It's Just A Lie?

218 48 43
                                    

"Piccola Carly, ti ho portato il pranzo" la cerniera della mia tenda si aprì leggermente e, da essa, vi fece capolino il viso sorridente di mio fratello.

Aprii del tutto la cerniera per farlo entrare, afferrai il piatto che aveva nelle mani e mi sedetti sul mio sacco a pelo, mugugnando un freddo "grazie"

"Vuoi dirmi cosa ti prende? Stamattina sei uscita e, neanche erano passati due minuti che te ne sei andata via di nuovo, correndo come una pazza per giunta" si mise a sedere accanto a me, guardandomi in attesa di una risposta.

Tuttavia lo ignorai, continuando a mangiare il cibo che vi era nel piatto, non staccando mai lo sguardo da esso.

"Che cazzo, guardami!"

"Non urlare, sai che mi dà fastidio!" mi tappai le orecchie e cominciai a piangere, come facevo un tempo quando i miei genitori litigavano.

Ho sempre odiato le grida, erano l'opposto della tranquillità per me.

"Okay, scusa.. non volevo" la testa di mio fratello si chinó, dispiaciuto.

"Lo so" gli dissi, portando la mia mano sulla sua, carezzandovi il dorso.

Improvvisamente lui mi guardó, unendo i nostri corpi in un dolce e caloroso abbraccio, impregnato da qualche lacrima ed emozioni troppo forti per non essere manifestate. "scusa sorellina, davvero. Volevo solo sapere perché stavi così male"

"Ti prego Ty, non piangere"

"La smetteró ma, tu mi dirai cosa ti stà accadendo?"

"Sì" sospirai, per poi sciogliermi dal nostro abbraccio.

*FLASHBACK*

"Ma guarda che sorrisone! Dormito bene piccola Grint?" Luke venne verso di me, sorseggiando un pó di caffé dalla sua tazza di porcellana.

"Uh bhe, si. Direi proprio di si" gli dissi, lasciandogli un amichevole bacio sulla guancia.

Iniziai a dare il buongiorno a qualsiasi essere vivente presente nel campeggio; non riuscivo a controllare la felicità che si era espanda in così poco tempo nel mio corpo. Ma si sà, i bei momenti sono destinati a finire.

"Ciao Carly" vidi Michael staccarsi dalle labbra della bionda non appena mi adocchió, stringendola a sè.

Vuoto. Ecco cosa provavo, il vuoto.
Quella fastidiosa sensazione di vuoto che ti pervade il cuore, io la stavo vivendo, ancora.

Era così tranquillo, come se ieri notte non fosse successo nulla. Come se, io non esistevo più.

"Ciao Michael... e questa novità?" Dissi, indicando la sua mano poggiata delicatamente sul fianco della bionda.

Tuttavia cercai di apparire indifferente alla scena che stava avvenendo dinnanzi a me, anche se i miei occhi iniziavano a bruciare leggermente.

"Ah si.. noi, ci siamo rimessi insieme" disse, attirando l'attenzione dei ragazzi, al momento seduti sul loro solito tronco rovinato.

"COOOOOSA?" tanti piccoli schizzetti di caffé uscirono dalle bocche di Calum e Jacob, bagnando di poco la maglietta di una ragazza.

"Dannazione! Era firmata!" squittì lei, piagnucolando mentre ammirava la maglietta.

"Guarda, te la lavo io. Poi se vuoi te la firmo pure eh, vale di più" disse Calum, ridendo sotto i baffi.

Cercai di ridere, ma davvero non ci riuscivo.

Wrapped Around Your Finger ➵ m.cDove le storie prendono vita. Scoprilo ora