ROBERTA POV'S
Ho dei voti semplicemente meravigliosi qui al liceo. Ho tutti 8 e 9. Anche a Matematica ed Educazione fisica che non è mai stata il mio forte dalla prima elementare.
Ryan è molto migliorato rispetto agli altri anni:ha tutti 7 e 8. Voti ottimi anche i suoi per essere stato bocciato per due anni di fila al liceo classico.
"Mi spieghi che cosa ti ha fatto migliorare?"
"Te,Roberta. Te e solo te. Potrei dirlo all'infinito. TE. Due lettere,il mio mondo."
Lo abbraccio.
Alla fine sto capendo che sotto coloro che sembrano cattivi e stronzi,si nascondono animi buoni,gentili e premurosi.
Ryan è uno di questi.
Se lo vedi all'apparenza sembra cattivo,stronzo,menefottista.
Ma se lo conosci meglio è un ragazzo d'oro,semplice,buono.
Non so quali altri aggettivi dargli.
Il mio professore di Italiano delle medie diceva che noi esseri umani ci fermiamo troppo all'apparenza,siamo superficiali. Non siamo capaci di scavare dentro una persona,per scoprirne l'interno. In pochi ne sono capaci.
Ryan,poi,ha tutti i pregi di questo schifo di mondo. È bello, simpatico, dolce. È alto 1,83 m,piccolo vantaggio per me che sono alta 1,63 m. Quindi mi prende in braccio,mi metto in punta di piedi per baciarlo.
Mentre camminiamo verso l'uscita della scuola,viene verso di noi Roberto.
"Oh raga!''
"Ciao fra'!"
"Ciao Ro'."
"Sabato c'è il ballo della scuola."
Sono stupita.
"Il ballo della scuola?"
Ryan,essendo ormai esperto di tutte le attività extra-curriculari della scuola,mi risponde con un sorriso.
"Si. Ogni anno,prima delle vacanze di Natale,la scuola organizza un ballo per gli studenti. Un po' all'americana."
Roberto è tutto preso dal fatto di un "ballo della scuola".
"Allora? Verrete?"
Parla Ryan.
"Sicuramente."
Detto ciò,ci salutiamo e andiamo via.
Camminiamo mano nella mano.
13 Dicembre.
"Credi che i tuoi zii ti manderanno?"
"Non ne ho idea. L'anno scorso è successo il finimondo. Risse,gente ubriaca,canne. Di tutto e di più."
"E menomale che siamo in un liceo classico."
"Già."
Tace per un po',poi inizia a raccontare.
"L'anno scorso Giuseppe mi picchiò. Mi umiliò davanti a tutti."
Mi mostra una cicatrice nel collo.
"Questa. Me la procurò lui. Era spietato,ubriaco. Quasi desideroso del fatto di vedermi morto. Prese un coltello e mi accoltellò prima nello stomaco,poi nell'addome. Infine,mi afferrò i capelli,mi diede un pugno sul naso e in mezzo ai denti e poi passò la lama nel mio collo con cattiveria,in modo profondo. Persi subito i sensi e sono rimasto in coma per quattro mesi."
Taccio.
Io piango,lui piange.
"Per questo devi starmi lontana. Sarebbe capace di farti non so cosa. Te l'ho detto fin da subito di starmi lontana."
"Non mi ami più?"
"Questo mai. Io ti amo come non ho mai amato nessuno. Però con me sei in pericolo. Potrebbe fare incursione e..e..farti del male. Ed è una cosa che mai e poi mai riuscirei a perdonarmi."
"Io sto con te nonostante tutto. Non me ne frega niente di quel bastardo."
"Roberta."
"Ryan."
"Sei mai stata innamorata?"
"Si."
"Allora amami come non hai mai fatto."
"Lo farò."
RYAN POV'S
Non ho ancora parlato a zio del ballo. Dopo quello che è successo l'anno scorso,sono sicuro che abbiano paura per la mia incolumità. Io,sinceramente,ho più paura per Roberta,che per me. Non vorrei perderla.
Mentre sono immerso in questi pensieri,entrano mio zio e mia zia.
"Ryan."
Mio zio ha la voce grave.
"Zio. Zia. Che succede?"
"Dobbiamo dirti una cosa.''
"Che..che è successo?"
"Ha chiamato l'ospedale dove è ricoverata tua madre."
Mamma.
Mi manca tantissimo.
La notizia mi fa salire un brivido nella schiena.
"E che hanno detto?"
"Dopo tante visite psicologiche,si sono resi conto che ha bisogno di te."
Cosa? Rivedrò mia madre dopo 6 anni?
A dire il vero,non la vedo da quasi 7 anni perché a Marzo compirò 17 anni e lei è andata via quando ho compiuto 10 anni.
"Quindi abbiamo pensato che magari Venerdì potremmo andarci."
"Sempre se non hai impegni."
Sono contentissimo,ma anche timoroso.
Non la vedo da quasi 7 anni.
Come la prenderà lei?
Come la prenderò io?
"Per me è okay."
I miei zii sorridono e a quel punto parla zia.
"Abbiamo saputo del ballo."
Taccio. Come cazzo l'hanno saputo?
"Sei sicuro di volerci andare? Dopo quello che è successo l'anno scorso,non credo sia una buona idea."
"Be',io vorrei..però se non è possibile."
"Non dico che non sia possibile. Dico che sia io che tuo zio abbiamo paura per te e anche per la ragazza,Roberta. Sai di cosa sarebbe capace quello lì."
A quel punto,parla zio.
"Senti,Ryan. Non hai mai avuto una vita facile e non sei mai stato un ragazzo felice in vita tua. Solo ora ti sto vedendo bene. Ti vedo felice insieme a quella ragazza. Io non voglio che uno come quello possa rovinare ancora la tua vita,né voglio che rovini la vita di Roberta. Sei cresciuto prima del tempo e credo tu capisca le mie ragioni."
"Si,zio,le capisco."
"Dimmi la verità. Vuoi andarci?"
"Io vorrei. Vorrei portarci Roberta."
"Vedremo cosa potremo fare."
"Grazie zio. Davvero."
Lo ammetto,la morte di papà ha cambiato anche la vita di zio.
Quando c'era papà,zio era più felice, più spiritoso.
Papà manca a tutti.
Ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutti noi.
Mentre penso a queste cose,mi arriva una telefonata anonima.
Decido di rispondere.
"Pronto?"
Dall'altro capo del telefono parla una voce minacciosa,simile a quella di Giuseppe.
"Se tieni davvero a quella troietta della tua ragazza,fatti trovare domani mattina alle 6:50 alla fermata dell'autobus. Ti conviene,bastardo."
Attaccano.
Sono quasi sicuro di cosa accadrà.
ROBERTA POV'S
Quello che non ho detto a Ryan è che ultimamente mi sono arrivati alcuni messaggi anonimi.
"So dove sei,troia. Ti ucciderò con le mie stesse mani."
"Io ti vedo. Sempre e comunque. Hai i giorni contati,puttana."
"Ti torturerò fino a farti morire."
Ma il più orribile mi arriva questa sera.
"Sei una troia. Non meriti di vivere. Sei una grassa,orribile ragazza. Ma ti sei guardata allo specchio? Fai schifo! I tuoi giorni sono finiti,cara."
Ho paura.
Voglio Ryan.
Gli mando un messaggio.
"Amoreee ho paura."
"Amore? Che succede?"
"Guarda."
Gli mando gli screen dei messaggi che mi sono arrivati finora.
"Immagino di sapere chi sia. Amore,dovevi dirmelo subito. Stai tranquilla. Non sarai tu a morire,ma lui."
Mi guardo allo specchio.
Forse quell'anonimo ha ragione.
Vomito.
I miei mi sentono, vengono in bagno e vedono me,inginocchiata verso il water che sto vomitando.
Riesco a camuffare le lacrime e non racconto loro nulla.
Inizio a non mangiare.
Non ho più fame.
Ho paura.
RYAN POV'S
Non ho dormito tutta la notte.
Roberta non andrà a scuola quest'oggi. Ha vomitato e i suoi genitori non vogliono mandarla. Mi hanno raccomandato di dire ai professori che stava male,se mi avessero chiesto.
Le 6:50.
Fa un freddo cane.
Sono alla fermata.
Dalla nebbia si presentano davanti a me tre ragazzi. Sono tutti e tre incappucciati,ma li riconosco facilmente.
Giuseppe e i suoi due fratelli,Isaia e Markus.
Mi stende facilmente al tappeto.
Pugni su pugni su pugni.
Percosse.
Calci.
"Per questo mi hai chiamato? Per prendermi a botte? Perché hai scritto quelle cose a Roberta?"
"Lo sai quale pena viene inflitta a quelli come te. Te lo avevo detto di farmi fare un giro con lei,ma tu non mi hai ascoltato e ora ne paghi le conseguenze."
I suoi fratelli mi stringono le braccia per non farmi scappare.
"Tuttavia,siccome sono tanto buono e rispettoso nei tuoi confronti,caro Ryan,ti do un'altra possibilità."
"Farò qualsiasi cosa purché tu non smuovi neanche il filo di capello a Roberta."
Sogghigna.
"Lasciala."
"Cosa? Non puoi farlo!"
"Sì che posso. Altrimenti,io e tutti i miei fratelli la tortureremo a morte e morirà,fidati."
I suoi occhi sono piantati davanti ai miei.
"E inoltre,farò fare una brutta fine a tutti coloro che ami. Scegli tu,Ryan."
Mi duole troppo dirlo.
"Hai vinto. La lascerò. Ma tu non toccarla neanche da lontano."
"Lascerò in pace chi vuoi. Così mi piaci,Ryan. Arrivederci."
Mi lasciano e se ne vanno,vittoriosi di aver ottenuto ciò che volevano.
Ora sono seduto a terra e ho la faccia affondata tra le gambe. Sto piangendo furiosamente.
Arriva Mattia e gli racconto tutto.
"Bro',mi dispiace. Lo ammazzerei a 'sto bastardo."
Sto in silenzio per tutta la giornata.
"Ryan,che hai?"
La voce preoccupata di Francesca mi sveglia dal mio malessere.
Le racconto tutto.
"Oh mio Dio!"
"Devo lasciarla,capisci? Per il suo bene. E sono anche costretto a dirle una puttanata colossale. Sono una merda. Mi odio!"
Piango.
Quando torno a casa,mi aspetta la parte più difficile.
Parlare con Roberta.
È seduta fuori.
Appena mi vede,mi abbraccia.
Non farlo,penso. Ma sono costretto.
"Devo parlarti."
Sono freddo.
"Dimmi."
"Andiamo a fare un giro."
Ora siamo in una stradina.
"Ryan? Che succede?"
"Roberta. So che per te sarà difficile e, credimi,lo è pure per me. Però devo dirti una cosa.''
"Cosa?"
"Non ti amo più."
Cazzo sto facendo?
Mi odio.
ROBERTA POV'S
"Cosa?"
"Hai sentito bene:non ti amo più. Non sento più quel sentimento che c'era un tempo."
"Non ti credo."
"È così."
Piango.
Come è possibile?
Non mi ama più.
Non sono stata soddisfacente neanche in questo.
Mi odio.
RYAN POV'S
"Ah,sì?"
"Sì,mi dispiace."
Si alza e se ne va,via,corre,lontano da me.
Lo sapevo.
Sapevo sarebbe accaduto.
Ho davanti un muro.
Inizio a prenderlo a pugni e calci finché non ho le nocchie tutte insanguinate.
Roberta,perdonami.
Sono stati i 2 mesi più belli della mia vita.
Ti amo.
Amami come non hai mai fatto.
