Mi accoccolai al suo petto e presi dei respiri profondi, il cuore mi batteva all'impazzata.
Avrei voluto che quel momento non passasse mai, mi strinsi ancora più forte e lui mi cinse in un abbraccio protettivo mentre continuava ad accarezzare i miei capelli.Chiusi gli occhi per un momento abbandonandomi alle braccia di Morfeo.
-Dormi bene mia bella- disse in un sussurro Thomas e prima che potesse dire altro mi ero già addormentata.
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Mi svegliai che era già fatto buio nello stesso letto dove mi ero addormentata, mi girai ma accanto a me non c'era nessuno.Affondai il volto nel cuscino fino a riempirmi le narici del profumo di Thomas. Lo ammetto detto così sembro una maniaca, ma quel profumo era come una droga. Mi accoccolai fa le coperte e poco dopo sentii la porta aprirsi.
Feci finta di dormire e sentì il materasso inclinarsi di poco e due mani cingermi la vita.-Tanto lo so che non stai dormendo- Disse sussurrando.
Mi girai sbuffando e mi persi nei suoi magnifici occhi.
-Guarda che così mi consumi- disse ridendo.
Abbassai lo sguardo e diventai tutta rossa. Sentii la mano di Thomas accarezzarmi il viso formando cerchi immaginari sulla mia guancia, alzai lo sguardo e lo vidi sospirare con lo sguardo perso sul soffitto della stanza.
-A cosa pensi?- chiesi curiosa mentre gli accarezzavo il petto.
Si girò verso di me e mi mostrò uno di quei sorrisi da perdere la testa.
-Niente, non posso ancora credere che tu mi abbia fatto innamorare....che stregoneria mi hai fatto?- disse scherzando, mentre mi stringeva ancora più forte.
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Tornata a casa vidi tutte le luci spente, strano che Nathan non c'era.Non gli diedi peso e mi rifugiai nella mia camera, presi le mie cuffiette ed incominciai a mettere Musica a caso a palla.
Ero stesa sul mio letto a pensare a ciò che era successo quando sentii un forte rumore provenire dalla cucina, un tonfo. Tolsi le cuffiette e sentii delle voci, non erano quelle di Nathan, o quelle di Thomas o quelle di Angela.
Erano due voci, una roca e grossa mentre l'altra si sentiva a malapena.
Spensi le luci accese nella mia camera è trattenni il respiro. Tremavo.In quel momento il mio telefono squillò, era un messaggio. Le voci si zittirono e sentii dei passi leggere avvicinarsi piano. Maledii mentalmente il mio stupido cellulare, che tempismo che aveva.
Sentii una porta aprirsi di scatto, fortunatamente non era la mia ma quella di Nathan, compresi che non avevano capito da dove provenisse quel rumore così stavano andando a tentoni. Tremavo ancor di più dal l'ansia e dalla paura. Una lacrima solcò la mia guancia.Cazzo! Cosa potevo fare adesso?
E sopratutto di chi erano quelle voci?
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Nadine
Fiksi RemajaLa protagonista è Nadine, una ragazza di 13 anni accompagnata dalla sua inseparabile coscienza. Nadine nasconde un segreto che fa impaurire, inorridire e allo stesso tempo provare pena a chiunque ne venga a conoscenza...lei è autolesionista. Trasfer...