ROBERTA POV'S
Le altre due ore sono estremamente diverse:Matematica,che è la materia che in questo mondo fa più schifo,e Geostoria,che è una materia un po' strana,un agglomerato di Storia e Geografia,ma molto interessante.
La prof. di Matematica ci ha portato i test di ingresso. Prendo 10. Si,porca troia! Ho preso,insieme a Francesca e Rosamaria,il voto più alto della classe. Mi sa che sto facendo la mia figura qui. Mattia prende 9,che è comunque un buon risultato. Ryan prende 8.
"Di Maggio,stai migliorando. Mi sorprendi."
Ryan è contento.
Quel frigorifero di professoressa interroga Gianni,che ha preso 4. È ripetente come Ryan. Ma Ryan è Ryan punto e basta.
Improvvisamente la porta si apre ed entra la preside insieme a un ragazzo con i capelli rossicci,una cicatrice sul volto e un sorriso stampato. Ha gli occhi marroni. Si presenta come Giuseppe Albertini.
Vedo Ryan cambiare.
RYAN POV'S
Era tutto perfetto. TUTTO.
Mi rovinerà. Anche quest'anno mi distruggerà. Roberta,devo starti lontano. Mi farà bocciare. Mi costringerà a fare su di te quello che mi ha fatto fare con altre ragazze.
Parla la preside.
"Bene ragazzi,questo è Giuseppe Albertini,un vostro nuovo compagno ripetente."
La sua voce è quasi triste,mentre lo presenta e mi guarda.
Poi parla lui.
"Sono contento di essere in questa sezione e soprattutto con il mio amico Ryan."
Sogghigna. No,cazzo. NON PUÒ.
Non deve distruggere quello che sto diventando. Non di nuovo. Dovrei parlare con Roberta. Mi sento mancare il respiro e lancio un urlo mentre mi accascio verso il banchetto. Mentre perdo i sensi,vedo Roberta alzarsi di scatto e correre verso di me. Poi svengo. Non ci sono più.
ROBERTA POV'S
Lo strattono più forte che posso.
"Ryan! Ryan! Ryan,ti prego,svegliati. Ryan!"
Continuo a strattonarlo mentre urlo.
"Chiamate un'ambulanza!"
Cerco di sentire il suo battito. C'è,anche se molto lento e raro. Lo prendo di forza e,con l'aiuto di Mattia,lo faccio sdraiare nella cattedra.
Vado a prendergli la pillola.
Lo rivedo.
Pallido.
Viso smorto.
Labbra blu.
Mani fredde.
Occhi chiusi.
Ma un sorriso stampato in bocca.
Gli alzo il collo molto delicatamente e lo faccio bere un po'. Poi gli ficco in bocca la pastiglia per la pressione, secondo il consiglio di Matteo,che ha il padre medico.
Lo lascio piano piano e gli poggio la testa nel tavolo.
Albertini ride,quasi soddisfatto.
2 minuti dopo,Ryan riprende i sensi.
Mi sorride.
Avevo troppa paura che quel sorriso si fosse spento e quegli occhi verdi si fossero chiusi per sempre.
RYAN POV'S
Vederla lì e fissarla così di vicino mi fa impazzire. Vorrei dirle che non può stare con me. Non può. Stupido,Ryan! Mi si è alzata la pressione alla vista di quel mostro.
"Tutto okay,Ryan? Ce la fai a continuare le lezioni? Tuo zio è lì sotto. Lo mandiamo a casa o ti aspetta?"
La voce è quella della preside.
Sono ancora un po' frastornato.
"Lo faccia andare via,grazie,ce la faccio."
Mi alzo lentamente e Roberta mi sostiene.
I nostri sguardi si incrociano per la prima volta. Ha gli occhi più belli che io abbia mai visto in tutta la mia esistenza. Non conta il colore,ma quello che c'è dentro.
Avrei voglia di baciarla,ma non posso. Non qui,almeno. E poi non se neanche se le farebbe piacere.
"Sei stata brava. Grazie di tutto."
Le dico sorridendo.
Ma sei idiota? Ti salva la vita e le dici solo questo?
In ogni caso,la campanella è suonata e ora c'è Geostoria.
ROBERTA POV'S
Vedere i suoi occhi così da vicino. Non mi sarei mai immaginata un gesto simile. È così bello. Mi chiedo cosa abbia fatto di orribile per essere stato bocciato. Gli si è alzata la pressione alla vista di Albertini,il nuovo compagno.
Entra la prof. di Geostoria.
Sembra il prototipo di Effie Trinket di Hunger Games.
"Allora ragazzi. Per prima cosa buon anno! Seconda cosa..Ryan! Sei di nuovo con noi."
Poi si volta verso Albertini e la sua voce cambia tono.
"Albertini! Ancora qui? Quando ti decidi ad andartene? Questa è una bella classe. Non rovinarla! Sono stata abbastanza chiara?"
Poi si rivolge al resto della classe,con la sua voce molto da Effie Trinket.
"Allora ragazzi,come tutti gli anni io non faccio fare i classici test d'ingresso,bensì dei progetti. Farò ad estrazione,un maschio e una femmina. Possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!"
Non riesco a trattenermi.
"Prof,ha visto o letto Hunger Games? No perché questa è una citazione del libro."
"Certo che l'ho letto. Che libro meraviglioso,vero? Stupendo,davvero!"
Sfila tutti i nomi,in coppie.
Rosamaria e Roberto.
Mattia e Francesca.
Matteo e Giovanna.
Giovanni e Erika.
Ultimi.
"Bene,l'ultima coppia per il progetto è:Agus Roberta e Di Maggio Ryan."
COSA?
Ehi,ehi,ehi.
Io e Ryan?
Ma ne siamo certi?
L'emozione mi assale.
RYAN POV'S
Si,cazzo. Devo fare il progetto con Roberta. Non so esattamente di cosa parlerà. Ma farlo con lei sarà bellissimo e anche istruttivo.
La prof. parla.
"Visto e considerato che fate Greco e Latino,dovrete fare una ricerca sulla Storia e la Geografia di Roma e della Grecia. Avrete un mese di tempo. Intanto,le coppie si siedano insieme per agevolare la conoscenza se non vi conoscete già bene."
Di bene in meglio.
Mi siedo con Roberta.
Vedo che è contenta,ma devo parlarle.
ROBERTA POV'S
Deve sedersi con me.
Oddio,oddio,oddio.
Prende posto accanto a me.
"Ciao bella."
"Ciao bello."
"Quindi dovremmo fare un progetto. Sarà impegnativo. Ma farlo con te sarà già una bella esperienza."
Divento rossa.
"Farlo con te non sarà di meno."
Diventa improvvisamente serio e freddo.
Non capisco cosa gli prenda.
"Ryan? Tutto okay?"
RYAN POV'S
"No,Roberta."
"Che succede cucciolo?"
Sentirla che mi chiama così mi fa impazzire. Ma devo dirle la verità.
"Io..noi..non possiamo essere amici."
"Perché?"
"Ho un passato brutto alle spalle e quella merda umana di Albertini ha contribuito nella mia bocciatura in questi anni."
"Che ha fatto?"
"Vuoi davvero sentire il mio oscuro passato?"
"Certo che voglio. Se ti va ovviamente."
"Si,ce la faccio. Nei dettagli?"
"Se puoi.."
Prendo un respiro.
"Sono figlio unico. Be',in realtà avrei dovuto avere un fratello ma mia madre ha abortito al quarto mese di gravidanza. Aborto non volontario. Ero molto piccolo,avevo 5 anni ed ero uscito con mio padre. Ci sedemmo in un tavolino al bar e io ero in braccio a lui quando..si accasciò sopra il tavolo. Molte persone videro quella scena. Chiamarono subito i soccorsi. Tutti conoscevano papà come un brav'uomo e vederlo lì,accasciato,non era un bello spettacolo. Figurati per un bimbo di 5 anni,che è per giunta suo figlio. Lo portarono in ospedale e mamma mi portò da zia Marisa e zio Mauro. Avevano un figlio,Marco,che aveva la mia stessa età. Zio era in ospedale e zia era rimasta con me e Marco. Zio e papà erano fratelli.
Dopo non molte ore,due o tre,zio chiamò zia e le disse che papà era morto e che la mamma aspettava un bambino. Voleva chiamarlo Micheal, come mio padre,ma quattro mesi dopo lo perse perché era entrata in depressione. Una di quelle depressioni dalla quale è difficile uscire."
"E ora tua madre?"
"Mia madre si trova in un ospedale psichiatrico da più di sei anni. Non l'ho più vista da allora."
"E con chi vivi?"
"Vivo con i miei zii e mio cugino Marco. Marco è come il fratello che non ho mai avuto. Non è solo un cugino,ma un consigliere,uno psicologo,un fratello,un migliore amico."
"Puoi continuare la storia o per ora basta?"
"Se dopo vuoi andare dietro le gradinate ti racconto il resto,okay?"
"Okay."
ROBERTA POV'S
Ryan non ha avuto un'infanzia facile.
Suo padre è morto di infarto.
Sua madre ha abortito al quarto mese per depressione e non la vede da più di sei anni.
Vive con i suoi zii e suo fratello.
Ma qualcos'altro gli ha rovinato la vita.
Un ragazzo di nome Giuseppe Albertini.
Suona la campanella e ci dirigiamo velocemente verso il bar. Ci sediamo e mangiamo velocemente i nostri panini.
Arriva Mattia.
"Allora guys,andiamo a fare un giro?"
"Matti,mi dispiace ma devo fare un giro con Ryan e dobbiamo essere soli."
"Okay,non disturbo,a dopo."
Pochi minuti dopo,sentiamo un sogghigno e una risata malefica.
"Bene bene bene. Cos'è lei? Una nuova troietta? Lasciami l'onore,Ryan. I patti sono patti."
"Lasciami in pace,Albertini! Vai via!"
Sono spaventata.
"Ryan,che succede? Di che parla?"
"Di nulla,è solo un coglione."
"Non le hai raccontato nulla?"
"Vai via,cazzo!"
I suoi professori di sostegno lo prendono e lo portano via.
Ryan mi prende per un polso e mi trascina.
"Vieni."
Ora siamo dietro le gradinate.
Chissà cosa gli ha fatto quell'essere.
RYAN POV'S
Sento il sangue gelare dentro le vene ma devo raccontarle la storia.
"Parecchi anni dopo,a fine terza media,incontrai un ragazzo. Si chiamava Albertini Giuseppe. Viveva allo ZEN e suo padre era in galera. Sua madre faceva la prostituta insieme alle sue sorelle,mentre i fratelli erano spacciatori,ladri e stupratori.
Non avrei dovuto farmelo amico.
Ero per strada con lui e i suoi fratelli quando vidimo una bella ragazza.
Giuseppe sembrava un ragazzo buono,diverso dai fratelli.
Era bello,lunghi capelli rossi e occhi verdi. Era anche simpatico,disponibile e alla mano. Ma non fu così.
Si scambiarono parole in dialetto.
"Allora,al solito?"
"Al solito,però la lasciamo al nuovo arrivato."
I due più grandi si avvicinarono alla ragazza e,con uno schiaffo,la fecero svenire.
La caricarono su un furgoncino e andammo verso un casolare.
Il leader dei fratelli era Giuseppe.
"Senti,caro,la ragazza è là dentro."
Avevo 13 anni.
"E che dovrei fare io?"
"Tu allora non hai capito nulla."
Mi portò dentro la stanza e vidi che la ragazza era a letto. C'era una piccola telecamera che filmava tutto.
L'animale mi mostrò che dovevo fare sesso con la ragazza,dovevo stuprarla. Mi diede un preservativo. Mi mostrò come metterlo.
"Ma io non posso farlo. Ho 13 anni,non so come si fanno queste cose."
"Tu lo devi fare. Hai capito? La telecamera serve per guardarti."
Giuseppe legò la ragazza al letto.
"Tutta tua."
Ero costretto.
Iniziai a spogliarla con violenza e a fargli dei ditalini troppo forti. Urlava. Contro la mia volontà,la penetrai e la stuprai. Poi non ce la feci più e scappai."
Vidi Roberta in lacrime.
"Hai stuprato una ragazza quando avevi 13 anni?"
"Si ma sono stato costretto. Mi avrebbero ucciso."
"Continua."
"Raccontai tutto ai miei zii ed ero mortificato. Zio Mauro non fece in tempo a sentirmi parlare che subito corse con me in caserma per denunciarli. Confessai tutto.
Ma quella non fu la prima volta.
Una volta mi fece drogare e stuprare tre ragazze.
Iniziai a essere stanco di quella schiavitù. Mi ribellai. Altre volte, avevo combattuto in bische clandestine sempre per causa sua e decisi di affrontarlo.
Facevo karate e lo picchiai per bene. Poi fecimo la lotta con i coltelli. La cicatrice che ha nel viso gliel'ho procurata io.
Una volta gli mollai un pugno qui,a scuola,e iniziò la rissa. Ci sospesero.
L'anno dopo,mi picchiò e io tentai di difendermi ma credettero a lui. Ci sospesero di nuovo.
Ero diventato aggressivo e nervoso. Ma ora non sono più quel Ryan. Sono un altro Ryan,il vero Ryan. Però devi starmi lontana."
Finisco la storia e cado in lacrime.
ROBERTA POV'S
Lo abbraccio.
"Senti,Ryan. Io ho capito di che pasta sei fatto. Certo,forse con te sarei un po' in pericolo ma sono con te. E questo basta. Credimi. Non ti abbandonerò. Te lo prometto."
Lo vedo alzarsi,sorridere e abbracciarmi.
"Grazie Robi,ti voglio bene."
"Anch'io te ne voglio,Ryan."
Suona la campanella ed entriamo in classe.
Ora le idee sono più chiare.
Sono contenta di avelo accanto.