Capitolo 13

235 9 0
                                    

*suona la sveglia*

Mi svegliai, erano le 11, Oddio avevo dormito troppo.

Prendo il cellulare.

"Amore buongiorno.. -1❤️"

"buongiorno anche a te❤️"

Ma quel "-1" cosa stava a significare? meno uno cosa?

Lascio perdere e vado in cucina

«Buongiorno»mi dice mia madre.

«Giorno»

«Meh, domani il grande giorno»

«Ah i miei diciott'anni»

«Te ne eri dimenticata?»

«No mamma niente»

Ora capisco, quel meno uno stava per i giorno che mancavano alla mia maggiore età.

Manca solo un giorno. Ora ricordo tutti i miei momenti, il mio tempo peso, le prese per il culo, le false amicizie, gli amori sbagliati, la mia innocenza che ora si è trasformata in pudore e quant'altro. Sono passati diciotto anni. ricordo il mio primo giorno di scuola elementare e fra meno di un mese devo frequentare il quinto superiore.

Iniziai a fare dei servizi in casa, mi riordinai la camera e mi lavai. Arrivarono le 12;00

Chiamai Roberto

"Giorno amore"

"Giorno"

"Tutto bene?"

"Sisi a te?"

"Si amore" risposi.

"Amore oggi pomeriggio ho da volgere delle faccende, e siccome mia madre non può accudire la bambina ma mia sorella può, ti andrebbe di stare con lei, I suoi figli e Jessica alle 16;00"

"Si amore, alle 16;00 sono a casa tua"

"A dopo"

Riattacai.

*Squilla il telefono di casa*

Risponde mia madre

"Pronto"

"..."

"Ah, sì" mi guarda e si allontana.

"..."

Sentii bisbigliare ma non capii bene cosa disse.. mi sembrava strana. di solito non si nasconde.

"Okay a dopo" rispose e riattaccò.

Mi avvicinai a lei.

«Mamma chi era?»

«Niente.. nessuno..» e si allontanò.

Stranissima, di solito mi dice tutto...

Tralasciai quel comportamento e iniziai a preparare il pranzo.

Finii di preparare il pranzo. «Mamma vieni è pronto!»

«Arrivo»

Notai che era intenta a cercare qualcosa nei vecchi scatoloni..

Arrivo e si sedette. Mangiammo.

«Come va a Daniela?» le chiesi.

«Non bene!»

«Mi dispiace davvero tanto..»

Sparecchiai la tavola e lavammo i piatti.

Si fecero le 15;00 e iniziai a prepararmi. Scesi di casa alle 15;40. Arrivai a casa sua per le 16;00.

Suonai il campanello.

«Chi è?» rispose una voce femminile.

«Sono Michelle!»

Mi aprì.

Salii e appena entrai in casa la piccola mi saltò addosso.

Salutai Antonella con sei baci sulla guancia, il solito saluto femminile.

C'erano anche i suoi figli.

Cerammo di intrattenere i bambini giocando con loro.

Ad un certo punto si misero a vedere la tv e io e Antonella parlammo.

Mi descrisse la sua vita, il suo lavoro, la sua casa, quando si sposò ecc.

Facemmo delle foto con i piccoli e le postammo su Facebook.

Arrivarono le 18;00 e arrivò Roberto. Il tempo passò troppo infretta.

«Amore!» mi baciò.

«Hey amore»

«Andiamo a farci un giro?»

«Ora? come sto vestita in questo modo?»

«Sei bellissima!» mi disse.

«Mannò, vado a cambiarmi a casa e ci vediamo!!»

«Okay allora Anto vi va di venire con noi?»chiese ad Antonella

«Okay fra un oretta esce dal lavoro mio marito!» rispose lei.

«Allora fra un oretta passo a prendere Michelle e poi passiamo da casa vostra»

«okay» risposi io

«Allora a dopo» rispose Antonella prendendo i bambini per mano e uscendo di casa.

Quegli occhi color del mare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora