Capitolo 18

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"Mammaaaa" questo fu il mio risveglio.
Ero nel letto con la bambina a casa sua, lui non c'era..
"E papà?"
Lei "parlava" ma non la capivo
"Andiamo di la" la presi e la portai in cucina.
C'era un bigliettino.
"Amore io sono al lavoro, per favore non lasciare sola Jessica, ritorno per pranzo"
'Va bene' pensai,
"Jessica facciamo colazione" la feci mangiare un po'.
Erano già le 12..
Chiamo mia suocera e chiedo a che ora di solito ritorna Roberto, lei mi dice verso le 13;30, e stavo iniziando a preparare qualcosa quando mi arriva un messaggio.
"Come è bello andare a letto con l'uomo che tu ami.."
Mi crollò il mondo addosso..
Lo chiamo
"Dove cazzo stai?"
"Al lavoro amore"
"E con chi?"
"Con i colleghi? Ahahah"
"Non fare lo spiritoso"
"Ma che hai?"
"Mi è arrivato un messaggio"
"Oddio.. Tu non credere a niente"
"Ah si perché non dovrei? Perché credevi non saresti mai stato scoperto?"
"Appena arrivo a casa ti spiego"
"Vaffanculo" riattacco
Spengo il gas. Prendo tutto.
"Jessica andiamo da zia"
Porto Jessica da Antonella
Non c'è nessuno..
Vado a casa mia e lei si addormenta. Preparo il pranzo.
Arrivano quasi le 14.
*suona il campanello*
"Roberto.." Mormoro.
Trovo una lettera. La prendo. La apro.
"Fai attenzione..kiss"
"Ih Gesù mio, questi sono pazzi"
*suonano il campanello ininterrottamente*
*jessica si sveglia e inizia a piangere*
Corro a prenderla, e vado ad aprire la porta.
" mi spieghi cosa vuoi?"
"Parlarti"
" vai via, e eccoti Jessica, non l'ho lasciata sola"
Gli chiudo la porta in faccia.
Inizio a piangere.
"Apri cazzo"
"Che vuoi?" sussurro piangendo
"Voglio solo parlarti"
"Fa niente, ho già capito a tutto" continuo a piangere.
"Il tuo problema è che non sai niente, potresti ascoltare cosa ho da dirti?"
resto in silenzio
"Devi solo ascoltarmi..poi farai la tua scelta, ma ascoltami"
Apro la porta..
"Avrei dovuto dirtelo" mi dice.
"DIRMI CHE? CHE SEI UN BASTARDO?" Grido piangendo
"No no no, non è come credi, lei mi ha mi nicchiato"
"MA LEI CHI?"
"Andiamo a casa, e ti spiego tutto"
Ci mettiamo in macchina e nemmeno una parola.
Arriviamo a casa sua.
"Ora spiega.."
"Mi ha minacciato, che se non ti avrei lasciata ci avrebbe fatto lasciare lei"
"MA CHI, CAZZO?"
"La mia ex"
"E che vuole ora?" Piango.
"È gelosa di te, di noi."
"Non posso crederti Roberto, sono le scuse più ovvie che io abbia mai sentito, stammi bene" mi avvio per l'uscita di casa sua, ma mi prende per mano..
"Credevo non sarebbe riuscita a farci lasciare, non facciamola vincere"
Lo guardo, giro la testa e vado via, piangendo, da sola, nel presto pomeriggio.
Mi aveva uccisa, mi aveva trafitto il cuore.
Arrivo a casa e mi stendo sul letto, quando mi addormento in un profondo sonno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2015 ⏰

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