Capitolo 12

255 7 0
                                    

«Hai voglia di un panino?» chiesi a Roberto.

«Okay, grazie. Con che cosa?»

«Crudo e mozzarella.»

«Buono!»

Gli detti il panino e ne presi uno anche per me. Chiamai Jessica e le diedi parte del mio panino.

Arrivarono le 12:00 e portai Jessica a fare un bagno con i suoi braccioli.

Ogni cosa che diceva mi chiamava "mamma".

Io ne ero fiera anche se non era mia figlia ma mi sentivo in imbarazzo d'altra parte.

Ritornammo alla riva, ci asciugammo con un asciugamano, ci vestimmo e salutai i suoi amici quando..

«Ragazzi ma io non vi ho presentato Michelle» disse Roberto.

«Piacere Marco»

«piacere Michelle»

«Piacere Andrea»

«piacere Michelle»

«Piacere Luca»

«Piacere Michelle»

«Piacere Samuele»

«Piacere Michelle»

«piacere Manuel»

«Michelle»

Si, si erano presentati tutti ma non mi sarei ricordata nemmeno un nome.

Roberto mi accompagnò a casa.

Trovai mia madre piangere.

«Che hai mamma?» rimasi sconvolta.

«A Daniela mancano pochi giorni»

Rimasi senza parole, mi cadde il borsone di mano.

La abbracciai e mi recai in camera. Chiamai Anastasia.

«Che vuoi?» rispose

«Hey amore tutto bene?»

«Ma che amore? vaffanculo» e riattaccò

Rimasi ancora più sconvolta, ma mi ero abituata al suo comportamento, ogni volta che stava male trattava male me e visto che stavo passando un bel momento con Roberto non volevo rovinarmelo. Quindi visto che mi aveva mandata a fare in culo non la richiamai.

Mi lavai, ma nella doccia era impossibile non pensare alla mia migliore amica.

Mi lavai i denti.

Non sapevo cosa indossare ma alla fine scelsi una gonna a tubino da sotto il seno e a minigonna e scelsi una camicia bianca che gliela sblusai dentro.

Presi una pochette beige e mi misi dei tacchi beige.

Andai in bagno e mi truccai.

Accesi la piastra e nel frattempo andai in cucina.

«Mamma, ti andrebbe di aiutarmi a prendere un regalo ad una bambina per il suo compleanno?»

Lei stava ancora piangendo ma mi rispose dicendomi che sarebbe venuta.

Mi recai in bagno e mi piastrai i miei capelli ricci.

Si preparò e andammo a in centro.

Le presi un completino con una borsetta. Spesi un totale di 35€.

Ritornai a casa ed erano già le 17;55

In quei cinque minuti che mi restavano ancora raccontai a mia madre per chi era quel regalo dicendole semplicemente che era per la figlia di un mio amico.

Quegli occhi color del mare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora