*suona la sveglia*
Mi svegliai, erano le 11, Oddio avevo dormito troppo.
Prendo il cellulare.
"Amore buongiorno.. -1❤️"
"buongiorno anche a te❤️"
Ma quel "-1" cosa stava a significare? meno uno cosa?
Lascio perdere e vado in cucina
«Buongiorno»mi dice mia madre.
«Giorno»
«Meh, domani il grande giorno»
«Ah i miei diciott'anni»
«Te ne eri dimenticata?»
«No mamma niente»
Ora capisco, quel meno uno stava per i giorno che mancavano alla mia maggiore età.
Manca solo un giorno. Ora ricordo tutti i miei momenti, il mio tempo peso, le prese per il culo, le false amicizie, gli amori sbagliati, la mia innocenza che ora si è trasformata in pudore e quant'altro. Sono passati diciotto anni. ricordo il mio primo giorno di scuola elementare e fra meno di un mese devo frequentare il quinto superiore.
Iniziai a fare dei servizi in casa, mi riordinai la camera e mi lavai. Arrivarono le 12;00
Chiamai Roberto
"Giorno amore"
"Giorno"
"Tutto bene?"
"Sisi a te?"
"Si amore" risposi.
"Amore oggi pomeriggio ho da volgere delle faccende, e siccome mia madre non può accudire la bambina ma mia sorella può, ti andrebbe di stare con lei, I suoi figli e Jessica alle 16;00"
"Si amore, alle 16;00 sono a casa tua"
"A dopo"
Riattacai.
*Squilla il telefono di casa*
Risponde mia madre
"Pronto"
"..."
"Ah, sì" mi guarda e si allontana.
"..."
Sentii bisbigliare ma non capii bene cosa disse.. mi sembrava strana. di solito non si nasconde.
"Okay a dopo" rispose e riattaccò.
Mi avvicinai a lei.
«Mamma chi era?»
«Niente.. nessuno..» e si allontanò.
Stranissima, di solito mi dice tutto...
Tralasciai quel comportamento e iniziai a preparare il pranzo.
Finii di preparare il pranzo. «Mamma vieni è pronto!»
«Arrivo»
Notai che era intenta a cercare qualcosa nei vecchi scatoloni..
Arrivo e si sedette. Mangiammo.
«Come va a Daniela?» le chiesi.
«Non bene!»
«Mi dispiace davvero tanto..»
Sparecchiai la tavola e lavammo i piatti.
Si fecero le 15;00 e iniziai a prepararmi. Scesi di casa alle 15;40. Arrivai a casa sua per le 16;00.
Suonai il campanello.
«Chi è?» rispose una voce femminile.
«Sono Michelle!»
Mi aprì.
Salii e appena entrai in casa la piccola mi saltò addosso.
Salutai Antonella con sei baci sulla guancia, il solito saluto femminile.
C'erano anche i suoi figli.
Cerammo di intrattenere i bambini giocando con loro.
Ad un certo punto si misero a vedere la tv e io e Antonella parlammo.
Mi descrisse la sua vita, il suo lavoro, la sua casa, quando si sposò ecc.
Facemmo delle foto con i piccoli e le postammo su Facebook.
Arrivarono le 18;00 e arrivò Roberto. Il tempo passò troppo infretta.
«Amore!» mi baciò.
«Hey amore»
«Andiamo a farci un giro?»
«Ora? come sto vestita in questo modo?»
«Sei bellissima!» mi disse.
«Mannò, vado a cambiarmi a casa e ci vediamo!!»
«Okay allora Anto vi va di venire con noi?»chiese ad Antonella
«Okay fra un oretta esce dal lavoro mio marito!» rispose lei.
«Allora fra un oretta passo a prendere Michelle e poi passiamo da casa vostra»
«okay» risposi io
«Allora a dopo» rispose Antonella prendendo i bambini per mano e uscendo di casa.
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Quegli occhi color del mare.
AcakMi chiamo Michelle una ragazza quasi maggiorenne, ho una migliore amica di nome Anastasia.. È una tipa con poco di buono, la solita puttanella che tutti vorrebbero scoparsi e io la sua "migliore amica" sfigata che tutti conoscevano come "Michelle la...