Invited.

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Sbloccai il telefono, notando che erano soltanto le 5:00 a.m, ed io, come ogni notte fuori casa, non riuscivo a prendere sonno.

Decisi allora di uscire, scostai la coperta del sacco a pelo rossa cercando di non fare rumore, infilai le scarpe, una felpa circostante ed aprii la cerniera della tenda.

Un fresco venticello scompigliava i miei lunghi capelli marroni, che solleticavano il mio viso con le punte leggermente bionde. Nonostante fossi contraria al campeggio, questa leggera sensazione mi piacque moltissimo.

Non molto distante da me, un leggero spicchio di sole faceva capolino dalle possenti montagne. Era una visione davvero magnifica, tanto che mi incantai a guardarla.

"É molto bello" sobbalzai un attimo sentendo la voce di Michael alle mie spalle "ti ho spaventata?" chiese ridendo appena.

Nha sei solo arrivato di soppiatto come uno stupratore seriale.

"Giusto un pochino" gli sorrisi leggermente, facendogli segno di avvicinarsi a me, "anche tu non riesci a dormire?" gli chiesi poi.

"Diciamo che vengo abitualmente qui quando Calum russa di brutto" si mise le mani in tasca, guardando quel bellissimo spettacolo dinnanzi ai suoi occhi, a differenza mia, che trattenevo a stento le risate per la sua battuta precedente.

"Sei mai stata ad un falò, Carly?" spostó l'attenzione su di me, abbozzando un lieve sorriso.

"A dire la verità, non sono mai stata in campeggio prima d'ora" dissi, dondolando avanti e indietro. Era rituale farlo quando il nervosismo si faceva sentire.

"Allora non devi mancare questa sera! Andiamo vicino al lago per poi fare un piccolò faló: canteremo, balleremo e soprattutto mangeremo" era molto eccitato, lo potevo notare dal brillare dei suoi occhi verdi, nonostante ci fosse una scarsa lucentezza ad illuminarlo..

"Bhe emh... suppongo che ci sarò" diedi un cazzottino amichevole sulle spalla di Michael, che prese a massaggiarla ridendo.

"Michael!" una ragazza bionda gridò verso la nostra direzione, correndo all'impazzata verso la figura del rosso, "pensavo fossi sparito" bació appassionatamente le sue labbra, lasciando piccoli residui di rossetto rosso su di esse.

Come pensavo, Michael Clifford era già una proprietà privata.

Mi incupii leggermente, "e tu sei?" la bionda stavolta si rivolse a me, guardandomi dalla testa ai piedi con una smorfia di disgusto.

"Io sono Carly, un'amica di Michael"

"Ah meglio per te. Dai Mikey vieni in tenda" disse lei tenendo la solita smorfia di disgusto, trasformandola in una sguardo malizioso non appena incroció gli occhi di Michael.

Lui le sorrise, "scusa Carly, il dovere mi chiama" lo salutai con la mano e piano piano si allontanó, mano nella mano di quella ragazza, che per giunta non mi aveva neanche detto il nome.

"Ah Carly" d'un tratto mi sentii richiamare nuovamente da Michael "preparati, voglio vederti stasera" fece un occhiolino verso la mia direzione, provocandomi un sorriso del tutto involontario.

Lo salutai per l'ennesima volta e mi ritirai in tenda, stringendomi dentro alla mia calorosa felpa nera.

-

Mi svegliai di soprassalto senza un'apparente motivo, ritrovandomi lo sguardo divertito di Ty addosso.

"Che ore sono?" chiesi con la voce impastata dal sonno.

Wrapped Around Your Finger ➵ m.cDove le storie prendono vita. Scoprilo ora