Capitolo 24: Per sempre...

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Delle braccia mi afferrarono le spalle e cacciai un urlo degno di premio prima di aprire gli occhi. Mi calmai non appena mi resi conto che davanti a me vi era Thomas. Ancora con le lacrime agli occhi mi buttai fra le sue braccia e lo strinsi più che potei.
Scoppiai in un pianto isterico completo di piccoli urli di sfogo.
Intanto in lontananza sentii i suoni delle sirene.
In poco tempo il palazzo era illuminato da abbaglianti luci rosse e blu.

Thomas continuò ad accarezzarmi la testa e a sussurrarmi che andava tutto bene.
Denunciammo tutto alla polizia e i due ladri furono arrestati seduta stante.
Poco dopo arrivò anche Nathan che preoccupato si fiondò su di me abbracciandomi e piangendo... Stava piangendo. Ancora non ci credevo, mio fratello non si sarebbe mai messo a piangere davanti a me. Lui era forte, o almeno cercava di esserlo con me.
Lo dovevo aver fatto davvero preoccupare e ciò non migliorò la situazione poiché continuai a piangere più forte di prima.

Dopo un paio di ore ci eravamo tutti calmati e finalmente le volanti della polizia avevano liberato il cortile. Eravamo tutti nella cucina: io, Thomas, Angela e Nathan.
Con ancora gli occhi gonfi e caldi mi apprestai a sorseggiare una camomilla calda, oserei dire bollente dato che mi ero bruciata la lingua, ma non mi lamentai perché quel dolore attestava il fatto che non ero morta, che ero ancora viva. Almeno così pensavo dato che ero completamente vuota, priva di ogni emozione.

Ormai il silenzio che si era calato nella stanza creava un aria di estrema tensione dove mi era quasi difficile respirare. Mi alzai di scatto dalla sedia e Angela e Nathan si girarono a guardarmi preoccupati, come se fossi potuta cadere da un momento all'altro.

-Io...credo che andrò un po' a riposarmi.- Sussurrai con la voce rotta.

Cominciai a camminare barcollando per il corridoio. Sentii dei passi dietro apprestarsi a raggiungermi, ma non avevo la forza morale di girarmi.
Continuai ad avanzare ma ad un certo punto non sentii più il pavimento sotto i miei piedi. Mi guardai intorno spaesata e dopo un po' realizzai che ero fra le braccia di Thomas.

- Stupido! Lasciami...- dissi dimenandomi diventando completamente rossa.
Intanto eravamo già arrivati nella mia stanza e lui mi ripose sul letto delicatamente, quasi avesse paura di rompermi.

-Vedo che sono un ottima medicina perché hai già riacquistato colore.- Disse sorridendo malizioso.

-Stupido...- sussurrai girandomi dall'altra parte ancora più rossa di prima.

-Come? Prova a ripeterlo adesso...- disse iniziando a farmi il solletico.

-Ahahahahah ti prego....Ahahahahah basta Ahahahahah-dissi cercando di annaspare un po' di aria.

-Chiedi scusa.-

-Ahahahhahahaha MAI Hahahahah- maledetto orgoglio. Thomas continuò a farmi il solletico divertito e dopo un po' mi arresi.

-Ahahahhaha ok....ok.ahahhaha scusa- Thomas si fermò momentaneamente spostando una ciocca di capelli mora che era caduta sul suo splendido volto.

- Scusa....MIO RE- disse facendomi capire che dovevo ripetere.

- MAI!!- maledetto orgoglio parte2. Intanto io sgusciai dalla sua presa e cercai di svignarmela, ma Thomas fu più lesto e si avventò su di me e mi prese il volto fra l'indice e il pollice portandolo su facendomi perdere nel enorme prato incontaminato che si ritrovava al posto degli occhi.

-Sono riuscito a farti ridere finalmente.- Disse baciandomi teneramente.
-Sai l'aria da zombie non ti dona proprio.- Disse sorridendo.

-Grazie, eh?- feci con finto broncio cercando di non ridere.
D'improvviso la poca distanza che c'era fra di noi si annullò definitivamente.

-Di nulla.- disse Thomas ironico staccandosi dalle mie labbra.
Ero completamente rossa e imbarazzata e, non sapendo cosa fare, feci la prima cosa che mi venne in mente: mi fiondai a peso morto sul letto..... Che ci potevo fare se ero stanca.

-Sei stanca?- Chiese Thomas in un sussurro mentre mi cingeva le spalle.

-Mmh mmh- Annuì.

-Okay allora io vado.- disse dandomi un ultimo bacio sulla scapola.
Staccandosi dall'abbraccio. Lo bloccai prendendolo per la manica della felpa.

-No!- dissi per poi abbassare il tono in un sussurro -Emmh.... Resta con me ancora per un po'- dissi facendogli spazio sul letto.
Si stese, mi abbracciò da dietro e mi sussurrò in un'orecchio:-Io resterò con te per sempre se questo ti fa piacere.-

Con il cuore a mille mi voltai, gli diedi un piccolo bacio a stampo e mi accucciolai sul suo petto finendo in poco tempo fra le braccia di Morfeo.

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SPAZIO ME
Rieccomi con un nuovo capitolo. Questa volta ho cercato di farlo un po' più lungo. Spero che vi piaccia.
Votate, commentate e....
....Buon anno a tutte!❄️

NadineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora