Capitolo 2

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*suona il campanello*
Era la mia amica Anastasia che si butto in lacrime da me.
L'unica cosa che potetti fare in quel momento fu abbracciarla.
<<che hai?>> chiesi con una voce triste.. vedendola così mi si inpietriva in cuore
<<hanno scopetro che mia madre ha un tumore a causa del fumo molto probabilmente>>
La guardai con gli occhi lucidi mentre lei piangeva..
Mi ero affezionata tantissimo a sua madre, tutto inizio fumando insieme una sigaretta..
Era davvero una mamma speciale, di quelle che permettono l'universo ai proprio figli.. beh si poteve anche essere bello avere tutto ma sinceramente preferivo la madre che ti negava qualcosa, per poi farla di nascosto, quello è puro divertimento.
L'abbracciai e sentii che la dura e forte Anastasia che c'era in lei si sciolse in un abraccio, anzi il mio abbraccio e questo mi rendeva felicissima.
Cercai di incoraggiarla dicendole <<tutto andrà per il meglio>> e quando lei mi rispose con voce roca dicendomi che il tumore era maligno restai di stucco.
Non sapevo che fare.. e cercai di distoglierla dai suoi pensieri con un <<Ti va di fare un giro?>> lei annuì e la presi per mano portandola al parco per allontanare i pensieri.Ci divertimmo spensierate con due bambine ma quando non parlavamo il suo sguardo era perso tra il verde del parco... i suoi pensieri l'affogarono nella tristezza pura.
Allora cercai di uscire più argomenti possibile e ritornammo come delle piccole bambine a ridere e a scherzare sull'altalena fino a quando accesi una sigaretta e ricominciò il suo sguardo triste.. forse la sigaretta la portò a pensare al tumore..Si fece tardi e decisi di andare ma l'accompagnai a casa e per tutto il tragitto non parlò minimamente.. nemmeno un accenno di voce!
Arrivai a casa verso le ventuno e mi feci una doccia per rilassarmi. Mi precipitai in cucina con una fame da lupi e raccontai l'accaduto a mia madre.
Lei ci rimase malissimo visto che andavano molto d'accordo e disse con parole sicure e forti <<domani andremo a farle visita>>
<<No, no mamma, non posso, non riuscirei a vedere Daniela in quello stato>>
<<allora ci andrò da sola, ma ci andrò!>> disse sicura di se.
Senza rispondere andai in camera e mi precipitai sul mio letto pensando alla giornata e come Anastasia avrebbe dovuto superare tutto e se sarei stata in grado di aiutarla e stare accanto...

Quegli occhi color del mare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora