Una scia di baci umidi si estese per il mio collo candido, già leggermente colorato da quei rossi succhiotti che le labbra color ciliegia di Michael avevano lasciato la sera prima, "buongiorno principessa" sussurró nel mio orecchio con voce sensuale.
Mugugnai leggermente, rispondendogli con un flebile sorriso, "mi fà male la testa" dissi, massaggiandomi le tempie.
"Dovrai abituartici. Allora, com'é stata la tua prima sbronza?" chiese elettrizzato, sedendosi a gambe incrociate sul suo grande letto, dove, tra le sue braccia, ho passato una notte fantastica.
"É ufficiale, odio la vodka" esclamai, provocandogli una piccola risata.
D'un tratto la sua figura si avvicinó alla mia, portando poi la sua mano sopra la mia guancia che, piano piano, inizió a scendere lungo i miei fianchi fino ad arrivare al sedere "Bhe, non ti é piaciuto cos'é successo dopo la vodka?"
Scostai le coperte, afferrando il colletto del pigiama del ragazzo dinnanzi a me, portandolo ad un centimetro dalla mia bocca, "non abbiamo fatto nulla di così troppo scandaloso" dissi, mordendomi il labbro.
Egli sospiró, "se ti mordi un'altra volta il labbro, potrei fare qualcosa di scandaloso Carly"
Gli lasciai un bacio voloce sulle labbra, spostando l'attenzione su un'altra valigia accanto alla mia, "mi ricordavo di aver portato solo una valigia" gli riferii con sguardo confuso.
"Lo so, quella é la mia"
"Dobbiamo partire?" chiesi, ricevendo un si da parte sua, "oh dio, e dove andiamo?"
Egli si sporse leggermente verso il comó di fianco al suo letto, estraendo due biglietti aerei, "New York, piccola"
-
"Amo quando sei agitata" mi riferì Michael, che stringeva saldamente la mia mano, intrecciata nella sua.
Tremavo, più del dovuto aggiungerei.
Stavo per espatriare insieme al ragazzo che amavo, senza tutte quelle regole che intralciavano il nostro piccolo percorso. Eravamo solo io e lui che ce ne strafottevamo del tutto che ci circondava, a partire dalla normalità fino ad arrivare a tutte quelle chiamate perse dei miei genitori.Ora che non sono con loro, avranno un briciolo di pietà per la figlia che hanno protetto per diciotto anni, ignari di quanto fosse infelice?
Presi un respiro profondo, cercando di tranquillizzare ció che nel mio corpo stava letteralmente delirando"Io invece lo odio, ed ho paura Mikey" gli dissi.
"Di cosa?" currugó le sopracciglia, accarezzandomi il dorso della mano, oramai caldo dato il contatto amorevole che quella stretta mi donava.
Mi piaceva così tanto.
"Che qualcosa potrebbe andare storto"
"stai tranquilla Carly, saremo io e te contro il mondo"
*spazio autrice*
epporcatroia *leggetelo con un accento russo*
probabilmente quel doppio aggiornamento tanto atteso, non ci sarà... si lo so, sono pessima.
Ma sono felice che voi leggiate comunque la storia, aspettando con ansia un nuovo capitolo. Lo apprezzo, molto.
allora, cosa succederà quando i due andranno a New York?
*faccia pervy aka Sulti face*
idk, io lo so (OVVIAMENTE)ma oc
mi serve un favorino
ceh, é una cosa feeka
ma serve ewsto facendo un Ask Me su 'Mistakes' (sequel di Demons), a cui rispondo a domande personali.
Now
Can you farmi tante domande?
dai vi pliizo!grazie ancora di tutto
-Giulss
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Wrapped Around Your Finger ➵ m.c
FanfictionMi girai verso di lui, ammirando ogni singolo lineamento del suo viso latteo. « Mikey. » « Mh? » mugugnó lui, spostando l'attenzione su di me. « Tu mi ami? » chiesi io, guardandolo negli occhi, quei suoi occhi verdi che facevano sognare chiunque. «...