di te,Roberta." Gli sorrido e vado verso la pista. Corro più veloce che posso perché non voglio deluderlo.
Credo di essermi innamorata.
RYAN POV'S
Vederla correre è la cosa più bella. Io non posso fare attività fisica perché ho un problema al cuore molto grave.
Ripenso a tutto ciò che è successo in passato e decido di allontanarla. Non posso esserle amico. Rovinerei anche lei. Finisce di correre. Il professore le da 9. Vedo il suo sorriso. Non potrei mai mettermi di distruggerlo. Ma lo faccio per il suo bene.
ROBERTA POV'S
9 a educazione fisica! Non ho mai avuto questo voto. Ryan mi ha guardata tutto il tempo ed era confuso. Non credo abbia avuto un bel passato,ma non mi importa.
Ho visto che,dietro quel sedicenne impavido e cattivo,si nasconde un bimbo buono e dolce.
Quegli occhi verdi come l'erba e quei capelli color rame mi fanno impazzire.
Non voglio che soffra. Voglio vederlo felice.
Finisce l'ora e noi dobbiamo aspettare per l'autobus. Saluto Francesca e poi Ryan,che va a casa a piedi.
Torno a casa con l'autobus.
È stato uno dei giorni più belli della mia vita.

Amami come non hai mai fattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora